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Polemiche tra Polizia e il video game Riot - Civil Unrest

"Uno strumento di rivolta e guerriglia urbana".

Torniamo a parlare del rapporto tra videogiochi e violenza o istigazione, in particolare al centro delle polemiche questa volta non si trova un tripla A come successe con Grand Theft Auto V ma Riot - Civil Unrest, un simulatore realizzato da Leonard Menchiari.

Tutto è nato da una lettera inviata dal segretario generale del COISP (Coordinamento per l'Indipendenza Sindancale delle Forze di Polizia) Franco Maccari al sindaco di Milano Pisapia, all'interno della quale si faceva riferimento al suddetto video game definendolo "strumento di rivolta e guerriglia urbana" e muovendo l'accusa di "apologia di violenza".

Il titolo, ispirato ai movimenti di protesta realmente accaduti in Spagna, Egitto, Grecia e Italia, in quanto simulatore, consisterebbe nella gestione strategica di scontri tra le forze dell'ordine e i gruppi di manifestanti.

Facendo riferimento ai fatti di Milano accaduti lo scorso primo maggio, il COISP ha additato il titolo come un mezzo per "allenarsi meglio agli scontri ed esaltarsi nell'incendiare proprietà pubbliche e private, la Polizia e i Poliziotti".

Che ne pensate?

Per chi non conoscesse il gioco, vi rimandiamo al sito ufficiale mentre, di seguito, trovate il teaser trailer:

Guarda su YouTube

Fonte: Wired.it

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A proposito dell'autore
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Tommaso Stio

Contributor

Scopre il mondo dei videogiochi grazie a Nintendo e, da quel momento, non lo abbandona più. Particolarmente legato a Super Mario e Crash, continua negli anni a videogiocare, muovendosi senza meta, tra grandi produzioni e caratteristici titoli indie.
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