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Ubisoft Montreal: i telegiornali locali parlano di ostaggi e di un sequestro in corso negli uffici canadesi

AGGIORNAMENTO: La situazione è sotto controllo. È stato "solo" un caso di swatting?

AGGIORNAMENTO 2:30 (14/11/2020): Spuntano ulteriori elementi riguardo la particolare vicenda che ha coinvolto Ubisoft Montreal in queste ore. La Polizia di Montreal ha diramato un nuovo comunicato per esporre con chiarezza ciò che sa riguardo il presunto attacco alla software house. Ecco quanto comunicato in via ufficiale:

"Questo venerdì pomeriggio, il Service de police de la Ville de Montréal (SPVM) ha mobilitato una grande quantità di risorse per rispondere a una chiamata che indicava una situazione di ostaggi in degli uffici di un edificio in Saint-Laurent Boulevard. Il perimetro è stato velocemente messo in sicurezza e la SPVM conferma che non è stata individuata alcuna minaccia e non ci sono stati feriti. Le persone evacuate sono state accompagnate in un luogo in cui gli investigatori potranno raccogliere le loro dichiarazioni. Verrà portata avanti un'indagine sulla chiamata che ha spinto a questo importante dispiegamento di forze di polizia".

Ma quindi cosa è successo esattamente? TVA Nouvelles sottolinea con una certa decisione il fatto che si possa trattare di uno "scherzo" o, cosa ancora più probabile, di un probabile caso di swatting, ovvero la pratica di inviare le forze dell'ordine in un certo luogo senza motivazioni precise ma solo per creare panico e disguidi. Spesso abbiamo assistito a questa pratica nei confronti di privati, di giocatori "rivali" ma nulla impedisce di sfruttarlo anche nei confronti di una compagnia come Ubisoft. Nei primi concitati attimi le segnalazioni indicavano addirittura la presenza di una richiesta di riscatto di 2 milioni di dollari e di cinque uomini armati che tenevano in ostaggio circa 50 persone. Potrete quindi ben capire perché le forze dell'ordine siano intervenute con un dispiegamento di forze piuttosto importante.

Anche LaPresse concorda con la tesi di TVA Nouvelles aggiungendo che tutto è partito da due telefonate anonime che hanno allertato la polizia. Anche qui si parla di swatting e si formula l'ipotesi del "giocatore insoddisfatto" che ha voluto attaccare la compagnia. Per ora solo ipotesi, credibili ma ipotesi rimangono.

Al di là delle fonti canadesi, Ubisoft Montreal stessa è intervenuta attraverso il profilo Twitter ufficiale: "Vogliamo lodare il coraggio e la compostezza che il nostro team ha dimostrato oggi, il nostro focus rimane assicurare la loro salute e il loro benessere. Vorremmo anche ringraziare la SPVM per il loro intervento veloce e professionale che ha aiutato a riportare la situazione sotto controllo. Siamo estremamente sollevati dal fatto che tutto si sia risolto senza incidenti e vorremmo ringraziare tutti per il vostro supporto e per i messaggi di vicinanza".

Naturalmente seguiremo ancora la vicenda per altri aggiornamenti ma per ora sembra che tutto si sia risolto positivamente e "solo" con un grande spavento.

AGGIORNAMENTO 23:10 (13/11/2020): La polizia di Montreal ha pubblicato un altro tweet attraverso il proprio profilo ufficiale evidenziando una situazione che sembrerebbe fortunatamente piuttosto calma:

"Al momento non è stata identificata alcuna minaccia. Stiamo evacuando l'edificio".

Un elemento da non trascurare è il fatto che il giornalista di Bloomberg, Jason Schreier, ha sottolineato come i report riguardanti la presenza di veri e propri ostaggi sembrerebbero tutt'altro che confermati se non addirittura falsi. Ci sarebbe però la certezza delle indicazioni date ai dipendenti della software house: evacuare l'edificio o nascondersi in un luogo sicuro.

AGGIORNAMENTO - La polizia canadese ha confermato le notizie e ha invitato i civili a non avvicinarsi alla zona.

Secondo i primi rapporti di TVA Nouvelles, telegiornale franco-canadese, in questi precisi istanti, diversi dipendenti degli studi di Ubisoft Montreal sarebbero tenuti in ostaggio da alcuni sospetti non identificati, all'interno degli uffici di Saint-Laurent Bvld.

Fra i primi testimoni dell'accaduto abbiamo Eric Pope, community developer di Hyper Scape, il quale aveva dichiarato di trovarsi in teleconferenza con i suoi colleghi in sede, prima di assistere alla loro disconnessione repentina.

Per fortuna, "grazie" al coronavirus, la maggior parte dei dipendenti Ubisoft aveva iniziato a lavorare da casa, per cui il personale in sede era decisamente limitato. Ciononostante, la situazione è chiaramente della massima criticità: secondo i telegiornali, la polizia sarebbe già intervenuta sul posto, insieme ai propri team tattici specializzati.

Non sappiamo come stia procedendo l'operazione, ma uno dei dipendenti è riuscito ad inviare un messaggio su Twitter, nel quale confermava lo stato di salute suo e dei suoi colleghi, quindi possiamo sperare in una conclusione ottimista.

Aggiorneremo la notizia una volta che verranno diffuse delle informazioni precise.

Fonte: TVANouvelles

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Marcello Ruina

Contributor

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