Nintendo vs hacker: i nuovi leak rivelano misure estreme e pugno di ferro

Nella giornata di ieri vi avevamo riportato la notizia del nuovo gigantesco leak trapelato nei file di Nintendo: in questa fuga di notizie non ci sono apparentemente solo dati relativi alla più recente console, Nintendo Switch, ma anche diverse "buone pratiche" dell'azienda. Oggi, su Twitter, è stato svelato l'approccio che Nintendo usa con gli hacker e a quanto pare non ha niente da invidiare all'FBI.

Secondo i documenti portati alla luce dall'utente Eclipse, la società ha condotto la sorveglianza su Neimod, un hacker che ha violato il 3DS, nel 2013. Dal leak postato sul web infatti trapela un documento interno che mostra i risultati sulla vita personale di Neimod, incluso il luogo in cui viveva e la sua settimana lavorativa media.

Oltre alla sorveglianza, Nintendo ha anche creato piani dettagliati su come avvicinarsi a Neimod per convincerlo a tirarsi indietro dall'hackerare il 3DS. Nei documenti sono incluse chat IRC che coinvolgono Neimod, che mostrano Nintendo che estrae di nascosto informazioni da Neimod e modifica la sua risposta al problema in base a ciò che dice. I dettagli del piano di Nintendo di avvicinarsi a Neimod sono notevolmente dettagliati, con più fasi e potenziali risultati mappati in un diagramma di flusso.

Nintendo ha una storia leggendaria con gli hacker. Il programmatore Hector Martin ha condiviso la sua esperienza con Nintendo su Twitter, spiegando in dettaglio come la società lo ha contattato nel 2015 per "lavoro professionale su base di consulenza/freelance". Martin conferma anche le storie di "stalking" portate avanti da Nintendo. Secondo Martin, l'ex avvocato di Nintendo of America Jodi Daugherty "ha rintracciato" il telefono di lavoro dell'hacker di Wii Bushing definendo la tattica come indimidatoria.

Il thread dell'utente Eclipse su Twitter svela molti retroscena scovati grazie a questo leak e mostra come l'azienda reagisce in determinate situazioni.

Fonte: TechSpot