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Gli sviluppatori di Orion: Prelude ammettono di aver sfruttato gli asset di Call of Duty

Il boss di Trek Industries: "mi sento un idiota".

Questa settimana è stata caratterizzata da un caso molto particolare che ha messo l'uno contro l'altro Orion: Prelude e Call of Duty, Trek Industries e Activision.

Activision ha, infatti chiesto l'eliminazione da Steam del gioco a causa di asset di armi rubati da Call of Duty e utilizzati senza alcun permesso. Ai tempi delle prime accuse il CEO di Trek Industries, David Prassel aveva dichiarato che si trattava di dichiarazioni completamente infondate ma a quanto pare la situazione si è velocemente capovolta.

"La scorsa notte ho ricevuto delle prove direttamente da Activision riguardo asset che non erano mai stati mostrati in pubblico," spiega Prassel su Steam. "Dopo aver ricevuto queste prove è chiaro che degli asset sono stati sfruttati. L'artista responsabile si è offerto di ricrearli a costo zero ma è stato immediatamente licenziato.

"Il team è estremamente arrabbiato, mi sento un idiota dopo ciò che mi è stato presentato. Questo è il modo in cui ci si comporta però, tratti gli sviluppatori come dei bambini e li proteggi fino a quando non viene dimostrato che hanno torto. Viene dall'altra parte del mondo in Vietnam e quindi ci possono essere problemi di comunicazione. Ha deluso tutti e ora dobbiamo solo concentrarci sul gioco e lavorare duramente.

"La situazione è imbrazzante e fa letteralmente schifo ma è meglio che sia andata così."

Il caso si è quindi chiuso e i tanti proclami di Prassel sulle multinazionali che attaccano i più deboli suonano ora come estremamente ridicoli. Cosa pensate della vicenda?

Fonte: Eurogamer.net