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Twitch licenzia Hassan Bokhari un dipendente accusato di abusi sessuali

Le pesanti accuse arrivano da una streamer.

Nel mese di giugno di quest'anno, Hassan Bokhari, account director delle partnership strategiche di Twitch, è stato accusato di abusi sessuali e aggressione da una streamer di Twitch di nome Vio. Ora, dopo un'indagine iniziata mesi fa, Twitch ha bannato e licenziato Bokhari dalla piattaforma, rimuovendo tutti suoi video e togliendo il banner "staff" dal suo account.

Un rappresentante di Twitch ha annunciato che la società aveva iniziato una serie di indagini avviate da un'azienda esterna. "Prendiamo queste accuse in modo serio e abbiamo incaricato una società di terze parti per condurre un'indagine approfondita e imparziale sulle accuse", ha detto il portavoce. "Sebbene sia nostra politica mantenere riservate le informazioni sull'occupazione individuale, l'indagine si è conclusa e abbiamo agito in conformità con i risultati degli investigatori".

La streamer Vio ha pubblicato le accuse a Bokhari a giugno di quest'anno: in una nota ha descritto i modelli di abuso e violenza sessuale iniziati dalla sua frequentazione virtuale e poi reale con il dipendente di Twitch. Vio si è incontrata con Bokhari per la prima volta nel 2015 e l'ex dipendente avrebbe iniziato a fare diverse avances sessuali. "Provava di tutto per farmi stare da sola con lui, sia che fosse in una stanza o in una sala vuota, e quando lo faceva, cercava di ottenere un contatto fisico", descrive la streamer durante la conoscenza avvenuta al PAX East 2015. "Io immediatamente mi scansavo e gli dicevo di no, ma non mi ha mai ascoltato...alla fine è riuscito a costringermi a fare sesso orale".

Vio ha dichiarato di essere soddisfatta di come si è conclusa l'indagine sulla condotta di Bokhari, ma non della gestione complessiva da parte di Twitch riguardo all'ondata di abusi sessuali e accuse di aggressione che coinvolgono gli streamer, che finora ha portato solo a una piccola manciata di divieti.

"E' una situazione un po' dolceamara" ha dichiarato la streamer. "Per quanto possa essere felice che si siano sbarazzati di un predatore, ci sono ancora un sacco di molestatori e pedofili sulla piattaforma e vorrei che le vittime di questi carnefici possano ottenere giustizia. Mi fa arrabbiare che non prendano seriamente in considerazione le altre vittime, e anche se ha ricevuto moltissime prove, Twitch si è presa un sacco di tempo per prendere provvedimenti e ciò mi fa pensare che in un certo modo la piattaforma cercasse di proteggere Bokhari e gli altri".

Fonte: Kotaku