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Uno studio indica che videogiochi e chat online sono uno dei terreni di caccia preferiti dai pedofili

I criminali stanno creando connessioni con questi mezzi.

I pedofili hanno trovato un facile punto di accesso nella vita dei giovani giocatori: attraverso videogiochi come Fortnite e Minecraft e chat online infatti, i predatori sessuali riescono a creare connessioni virtuali direttamente dalle case delle loro vittime.

Il modus operandi è questo: i criminali iniziano una conversazione con la preda e gradualmente iniziano ad avere la fiducia. Molto spesso si fingono anch'essi bambini, confidando storie false di disagio o di odio per sé stessi. Il loro obiettivo in genere è ingannare i bambini condividendo con loro foto di altri bambini nudi, addirittura video, e in questo modo le vittime vengono ricattate.

Le segnalazioni di abusi stanno emergendo con una frequenza senza precedenti in tutto il mondo, con alcuni criminali che hanno curato centinaia e persino migliaia di vittime, secondo una revisione di procedimenti giudiziari, atti giudiziari, rapporti delle forze dell'ordine e studi accademici. I giochi sono un obiettivo comune, ma i predatori stanno anche trovando molte vittime su piattaforme social come Instagram e Kik Messenger.

Esistono strumenti per rilevare contenuti di abuso precedentemente identificati, ma è più difficile cercare nuove immagini, come quelle estorte in tempo reale da giovani giocatori. Mentre solo una manciata di servizi dispone di sistemi di rilevamento, la legge prevede pochi incentivi per affrontare il problema in quanto le società non sono in gran parte ritenute responsabili per i contenuti illegali pubblicati sui loro siti Web. "La nostra società afferma che proteggeremo i bambini nel mondo fisico, ma dobbiamo ancora vederla allo stesso modo sul lato digitale", ha dichiarato Steven J. Grocki, del Dipartimento di Giustizia americano.

Per saperne di più vi rimandiamo all'articolo completo pubblicato all'interno del New York Times.

Fonte: New York Times

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