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Ueda: "con The Last Guardian volevamo creare un'opera senza tempo"

Il papà di ICO e Shadow of the Colossus parla della propria nuova creatura.

Dietro a opere particolarmente apprezzate come ICO, Shadow of the Colossus e all'imminente The Last Guardian si nasconde la mente di Fumito Ueda, director e lead designer di alcuni tra i titoli più ispirati della storia dei videogiochi.

Proprio Ueda è stato recentemente intervistato da GameSpot e si è ovviamente concentrato sulla propria ultima creatura, un gioco che si trova in fase di sviluppo da circa otto anni ma che, nonostante l'epopea, potrebbe rivelarsi un'esclusiva di grande qualità per PS4.

Ueda inizia a parlare dell'influenza di Shadow of the Colossus e ICO.

"Dopo Ico abbiamo trovato questa fanbase che si è davvero innamorato del gioco ma non ci ha diretto vero un sequel, un Ico 2. Abbiamo creato un gioco molto diverso, Shadow of the Colossus ma persone simili si sono appassionate anche a questo gioco. Non ce lo aspettavamo. Direi che in The Last Guardian ci saranno degli elementi da Shadow of The Colossus e Ico ma penso che ci siano molti elementi inaspettati che speriamo vengano considerati come tali. Comunque si, in un certo senso ogni gioco ha influenzato la direzione che abbiamo preso per quello successivo".

Su Trico afferma.

"Non posso rivelare troppo su ciò che può essere considerato inaspettato ma par esempio, Trico è il tuo partner nel gioco ma non è solo un partner dolce e pronto ad aiutarti. Ci sono dei momenti che potrebbero ricordare il comportamento degli animali nella vita reale. Non è sempre tenero, dolce e perfetto. Ci sono momenti in cui agiranno di impulso o riveleranno i propri comportamenti naturali".

Infine Ueda rivela che l'obiettivo era quello di creare un'opera "senza tempo".

"Il progetto rimane completamente fedele ai suoi intenti originali. Abbiamo creato ciò che volevamo e quella che vediamo nel gioco finale è la visione originale. Ovviamente nel corso degli anni sono cambiate molte cose ma sapevamo dall'inizio che volevamo creare qualcosa che fosse senza tempo, qualcosa che sarebbe durato per parecchio tempo, che sarebbe rimasto per un ammontare non definito di anni. Penso che Sony abbia compreso questo aspetto dall'inizio. Era davvero importante per The Last Guardian rimanere fedeli alla visione originale.

"Il perché di questo obiettivo è semplice: è ciò che personalmente amo. Non riguarda solo i giochi, riguarda i film, l'arte. Tutti possono eccitarsi per una cosa un giorno e dimenticarsene quello successivo, quella è la vita di tutti i giorni ma mi piacciono le cose che lasciano un'impressione durevole su di me. Diventa parte di me, sta con me e forse posso crescere grazie ad esso. Questo è il tipo di cose che mi piacciono ed è importante che stia facendo la stessa cosa anche per le mie creazioni".

Cosa pensate delle parole di Ueda e quali sono le vostre aspettative nei confronti di The Last Guardian?