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Un altro rogo per i videogiochi violenti

Il pacifismo avanza a colpi di falò.

Dopo l'iniziativa di un gruppo di giocatori tedeschi di bruciare dei videogiochi violenti in un rogo, l'associazione SouthingtonSOS sta preparando una simile iniziativa a Southington, una cittadina del Connecticut distante poche miglia da Newtown.

L'iniziativa è stata chiamata "Violent Video Games Return Program" e permetterà di consegnare videogiochi ma anche film o musica ritenuti troppo violenti e ricevere in cambio, come gesto di "apprezzamento per il comportamento da cittadini responsabili", dei buoni da spendere in attività di intrattenimento considerate più salutari.

Gli oggetti consegnati verranno resi inutilizzabili e successivamente inceneriti. Joe Erardi, sovrintendente della Southington School, ha spiegato che l'iniziativa (prevista per il 12 gennaio) non intende suggerire che i videogiochi siano la causa della strage avvenuta alla Sandy Hook ma stimolare i genitori ad "avere un dialogo coraggioso con i propri figli" riguardo i passatempi di questi ultimi.

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A proposito dell'autore
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Emiliano Baglioni

Contributor

Emiliano si affaccia al mondo dei videogiochi all’epoca del Vic 20. Vive la sua storia di giocatore pensando che prima o poi crescerà e mollerà il joypad, ma non abbandona mai la sua passione, che riesce in qualche modo misterioso a conciliare con tutto il resto.

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