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Open world una priorità per The Legend of Zelda

Il producer Aonuma ammette però che in alcuni episodi...

Il producer Eiji Aonuma ha ribadito che le meccaniche open world rimangono al centro della serie The Legend of Zelda, sebbene queste siano più visibili in alcuni episodi piuttosto che in altri.

"Penso che lo Zelda più open world che abbiamo fatto finora sia Wind Waker", ha spiegato Aonuma, come riporta Siliconera, "perché potevi navigare l'oceano e girare per tutta l'isola".

"Quando creiamo un gioco, guardiamo qual è il suo cuore, il nocciolo del gameplay. Provi a costruire un gioco intorno a quello e a rendere quella meccanica centrale quanto più facile possibile da accedere".

Il produttore ha ammesso di aver ricevuto delle lamentele dopo l'uscita di Skyward Sword.

"Quel tipo di mondo ristretto, più concentrato ci ha aiutato con quello", cioè con la facilitazione delle meccaniche di base, "ma allo stesso tempo ha portato all'assenza di un mondo aperto ampio da esplorare".

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A proposito dell'autore
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Paolo Sirio

Contributor

Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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