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Yager rinnega il multiplayer di Spec Ops: The Line

Tutta colpa di 2K Games.

Il lead designer di Spec Ops: The Line Cory Davis ha accusato 2K Games di aver introdotto contro la volontà del team di sviluppo la controversa modalità multiplayer dello sparatutto.

Questa è stata infatti affidata a un team esterno, dal profetico nome Darkside, che avrebbe snaturato e messo in cattiva luce un gioco che col multigiocatore ha poco da spartire.

"Il multiplayer non è mai stato al centro dello sviluppo, ma il publisher era determinato ad averlo in qualunque modo. Era praticamente qualcosa che le previsioni finanziarie ritenevano dovessimo avere, e 2K era inflessibile sul fatto che dovessimo svilupparlo", ha spiegato Davis in un'intervista rilasciata a Polygon.

La modalità "getta una luce negativa su tutto ciò che di buono avevamo fatto nel single-player. Ha un tono completamente diverso, le meccaniche di gioco sono state stuprate ed in generale è stato uno spreco di denaro. Nessuno ci sta giocando e non lo sento neppure come parte del gioco completo".

"È un altro gioco insinuato nel disco come un cancro che minaccia di distruggere le cose migliori dell'esperienza su cui Yager ha messo cuore ed anima per creare".

Sebbene il multiplayer fosse "di bassa qualità", "me**a" e "non dovrebbe esistere", 2K va ringraziata perché "si sono presi un grossissimo rischio con il progetto, un rischio che altri publisher non avrebbero avuto le palle di assumersi".

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Spec Ops: The Line

PS3, Xbox 360, PC, Mac

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.
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