Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Gli NFT più interessanti del 2022 legati al mondo del gaming

Una selezione dei progetti NFT connessi ai videogiochi cui prestare attenzione.

Nel corso delle ultime settimane gli NFT, la tecnologia blockchain e tutto ciò che deriva da questo connubio si è più volte intrecciato con il sottobosco dei videogiochi. Da una parte, ovviamente, è accaduto perché diversi publisher hanno posato gli occhi su questa nuova papabile gallina dalle uova d'oro, avviando di fatto una forsennata ricerca per trovare una ragion d'essere ai Non Fungible Token nel mondo dei video-games.

Dall'altra, il quadro che ormai da tempo coinvolge NFT, metaverso e blockchain si è ritagliato uno spazio importante nella cultura di massa, attirando tanto orde di cripto-appassionati quanto eserciti di scettici. In fondo, le possibili derive aperte da questo nuovo genere di strumenti sono estremamente numerose e varie, pertanto e molto difficile stabilire aprioristicamente se il futuro che si prospetta di fronte all'universo digital consista in una transizione morbida o un percorso irto di pericoli.

Ma, alla fine, che cos'è un NFT? Gli NFT, o Non Fungible Token, sono ben non fungibili, ovvero non sostituibili e intrinsecamente unici: la loro unicità, infatti, viene certificata digitalmente attraverso il registro distribuito di una blockchain. All'interno della blockchain viene perpetuamente registrato un collegamento ipertestuale che rimanda alla ricevuta di un NFT - che può assumere le sembianze di un'immagine oppure di un video custoditi su server dedicati.

Ciò significa principalmente due cose: in primis che l'NFT non "si trova" effettivamente all'interno della blockchain, e di conseguenza - cosa ben più importante - che l'NFT può di fatto essere qualunque cosa, come ad esempio l'oggetto di un videogioco, un'opera d'arte creata da un'artista - sia essa un modello, un immagine o un video - oppure addirittura un appezzamento di terra virtuale, il che sta diventando la pietra focale di numerosi progetti legati ai metaversi.

In caso voleste approfondire ulteriormente l'argomento non possiamo che rimandarvi all'analisi sull'attuale stato degli NFT elaborata da Massimiliano di Marco e a quella relativa all'implementazione dei modelli play-to-earn di Lorenzo Mancosu. Oggi, invece, parleremo delle più interessanti iniziative legate agli NFT che siano connesse al mondo dei videogiochi, magari perché attive all'interno di titoli e metaversi, oppure perché lanciate da attori che lavorano a stretto contatto con questo settore.

Ecco gli NFT legati al mondo gaming più interessanti del 2022, in una selezione di implementazioni completamente diverse l'una dall'altra, da quelli incentrati sui risvolti artistici fino addirittura ai meandri del mercato immobiliare.

Decentraland

Fra le iniziative che più di altre sono riuscite a coinvolgere investitori solitamente alieni al settore digitale spicca senza ombra di dubbio Decentraland, un metaverso che si appoggia alla blockchain di Ethereum e che associa i singoli NFT ad appezzamenti di terra virtuale, con la promessa che - in futuro - su queste fondamenta sorgeranno attività commerciali, abitazioni e qualsiasi altro bene di cui il consumatore digitale dovrebbe avere bisogno.

Decentraland è senza dubbio uno dei mondi virtuali in maggior espansione nell'ultimo periodo.

L'intera infrastruttura del progetto si basa sulla criptovaluta MANA, che è necessaria per mettere le mani sui terreni, e dunque sugli NFT, per accaparrarsi consistenti fette di questo mondo. È stato proprio questa la ragione che ha spinto diverse società d'investimento del settore immobiliare a scommettere decine di milioni di dollari sulla validità dell'ecosistema, portando la criptovaluta a quadruplicare di valore nel corso dell'ultimo anno come conseguenza della fiducia dimostrata.

Ubisoft Quartz

Anche se i primi report riguardo la piattaforma Quartz di Ubisoft non sembrano essere incoraggianti, l'idea di associare gli NFT a oggetti unici sfruttati dai giocatori di titoli pensati per la massa potrebbe rappresentare uno dei principali impieghi di questo sistema nel sottobosco dei videogiochi. Quartz, infatti, permette agli appassionati di acquistare NFT legati a oggetti digitali garantiti dalla blockchain Tezos, che non sono dunque replicabili, e che esistono di conseguenza in copia unica all'interno degli inventari e delle collezioni cosmetiche degli acquirenti.

Sebbene la community non sembra aver accolto con entusiasmo l'idea di Ubisoft, Quartz ha le potenzialità di unificare gli ecosistemi digitali nei videogiochi pubblicati dall'azienda francese.

Probabilmente quello che è mancato a Ubisoft è il peso specifico dei giganti del settore del gaming multigiocatore: se proviamo a immaginare un universo parallelo in cui Epic Games ha lanciato per il suo Fortnite delle skin uniche e non replicabili legate a singoli NFT, beh, è probabile che queste sarebbero andate a ruba nel giro di pochi minuti, perché l'interezza del business dietro il videogioco a "battaglia reale" si basa proprio sull'ottenimento di dati oggetti distintivi. E cosa accadrebbe, invece, se il sistema fosse introdotto in videogiochi MMO, pertanto fatti di mondi condivisi in un ambiente cooperativo e competitivo, e gli NFT fossero legati a oggetti del potere unici e non replicabili?

