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Soderlund di EA: "l'intelligenza artificiale nei giochi è pessima"

"In quarantacinque anni di videogiochi non ci sono state grandi innovazioni".

Sono gli anni del resolution gate e ora della corsa ai 4K, di console mid-gen che vogliono puntare sulla potenza e convincere i giocatori puntando sull'impatto grafico ma sono anche anni negativi sotto diversi punti di vista secondo il vicepresidente esecutivo di EA Worldwide Studios, Patrick Soderlund.

Come riportato da WccfTech, Soderlund ha sottolineato una evidente mancanza di innovazione all'interno di un'intervista pubblicata nell'ultimo numero di EDGE. Le sue parole sono indubbiamente interessanti:

"Nel mio intervento nel corso di EA Play 2017 ho affermato che vedremo più cambiamenti nell'industria nei prossimi cinque anni di quelli che ci sono stati negli ultimi 45. Se sei cinico potresti guardare agli ultimi 45 anni e affermare che al di là dell'online multiplayer non ci sia stata una grande innovazione.

"Si la qualità grafica è migliorata in maniera drastica e la stessa cosa si può dire dell'audio ma un gioco del 1982, Super Mario Bros., è ancora un gioco di qualità anche ai nostri giorni. Trentacinque anni dopo, come un creatore, non so come mi sento al riguardo. Nessuna mancanza di rispetto per Mario dato che è il gioco che mi ha spinto a voler realizzare videogiochi ma credo che sia necessario sfidare un po' di più noi stessi e lo status quo, e iniziare a guardare alle tecnologie che stanno avendo un impatto sulla nostra vita.

"IA, deep learning, reti neurali, machine learning. Oggi una intelligenza artificiale riesce a diagnosticare un cancro al seno guardando dei raggi cento volte meglio rispetto a un medico. Cosa significa questo per la nostra industria?

"L'Intelligenza artificiale nei giochi è in generale pessima. Come designer cerchiamo sempre di mascherare la pessima IA attraverso i momenti scriptati, è un'intelligenza artificiale nella sua forma più semplice, non va bene. Per noi l'avere qualcosa che impara, che può capire cosa stai facendo e reagire, che può imitare un giocatore umano, è qualcosa che sarà possibile a breve. Il primo strato è rendere un umano virtuale simile a un uomo, realizzarlo in maniera credibile dal punto di vista delle animazioni.

"Poi si passa al secondo strato che è un essere umano virtuale interattivo. Queste sono le cose su cui stiamo sperimentando. AR, VR, deep learning, machine learning, intelligenza artificiale e umani virtuali. Se combini tutte queste cose e poi inserisci un elemento online, uno strato sociale, questo è insegnare alle persone come interagire con gli altri. Questa è la direzione dell'industria: combinare tutte queste cose e creare qualcosa di davvero diverso da ciò che abbiamo oggi. Questo è ciò che mi interessa".

Cosa pensate delle parole di Soderlund, della sua opinione sull'IA e del futuro delineato dal dirigente EA?

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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