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Xbox 720: Kinect e installazioni obbligatorie?

Un nuovo rumor su "Durango" da VGLeaks.

Il solito VGLeaks ha pubblicato una nuova lista di funzionalità "rubate" a Microsoft e destinate a costituire l'ossatura di Durango, ossia della prossima Xbox.

Ve la riportiamo di seguito, invitandovi a prenderle, come di consueto, con le molle.

Xbox 720 implementerà diversi stati di energia in modo da essere tecnicamente sempre accesa ma consumando lo stretto indispensabile in termini di elettricità. La console sarà così sempre pronta per essere utilizzata e manterrà la connessione al network di Xbox Live per l'avvio di software e giochi, come d'altronde farà PS4.

Con il design dell'"Always On, Always Connected" la piattaforma sarà capace di scaricare e installare aggiornamenti, persino riavviandosi, senza intaccare l'esperienza del videogiocatore.

Ogni Durango sarà inoltre venduta con un nuovo sensore ad alta fedeltà Kinect, che sarà necessario ai fini del funzionamento del sistema. Tra i miglioramenti del sensore troviamo una maggiore risoluzione.

Il controller della nuova console sarà simile a quello di Xbox 360, di cui pare prenderà il meglio, ma ne migliorerà la connettività wireless e l'ergonomia. È prevista anche una semplificazione per l'interazione del giocatore meno esperto col sistema tramite il pad.

Microsoft doterà la sua prossima Xbox di capienti hard disk, in modo da consentire e anzi rendere obbligatoria l'installazione dei propri giochi; non sarà possibile giocare dal solo lettore ottico.

E, quanto proprio al lettore ottico, sarà un drive Blu-ray: i dischi saranno ancora a disposizione dei clienti dei vari retailer ma sarà una mera manovra commerciale, dal momento che la console non ne sfrutterà il contenuto durante le sessioni di gioco.

È stato studiato un sistema di installazione che permetterà agli utenti di iniziare a giocare mentre il titolo è ancora in fase di installazione, senza dunque dover attendere la conclusione del processo.

Avatar di Paolo Sirio
Paolo Sirio: Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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