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Todd Howard: dal successo di Fallout e Skyrim alla necessità di migliorare la narrazione negli open-world

L'opinione del game director di Bethesda.

Per quanto The Witcher 3 abbia dimostrato che proporre una narrazione interessante all'interno di un open-world non è utopia, non si può negare che la presenza di mondi sconfinati e la qualità a livello di trama non vadano propriamente d'accordo.

The Elders Scrolls V: Skyrim e Fallout 4 sono in questo senso due esempi di giochi di qualità che non riescono a coniugare perfettamente i due elementi. Lo stesso game director di Bethesda Game Studios, Todd Howard, sembra esserne consapevole nelle dichiarazioni riportate da GameSpot. Howard ha iniziato parlando del ritorno di Skyrim attraverso la Special Edition.

"È stato come rivedere un vecchio amico del liceo e realizzare quanto ti è mancato passare del tempo con lui. Quando stai creando un gioco come Skyrim diventa la tua intera vita e inizi a perdere la prospettiva su di esso, questo è divertente? Non lo è? È di qualità? Non lo è? Aver l'abilità di tornare su di esso ti permette di vederlo davvero per quel che è. È una di quelle rare volte in cui ti siedi e vedi qualcosa che hai creato dal punto di vista di un giocatore. Ti dimentichi in un certo senso di tutte le versioni di una certa feature o di ciò che ti ha portato a una certa cosa e giochi semplicemente al titolo per ciò che è.

"Qualità uniche tra Skyrim e Fallout 4? Penso che Skyrim sia più incentrato sul trovare la tua storia mentre Fallout 4 probabilmente racconta una storia più solida ma specifica".

Howard a questo punto ha tirato in ballo la trama sottolineando come Bethesda voglia lavorare proprio su questo aspetto delle proprie produzioni.

"Come racconti una storia migliore in un open-world? Con ogni nostro gioco abbiamo avuto dei successi e dei fallimenti e se chiedi internamente abbiamo nuove idee che vogliamo esplorare in futuro perché sentiamo di non aver ancora risolto la questione nel miglior modo possibile".

Cosa pensate del complicato connubio tra open-world e qualità della narrazione?