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GPU con garanzie sempre più striminzite e la colpa è anche del mining e delle criptovalute

In alcuni Paesi i 36 mesi sono un lontano ricordo.

A quanto pare il mining di criptovalute non solo va a influenzare la reperibilità delle nuove GPU, ma anche la durata della garanzia. MSI ad esempio ha ridotto la garanzia di alcune delle sue schede grafiche in Russia a soli sei mesi, mentre allo stesso tempo, Gigabyte ha lanciato una scheda per il mining che ha una garanzia di soli 90 giorni. Sicuramente uno sviluppo preoccupante, anche se le leggi sulla tutela dei consumatori dovrebbero impedire che ciò accada in altri settori.

In situazioni normali, le schede grafiche vengono fornite con una garanzia di 36 mesi e ancora una volta, è il mining che sembra stravolgere di nuovo il tutto. È noto che le schede rivolte esclusivamente ai miner, cioè quelle senza uscite video, offrono garanzie limitate. Si tratta di una situazione comprensibile, tuttavia, poiché tali schede tendono ad essere utilizzate 24 ore su 24, 7 giorni su 7 senza interruzioni e ciò non succede con le GPU utilizzate per giocare.

Anche consentendo una riduzione della garanzia, l'ultima mossa di Gigabyte però fa discutere. La società ha recentemente pubblicato la sua CMP 30HX D6 6G, che è essenzialmente una GTX 1660 Super senza uscite. Questa scheda può essere trovata dal rivenditore rumeno IT Direct ad un prezzo di $ 600 e vanta una garanzia di soli 90 giorni. Anche se si tratta di una scheda adatta per il mining, la garanzia è comunque molto breve.

Per adesso sembra che questa diminuzione della garanzia sia stata fatta solo in pochi paesi, ma è possibile che questa scelta interesserà altri stati? MSI non ha ancora fatto nessuna dichiarazione a riguardo.

Fonte: PC Gamer

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