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Gli sviluppatori di Hearthstone e il caso Blitzchung e Hong Kong: "avremmo dovuto reagire diversamente"

"Stiamo ancora imparando"

"Credo che a tutti piacerebbe aver reagito in modo differente. Stiamo imparando". Sono queste alcune delle parole chiave al centro di un'intervista di Kotaku molto interessante con due figure di spicco dietro lo sviluppo di Hearthstone. Un'intervista che inevitabilmente si concentra sul caso Blitzchung e la questione Hong Kong.

Il game director, Ben Lee, e il creative director, Ben Thompson, fanno sostanzialmente eco alle parole già pronunciate dal CEO di Blizzard, J. Allen Brack. Lee e Thompson sono chiari: la reazione iniziale sarebbe dovuta essere diversa e i dirigenti di Blizzard avrebbero dovuto reagire con i piedi di piombo.

"La decisione iniziale (un anno di sospensione e la perdita del premio in denaro) è stata troppo severa, assolutamente sì. Sicuramente sarebbe stato giusto prendersi più tempo per considerare le cose in maniera più ragionevole ma non possiamo tornare indietro. L'intera questione non è particolarmente legata al nostro team ma è più una questione riguardante l'intera compagnia.

"Si tratta comunque di qualcosa che a essere onesti è più grande di una compagnia che realizza videogiochi. È più grande dei videogiochi, è più grande nel nostro gioco. È qualcosa che riguarda un livello globale, sociologico".

"Ovviamente celebro, come tutti, la libertà di parola. Devi avere la liberà di dire ciò che desideri. Capisco anche ciò che il presidente di Blizzard, J. Allen Brack, ha voluto dire con le sue comunicazioni interne e successivamente di fronte a tutto il mondo ovvero che essere in grado di dire ciò che pensi e come ti senti a un livello personale è sempre e dovrebbe sempre essere una cosa ben accetta. Farlo da una piattaforma assolutamente non tua e farlo da una voce di cui non dovresti prendere il controllo per parlare a nome di qualcun altro non è libertà di parola".

In parole povere i pro e gli streamer di Hearthstone per Thompson hanno tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni ma durante le loro dirette private, non durante gli eventi ufficiali.

Cosa pensate delle parole degli sviluppatori di Hearthstone, del caso Blitzchung/Hong Kong e della risposta di Blizzard?

Fonte: Kotaku