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Riot Games: i nuovi assunti non dovranno più rispettare il divieto di portare in tribunale la compagnia, in caso di molestie sessuali

Dopo le recenti polemiche,la compagnia vuole dare un segnale di apertura.

Di recente Riot Games ha dovuto far fronte alle nuove accuse di sessismo da parte di 5 donne, che hanno cercato di portare la compagnia davanti ad un giudice. Gli avvocati di Riot Games stanno però cercando di bloccare il tutto, facendo leva su alcune clausole presenti nel contratto (che le donne hanno firmato al momento dell'assunzione) che le impediscono di fatto di portare la compagnia davanti ad una corte pubblica. Naturalmente le 5 donne potranno cercare di far valere i loro diritti, tuttavia dovranno farlo tramite un processo a porte chiuse, un sistema "extra-legale" (all'interno dell'azienda) senza giuria e giudice.

Come riporta Rock Paper Shotgun, sembra però che le cose stiano per cambiare, infatti Riot ha dichiarato che i nuovi assunti non dovranno rispettare il divieto di portare in tribunale la compagnia:

"Appena la questione sarà risolta (la diatriba con le 5 donne) tutti i nuovi assunti riceveranno la possibilità di portare in tribunale la compagnia in caso di molestie sessuali."

Insomma, sembra che solo i nuovi assunti beneficeranno di questa sorta di apertura da parte di Riot Games, inoltre secondo alcuni pare che si stia cercando di fare di tutto per coprire il caso precedente. In ogni caso parliamo di una pratica decisamente controversa, molto in voga presso colossi come Google, Facebook e Uber (che però hanno dichiarato l'intenzione di annullare il tutto di fronte a casi di molestie)

League of Legends è disponibile su PC. Cosa ne pensate di questa pratica?

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Andrea Di Carlo

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