LevelUp - The Gaming Booster Collection

In pochissimi anni LevlUp si è imposta nel mercato del gaming come la bevanda energetica di riferimento, e se ha raggiunto questo obiettivo è anche e soprattutto grazie alla capillarità del suo reach: non è stata una sorpresa, ad esempio, vedere la bibita apparire negli universi digitali di FiveM GTA V Online nel corso dell'ultimo anno. L'approccio scelto dalla casa verso gli NFT, d'altro canto, è quello più "classico" possibile: la creazione di opere d'arte digitali sotto forma di NFT da vendere al pubblico affezionato nel corso di un primo drop. È importante specificare che non si tratta di semplici file .jpeg, ma di opere digitali uniche e non replicabili proprio perché garantite dalla blockchain.

Affermatasi con forza nel campo delle bevande energetiche, ora LevlUp sembra pronta a espandersi nel settore dei metaversi.

In poche parole, c'è poca differenza fra l'acquisto di un NFT LevlUp e l'acquisto di un quadro realizzato da un artista in galleria: l'unica cosa che cambia è che la transazione e l'autenticità sono registrate e verificate dalla blockchain Ethereum. Ma attenzione, perché nella presentazione dell'operazione si parla anche del fatto che ciascuna opera esclusiva costituisce una chiave del LevlUp-Verse: possibile che siamo di fronte all'alba di un nuovo metaverso non ancora annunciato? Per il momento è possibile partecipare al primo drop di NFT firmati LevlUp, in attesa di notizie riguardo l'espansione dell'universo digitale connesso.

Verasity VeraEsports Fight Club

Verasity è una compagnia che lavora direttamente su sistemi blockchain, e di recente ha presentato il futuro di VeraEsports, ramo d'impresa che si occupa prevalentemente dell'organizzazione di tornei con premi in cash aperti ad amatori e professionisti con particolare rilievo in Asia. Di recente, la compagnia ha presentato Esports Fight Club, alzando il sipario sulla vera raison d'etre del progetto: implementare gli NFT nell'universo degli esports.

NFT ed eSport insieme, una combinazione che potrebbe rivelarsi vincente per Verasity.

Stando a quanto annunciato, il progetto vuole la creazione di un ecosistema coeso attorno alla trasformazione di ciascun elemento della "macchina" dell'esport in un potenziale NFT, dal merchandise fino ad arrivare addirittura ai singoli highlights delle partite, che diventerebbero di proprietà degli utenti interessati all'acquisto. Se teniamo in considerazione che, a margine, l'idea è quella di far guadagnare valuta agli utenti semplicemente assistendo ai match delle competizioni, è facile comprendere come lo scopo risieda nella costruzione di un ecosistema di consumi autosufficiente.

The Sandbox

Istituito nel lontanissimo 2012 come titolo per dispositivi mobile iOS e Android, The Sandbox ha recentemente rivoluzionato la propria formula abbracciando a tutto tondo le possibilità offerte dalla tecnologia blockchain. Ciò significa che, virtualmente, qualsiasi elemento che costituisce l'esperienza non lineare pensata dagli sviluppatori assumerà i connotati dell'NFT per poi collocarsi all'interno di quello che si presenta come uno fra i metaversi in fase più avanzata.

Nell'ormai ampio novero dei metaversi, The Sandbox è sicuramente quello che ha mosso un maggior numero di passi verso il suo ambizioso traguardo

Persino un colosso del settore gaming come Square Enix ha deciso di investire nei confini di The Sandbox, il che ha portato numerose altre società di gestione di capitali a credere nel progetto. Ovviamente gli utenti possono acquistare terreni virtuali convalidati dalla blockchain, ma anche creare oggetti, eventi, negozi e qualsiasi elemento possa contribuire alla costruzione delle basi del metaverso immaginato dai creatori. Per il momento, si prospetta come l'unica esperienza digitale in cui ogni singolo bene presente è un NFT.

Gods Unchained

La peculiarità di Gods Unchained sta nel fatto che si tratta del primo videogioco basato su NFT che potrebbe ritagliarsi uno spazio nel mondo dell'esport giocato. Il card game di Immutable, infatti, trasforma ogni singola carta collezionabile da gioco in un NFT certificato dalla blockchain proprietaria ImmutableX. Ciò significa che il giocatore ha diritto di proprietà esclusivo su ogni singola carta guadagnata, e soprattutto che può disporne come meglio crede.

Con Gods Unchained si torna all'epoca delle sale da gioco.

Praticamente, si tratta dell'equivalente digitale che rende più da vicino l'ecosistema che ha portato Magic: The Gathering al grande successo internazionale, e non è una sorpresa che fra gli sviluppatori del titolo ci siano diversi veterani provenienti dalle file di Wizards of the coast. Ma, come sottolineato in apertura, la particolarità risiede proprio nel fatto che il titolo si presenta come altamente competitivo ed estremamente adattabile alla formula torneistica: potrebbe rivelarsi il primo esport che viene effettivamente giocato "attraverso" degli NFT.


Anche se gli NFT non hanno ancora trovato una vera e propria dimensione nel sottobosco dei videogiochi, e non esiste una formula rodata che sia stata in grado di provare la propria fattibilità e sostenibilità, è inevitabile che il mercato spinga in questa direzione, visto e considerato l'annuncio da parte dei principali attori del medium di investire in questa direzione.

Il 2022 sarà il primo anno in cui gli NFT si faranno effettivamente largo dentro e fuori dall'universo dei video-games. Per il momento non c'è altro da fare che guardarsi intorno, osservando attentamente il modo in cui si stanno muovendo i "pionieri" di questo mercato. Un domani, infatti, la "nuova" proprietà digitale legata agli NFT potrebbe diventare la normalità, e non solo tra metaversi e mondi digitali.