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Nintendo risponde a Greenpeace

La compagnia si difende dalle accuse.

Nintendo ha risposto ai dati emersi da alcuni studi di Greenpeace in merito alle aziende elettroniche e al loro rispetto per l'ambiente, nei quali l'azienda di Kyoto è posta come fanalino di coda.

"Vogliamo raassicurare i consumatori sul fatto che ci assumiamo le nostre responsabilità sull'ambiente in modo serio e che siamo rigorosi nel nostro impegno a rispettare tutte le leggi connesse alla sicurezza e all'ecologia, tra cui anche evitare l'utilizzo di sostanze pericolose nei nostri processi industriali e assicurare il recupero di materiali e il loro riciclo", ha dichiarato la compagnia.

"Consideriamo l'impatto ambientale dei nostri prodotti durante il loro intero ciclo di vita, dalla pianificazione fino al loro smaltimento. Nella fase di pianificazione, ad esempio, compiamo ogni sforzo per creare prodotti con un consumo limitato e selezioniamo materiali per le componenti e il packaging con attenzione per l'ambiente. Consideriamo anche l'importanza di ridurre l'impatto ambientale al termine della vita degli apparecchi indicando i materiali utilizzati in ogni prodotto in modo da renderli più facilmente riciclabili".

"Inoltre lavoriamo per eliminare sostanze dannose dai nostri prodotti fin dalle prime fasi di selezione dei materiali e abbiamo stabilito uno standard di controllo rigido, con i nostri 340 partner che cooperano nel raggiungimento dei nostri obiettivi", aggiunge il comunicato.

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Davide Spotti

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