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Nier

Una sola parola: insolito.

C’è qualcosa di molto strano in Nier. Una volta entrati nel mondo creato da Cavia, non potrete infatti non rimanere stupiti di fronte alla sua insolita natura, evidenziata sin dalle primissime fasi di gioco da una particolare contrapposizione tra musica orchestrale e pesanti imprecazioni. Ma non finisce qui. Alla base di Nier vi è infatti una curiosa fusione tra convenzioni tipiche dell’industria occidentale e di quella orientale, ovvero il gameplay action tipico dei titoli europei ed americani, e lo stile grafico e narrativo proprio dei jRPG più tradizionali.

Alla luce di questo sembra dunque che Square Enix abbia voluto fare un vero e proprio esperimento: racchiudere in un solo prodotto le migliori caratteristiche di tutte le diverse “scuole di pensiero videoludiche”, nel tentativo di far breccia nel mercato internazionale. Il risultato? Discutibile, almeno per il momento.

Il gioco avrà inizio con un tutorial incentrato su un flash-forward, che permette di familiarizzare non solo con i comandi ma anche con la realtà proposta, prima che il protagonista venga inevitabilmente riportato al presente. E lo stesso protagonista sarà proprio quel tipo di personaggio a cui Square Enix ci ha spesso abituati: un uomo di mezza età, la cui "condizione" di padre rappresenta uno dei punti focali della struttura narrativa; invece di dover salvare il mondo come il più classico degli eroi, la sua missione sarà infatti quella di salvare sua figlia Yonah dalla piaga che la consuma.

Nier ce la farà a salvare la sua povera figlioletta? Il 23 aprile potrete scoprirlo!

Si tratta dunque di una tematica significativa e toccante, che garantirà, senza ombra di dubbio, un maggior coinvolgimento per tutto l’arco dell’avventura.

Nier, tanto nelle schermate di caricamento quanto attraverso le lettere di Yonah, sarà inoltre costellato da continui richiami alla fragilità del rapporto tra i due personaggi, e il fatto che il nostro eroe, pur essendo partito per trovare una cura per sua figlia, sia logorato dai sensi di colpa per averla abbandonata, renderà l’esperienza incredibilmente emozionante. E questo anche grazie a un cast di personaggi, tutti (o quasi) credibili e davvero ben caratterizzati che contribuiranno a incrementare ulteriormente l’intensità dell’atmosfera.

Il primo dei compagni di viaggio del protagonista sarà Grimoire Weiss, un potentissimo libro senziente, in grado di utilizzare diverse magie; sebbene il suo ruolo si avvicini più a quello di un accessorio piuttosto che a un vero e proprio commilitone, i suoi continui scambi di battute con Nier si riveleranno determinanti per fornire interessanti dettagli sull'avventura.

Sul fronte del gameplay, nonostante una struttura action in terza persona ben lontana da quella di titoli come Devil May Cry o God of War, Nier proporrà fasi di combattimento particolarmente stimolanti. Saranno disponibili una serie di attacchi fisici, legati alla pressione dei singoli tasti (con l'ovvia possibilità di eseguire alcune semplici combo), un salto, e infine blocchi e schivate, eseguibili anche in aria, per esaltare la fluidità e la spettacolarità degli scontri.

In questo filmato vediamo nel dettaglio il Grimoire Weiss.

I combattimenti avranno luogo all'interno di vaste ambientazione ricche di nemici di ogni tipo (da deboli pecore e capre ad assurde, immense creature gelatinose) e, almeno fino all’arrivo di Weiss, saranno interamente basati su attacchi corpo a corpo. Dopo aver reclutato il libro parlante, le cose cambieranno però radicalmente, visto che sarà possibile sfruttare il suo “supporto magico” per incrementare la potenza offensiva del party in maniera tutt’altro che marginale.