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Una petizione chiede la cancellazione di Far Cry 5. Una semplice provocazione?

L'iniziativa parrebbe un fake.

Partiamo da una doverosa premessa: il setting di Far Cry 5 ha effettivamente sollevato delle critiche per la decisione di proporre un nemico "bianco" e per la presenza di una setta religiosa ma in pochi si aspettavano il lancio di una petizione con l'obiettivo di ottenere la cancellazione del titolo.

La petizione in questione, come potete vedere, sarebbe stata cancellata e non sarebbe altro che una provocazione, un fake. Questa ipotesi ha trovato accoglimento su diversi portali, tra cui testate importanti come Forbes, ma allo stesso tempo sono parecchi quelli che hanno preso seriamente le richieste e le critiche della petizione.

Questa petizione che secondo molti conteneva degli evidenti toni parodistici, criticava la visione multiculturale di Ubisoft chiedendo alla compagnia francese di non concentrarsi su dei cristiani americani ma di spostare il setting in Canada concentrandosi invece sulle gang o su delle possibili cellule terroristiche. A questi aspetti "politici" si uniscono anche dei riferimenti al GamerGate e delle minacce nei confronti degli sviluppatori.

Altra curiosità? Una citazione di un neo-nazista il cui nome è stato volutamente storpiato quasi a evidenziare ancora più nettamente la natura di provocazione della petizione.

Alcuni giornalisti che hanno riportato la notizia e che non hanno immediatamente parlato di troll e semplice provocazione hanno ritrattato, altri ancora sono fermi sulla propria posizione. Il fatto che la petizione sia stata cancellata mette in ogni caso in dubbio la credibilità dell'iniziativa.