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Rovio si difende dalle accuse di spionaggio governativo

Angry Birds usato per la raccolta dati dell'NSA?

Rovio si è difesa dalle accuse che la vorrebbero implicata nella raccolta di dati del governo americano a insaputa degli utenti di Angry Birds.

La software house ha spiegato sul suo sito ufficiale che "non condivide dati, collabora o cospira con qualunque agenzia di spionaggio governativo come l'NSA o il GCHQ".

Non è detto però che i giocatori di Angry Birds non siano stati effettivamente spiati, perché "il controllo" dei dati "potrebbe essere stato condotto per mezzo di pubblicità di terzi usate da milioni di siti web commerciali e applicazioni mobile" usati "in tutta l'industria".

Insomma, di chiunque sia la responsabilità, non sembra sia il caso di dormire sonni tranquilli...

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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