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No More Heroes: Heroes' Paradise

Quanto può brillare una perla in HD?

Nell'impasto di texture liquefatte della versione Wii, infatti, alcuni dettagli risultavano puliti e perfettamente godibili, mentre nella controparte PS3 gli stessi elementi (in particolare alcuni manifesti o determinate magliette) presentano un divario qualitativo evidente rispetto al resto.

Nonostante questo, tuttavia, il lavoro svolto dai programmatori per lucidare No More Heroes è piuttosto buono, almeno finché non si decide di salire in moto per farsi un giro fra le strade di Santa Destroy, la città in cui vive il buon Travis.

Gli spostamenti in città erano probabilmente uno degli elementi più deboli della versione Wii di No More Heroes, principalmente a causa dei cali di frame rate e della totale mancanza di caratterizzazione di Santa Destroy. Vagare in moto per le vie di una città fantasma, infatti, non era affatto divertente e spesso finiva con lo spazientire il giocatore.

Su PS3 questo elemento non è cambiato molto, ma almeno adesso il frame rate è più stabile. Per il resto, le strade di Santa Destroy sono deserte su PS3 come lo erano su Wii, mantenendo intatta la sensazione di incompletezza delle fasi esplorative del gioco.

Dopo aver apprezzato la svolta 8-bit dei lavori in No More Heroes 2, tornare alle noiose versioni originali non è piacevole.
Rispetto a quanto visto su Wii Santa Destroy è decisamente migliorata, ma resta ancora un luogo spoglio e quasi deserto.

A pensarci bene, in effetti, il fulcro di No More Heroes è rappresentato dai combattimenti, in particolar modo da quelli con i mitici boss fuori di testa. Ebbene, nella versione europea di Heroes' Paradise non solo ci sono tutti i boss del No More Heroes originale (ci mancherebbe!), ma alla festa si sono aggiunti anche 5 boss dal secondo capitolo, da affrontare in brevi sessioni completamente scollegate dalla trama originale.

Per non stravolgere la storia, infatti, i programmatori hanno pensato bene di far incontrare a Travis 5 nemici extra durante i suoi sonnellini ristoratori, in una serie di combattimenti all'interno di ambientazioni generiche.

Considerando che è proprio il sistema di combattimento a rappresentare il vero punto di forza del gioco, non si può che accogliere con gioia la presenza di una modalità libera in cui si possono affrontare i vari boss come in una sorta di picchiaduro, cercando di segnare il punteggio più alto da registrare nelle classifiche mondiali.

Detto questo, vale la pena di aprire il portafogli per acquistare No More Heroes: Heroes' Paradise? Per quanto ci riguarda non possiamo fare altro che rispondere in modo affermativo, soprattutto se non avete avuto la possibilità di vivere la meravigliosa e dissacrante avventura di Travis su Nintendo Wii.

Se fate parte della schiera dei giocatori con qualche annetto sulle spalle impazzirete per le citazioni, le follie e le idee cariche di stile con cui Suda 51 ha letteralmente farcito No More Heroes, in una sorta di dichiarazione d'amore al mondo dei videogiochi. Se solo i difetti principali dell'opera originale fossero stati risolti, a così tanto tempo dalla sua prima uscita, ci saremmo trovati fra le mani qualcosa di leggendario.

8 / 10

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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