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"Loot box? Colpire i nostri bambini con gioco d'azzardo sotto mentite spoglie è inaccettabile"

Un senatore americano vuole regolamentare e fare chiarezza.

Chris Lee non è di certo l'unico politico americano che si sta muovendo per far luce all'interno del fenomeno delle loot box e che soprattutto chiede chiarezza e una valutazione netta sulla possibile correlazione con il gioco d'azzardo.

Anche il senatore dello stato di Washington, Kevin Ranker, chiede chiarezza con una richiesta di discussione che punta a determinare se le loot box possano o meno essere considerate gioco d'azzardo e se possano o meno essere regolate in qualche modo. Ranker si inserisce in una discussione molto calda in tutto il mondo e che negli Stati Uniti (considerando che si tratta di un mercato fondamentale per i videogiochi) assume ancora più importanza.

"Ciò che la proposta afferma è quanto segue: 'Industria, stato: sedetevi per capire il miglior modo per regolare questi elementi'", spiega Ranker secondo quanto riportato da PCGamer. "È inaccettabile colpire i nostri bambini con gioco d'azzardo predatorio mascherato attraverso conigli ballerini o altro del genere all'interno di un gioco".

L'intera proposta è completamente disponibile online e sicuramente sarà interessante seguire gli sviluppi della vicenda. Cosa ne pensate? Qual è la vostra posizione sulla questione loot box e gioco d'azzardo?

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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