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Uno sviluppatore di CD Projekt Red risponde alle accuse di sessismo di The Chinese Room

Ecco le parole di Pawel Swierczynski.

Alcuni giorni fa vi avevamo parlato di un tweet particolarmente polemico pubblicato da The Chinese Room, sviluppatori di Everybody's Gone to the Rapture e Dear Esther, che aveva sostanzialmente accusato CD Projekt RED di proporre giochi con contenuti sessisti.

Ora uno degli sviluppatori del team polacco, Pawel Swierczynski, ha deciso di intervenire proponendo una risposta personalissima (non parla a nome dello studio) pubblicata su NeoGaf. Ecco quanto scritto dal lead cinematic artist di CD Projekt:

"CD Projekt RED è una compagnia di 370 persone, molte vengono da tutto il mondo, tante sono donne (brillanti e talentuose) ma ci sono anche minoranze: gay, transessuali (potremmo essere una delle poche compagnie ad avere un transessuale in un ruolo di primo piano), tutti trattati nello stesso modo, con solo rispetto e supporto.

"Ma veniamo definiti sessisti per aver mostrato un seno o delle mutandine. Davvero?

"Il nostro obiettivo è quello di raccontare storie riguardanti delle persone. E ci sono persone con seni e persone che indossano mutandine. Spesso entrambe le cose.

Una risposta breve ma sicuramente efficace. Cosa ne pensate?

Fonte: GameZone

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Cyberpunk 2077

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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