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Overwatch ha una squadra dichiaratamente razzista che finalmente è stata bannata

Ma intanto è riuscita a partecipare agli Open Division.

Overwatch si è sempre distinto per avere una diversità di personaggi unica nel suo genere, il che ha consentito ai giocatori di immedesimarsi in questo o quell'altro eroe. Sfortunatamente anche il mondo di gioco creato da Blizzard non è esente da discriminazioni e razzismo ed un team, ora bannato, ne è la prova.

Una giornalista di Kotaku ha riportato la sua esperienza all'interno di un articolo pubblicato sul sito, facendo così l'amara scoperta. La settimana scorsa Ash Parris si è imbattuta in una squadra che partecipava agli Open Division di Overwatch. Open Division è un torneo amatoriale in cui i giocatori competono per avere l'opportunità di scalare la classifica di quello che Blizzard chiama Path To Pro, al termine del quale si trova la Overwatch League. Tra queste squadre ne è comparsa una con il nome "Nice One Good Round": detto così il nome della squadra potrebbe sembrare normale, ma se si sostituisce quel One con il numero si ottiene un insulto razzista.

Non solo, ma il team aveva pubblicato alcuni tweet palesemente razzisti. Ad ogni modo, la giornalista ha segnalato i tweet razzisti e i membri della squadra che erano razzisti nelle risposte ai tweet. Ha inviato un'e-mail a Blizzard per capire come mai tutto si stava svolgendo alla luce del sole. Secondo le regole della Open Division di Blizzard, i nomi delle squadre devono essere presentati a Blizzard per l'approvazione. Qualunque cosa offensiva verrebbe rifiutata. Il nome di questa squadra, quando viene enunciato, sembra inoffensivo al controllo superficiale di Blizzard. Anche i loghi devono essere inviati, ma l'amministratore del torneo ha dichiarato che questa squadra non ne ha sottoposto nemmeno uno. Il team così, dopo le segnalazioni, è stato bannato.

Uno dei commenti palesemente razzisti che poi sono stati cancellati in seguito.

Ovviamente alcuni membri della squadra sono stati contattati e hanno ridotto il tutto ad un semplice "scherzo". Ma nel 2020 è ancora lecito soprassedere su queste cose bollando il tutto come "battuta"? Blizzard a questo punto opterà per un maggior controllo sui nomi delle squadre? Solo il tempo ce lo dirà.

Fonte: Kotaku

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