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Perde a Black Ops e aggredisce un ragazzo

Adulto di 46 anni "perde il controllo".

Secondo quanto riportato da Joystiq, un uomo di 46 anni del Regno Unito ha aggredito un bambino di 13 anni dopo esser stato "ucciso" in una partita a Call of Duty: Black Ops.

L'uomo di nome Mark Bradford, disoccupato, giocava da diverso tempo e afferma di aver sempre giocato con la vittima dell'aggressione.

Bradford è andato a casa del ragazzo iniziando a colpirlo stringendolo per il collo, ed è stato fermato appena in tempo dalla madre della vittima.

Successivamente, a mente fredda, ha spiegato la ragione dell'assalto: "giocavo tutto il giorno e lui non faceva altro che insultare senza stare mai zitto. Non la smetteva di parlare e alla fine ho perso il controllo. In un momento di follia sono andato a casa sua", ha continuato l'aggressore. "Non sapevo cosa avrei fatto".

In difesa del figlio la madre ha commentato: "se non sopporta di perdere contro un ragazzo non dovrebbe giocare ai videogiochi".

Al momento la polizia locale sta stendendo un rapporto sull'accaduto e Bradford è in attesa di giudizio.

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A proposito dell'autore
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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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