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Project Syria VR: un'esperienza che su Steam ha suscitato critiche e commenti razzisti

Un'esperienza completamente gratuita sul dramma dei rifugiati.

La realtà virtuale può regalare esperienze uniche e in grado di rivelarsi estremamente immersive. Questa è l'idea alla base di Project Syria VR.

Quella creata dalla giornalista Nonny de la Pena è un'esperienza che tratta il dramma dei rifugiati e in particolare dei bambini. Project Syria VR è sbarcato su Steam dove è disponibile in forma completamente gratuita e dove, come riportato da Polygon, è già stato vittima di diverse recensioni razziste e polemiche.

"Questo mi disgusta".

"Propaganda di sinistra".

"Non dovrebbe trovarsi su Steam, una piattaforma dedicata ai giochi non alla politica".

Queste sono solo alcune delle recensioni e altre sono decisamente meno moderate nei toni. Il progetto di de la Pena non ha ricevuto particolari apprezzamenti ma la giornalista è convinta del fatto che la realtà virtuale avrà un ruolo fondamentale anche per il giornalismo, per far capire alle persone cosa stia effettivamente succedendo in certi luoghi molto lontani e spesso irraggiungibili.

Cosa pensate di Project Syria VR e del modo in cui è stato accolto?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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