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Xbox, Phil Spencer e Black Lives Matter: 'abbiamo bisogno di più leader di colore nei videogiochi'

Non solo numeri ma anche personalità di spicco.

Quando nel mese di giugno il movimento Black Lives Matter era al centro dell'attenzione mondiale molte personalità e compagnie di spicco dell'universo videoludico hanno deciso di schierarsi in maniera più o meno esplicita in favore delle idee dell'iniziativa. Forse ricorderete il tweet di sostegno di Sony che venne poi condiviso anche da Phil Spencer, leader della divisione Xbox ma poi nel corso dei mesi le discussioni riguardanti l'inclusione e la presenza di professionisti di colore nell'universo videoludico sono progressivamente passate in secondo piano.

Certo, Sony ha condiviso un tema per PS4 che ha fatto discutere ma Spencer stesso aveva sottolineato come fosse necessario un impegno maggiore nei confronti degli impiegati anche da parte di Microsoft. A mesi da queste prese di posizione, Kotaku è tornata sulla questione parlandone proprio con Phil Spencer in un'intervista fiume molto interessante di cui riportiamo alcuni stralci significativi.

"L'area in cui penso dobbiamo davvero concentrarci in quanto industria, incluso il mio team, riguarda come hai sottolineato la presenza di quei leader visibili. Perché c'è stata una generazione in cui questo non è successo. Per anni le persone di colore non hanno avuto molte possibilità di trovarsi in posizioni di spicco nel gaming".

Phil Spencer si rende conto che questi discorsi fatti da un "un altro tizio bianco" possono sembrare solo frasi fatte.

"Mentre quelle persone crescevano all'interno dell'industria arrivavano molte persone come me e il fatto è che non abbiamo bisogno di altre persone come me nella nostra organizzazione. Abbiamo bisogno di una squadra molto più diversa quindi direi che al momento il nostro focus debba essere pensare a una presenza a livello di manager".

Parole che arrivano a pochi giorni dalla condivisione di un report sull'inclusione e la diversità che ha sottolineato una crescita continua nella presenza di forza lavoro di colore nella compagnia. Al momento costituisce solo il 4,7% ma se si pensa che nel 2016 la percentuale era dell'1,1% il miglioramento è evidente. Certo a livello di ruoli importanti la situazione non è particolarmente positiva: gli impiegati di colore occupano meno del 5% dei ruoli di leadership.

Percentuali così basse non sono di certo presenti solamente all'interno di Microsoft ma Phil Spencer sembra aver preso la questione in maniera molto personale.

"Quando si parla della rappresentazione nei nostri giochi e nell'industria e del ruolo che abbiamo in quanto Microsoft penso al fatto che siamo una compagnia da più di mille miliardi di dollari. Dovremmo essere una piattaforma per tutti i creatori, dai creatori a narratori diversi che hanno prospettive diverse e che possono aiutare noi che giochiamo a questi titoli ad imparare attraverso le esperienze vissute da loro, cosa che facciamo ogni volta che giochiamo al videogioco di qualcuno. Tuttavia dobbiamo sicuramente iniziare con il nostro team".

Le intenzioni sembrano esserci e Phil Spencer ha sempre cercato con molto impegno di mantenere ogni promessa fatta. Con Microsoft che riesce a dare il "buon esempio" da questo punto di vista, il buon Phil spera anche di portare altri sulla stessa strada.

Fonte: Kotaku