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La VR per trattare la schizofrenia

L'interessante programma di un istituto di Montreal.

La VR è sinonimo di nuove tipologie di giochi ma anche e soprattutto di esperienze, di possibilità davvero interessanti in ambiti che esulano completamente dall'intrattenimento puro e semplice. È così che a progetti che puntano a trasportare i giocatori nel mondo di Alien se ne affiancano altri profondamente diversi.

Come riportato da VRFocus, il Phillippe-Pinel Institute di Montreal sta proponendo un trattamento sperimentale per i pazienti affetti da schizofrenia sfruttando la VR. Il progetto è stato sviluppato dallo psichiatra Alexandre Dumas e consiste nel mettere i pazienti di fronte a una ricreazione delle voci che affollano le loro teste. Si tratta di un modo per ritrovarsi faccia a faccia con i propri demoni.

I pazienti che decidono di far parte del progetto pilota descrivono i mostri che li tormentano e propongono delle frasi che si sentono spesso dire. Attraverso la VR i partecipanti affrontano i demoni cercando progressivamente di combatterli. Un esempio è, Richard Brenton, un uomo di 52 anni che affronta la schizofrenia da quando è un ventenne e che non rispondeva efficacemente alle normali terapie.

"Non sei un buon padre. Nessuno ti ama", dice il demone a Richard con quest'ultimo che ha imparato a rispondere: "sono una brava persona, dammi qualche problema e ti farò tornare dentro".

Il programma sta avendo dei buoni risultati su Richard e sui diciannove pazienti che sono coinvolti sin dal 2015.La VR è anche questo, cosa ne pensate?

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Alessandro Baravalle

Contributor

Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.

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