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Nvidia: il futuro è a 4K - articolo

L'ultra risoluzione è già qui, basta avere i soldi.

La nuova generazione di console ha invaso il mercato portando con sé più di un interrogativo. Tra idee poco innovative e hardware non ancora in grado di supportare pienamente il Full HD, i videogiocatori si sono quasi più divertiti a prendersi in giro tra di loro che con le nuove macchine. Dopo l'annuncio di ogni prodotto abbiamo registrato infatti decine di commenti interessati a sapere a che risoluzione andasse una versione di un gioco e a quale andasse l'altra, aprendo il cosiddetto ResolutionGate.

Dal canto suo Nvidia è lì ad osservare ma di sicuro non con le mani in mano, avendo già pronte alcune soluzioni grazie alle quali far girare praticamente tutti i giochi attualmente sul mercato a 3840×2160 pixel, ovvero in quella che comunemente viene definita 4K o Super HD.

Certo, il paragone è piuttosto azzardato soprattutto considerando il budget medio di un italiano o la differenza di prezzo tra una moderna console e un PC di fascia elevata, ma la dimostrazione di muscoli del colosso delle schede video è utile per tenere alta l'attenzione della stampa e dei videogiocatori intorno al PC, piattaforma data da tanti per morta, ma tornata dopo anni a recitare un ruolo di primo piano nell'industria.

Questo sia grazie a meriti non suoi, come la generazione di console più lunga della storia che ha spinto gli esigenti a rivolgersi ad altri lidi per giocare al massimo livello grafico, sia grazie all'ottimo lavoro di Nvidia e Valve, che stanno semplificando il processo di configurazione delle impostazioni grafiche dei giochi con GeForce Experience e offendo un negozio online affidabile ed economico come Steam.

"Nvidia ha già pronte alcune soluzioni per far girare praticamente tutti i giochi attualmente sul mercato in 4K"

Se la risoluzione Full HD vi sembrava già eccellente, questa immagine comparativa potrebbe farvi cambiare idea.

Il messaggio è dunque chiaro e recita all'incirca così: se guardate alle nuove console per giocare al massimo sappiate che nel giro di pochi anni, forse mesi, noi saremo in grado di offrirvi questo tipo di prodotto.

Partiamo dai pannelli, il tramite grazie al quale possiamo saggiare la potenza dei PC messi a nostra disposizione. Presso gli uffici di Nvidia abbiamo potuto osservare in azione un Toshiba 65L9363 da 65 pollici e Asus PQ321Q da 31.5 pollici, per coprire l'esperienza da salotto o da ufficio.

Il pannello Toshiba è impressionante nelle dimensioni nella pulizia dell'immagine, nei dettagli e nella resa dei colori e dei contrasti, soprattutto quando viene lanciato a tutto schermo un filmato dimostrativo a 4K. Si è dimostrato po' meno performante se utilizzato come "monitor" per PC, principalmente per via di un refresh che al momento non va oltre ai 30hz, cosa che ha molto limitato la frequenza d'aggiornamento dei giochi messi a disposizione.

Toshiba ha già confermato un aggiornamento del firmware del pannello per aumentare il refresh a 800Hz ma per oltre 4000 euro ci saremmo aspettati di dover raccogliere la mascella in qualsiasi situazione, non solo durante i filmati dimostrativi.

"Il pannello Toshiba è impressionante nelle dimensioni nella pulizia dell'immagine, nei dettagli e nella resa dei colori e dei contrasti"

2 La risoluzione in 4K occupa una superficie 4 volte superiore a quella del FullHD.

Problemi che invece il monitor Asus non ha avuto. Anche in questo caso non stiamo parlando di un oggetto a buon mercato, costando circa 1000 euro in meno del televisore Toshiba, ma il PQ321Q ha garantito una qualità dell'immagine perfetta che ci ha consentito di mettere alla frusta il PC utilizzato per la prova.

Si trattava di una BattleBox di Next, una belva ultracompatta che montava un Intel Core i7 4770K raffreddato a liquido su MoBo Asus Maximus VI, con 8GB di RAM (CAS9 1600Mhz) e due, ripetiamo due GTX 780 Ti in SLi. Se solitamente una configurazione di questo tipo sarebbe sufficiente a far girare al massimo dettaglio tutti i giochi presenti sul mercato nel presente e nel prossimo futuro, dovendo masticare una risoluzione a 4K le cose si sono fatte un po' più complesse.

La BattleBox si è infatti rivelata appena sufficiente per gestire in 4K alcuni giochi di questa generazione come Batman Arkham Origins, Splinter Cell: Blacklist e Metro 2034. Va anche detto che la nostra prova non ha fatto sconti, dato che tutti i dettagli erano impostati al massimo con V-Sync attivato. Senza dimenticare i due vanti di casa Nvidia ovvero il Physx e l'HBAO+, il nuovo e potenziato effetto di ambient occlusion che ha debuttato con Splinter Cell: Blacklist, entrambi settati al massimo.

Con questo tipo d'impostazioni non ci sorprendiamo che la BattleBox sia stata sfruttata a fondo, dato che la risoluzione di 3840 × 2160 deve gestire una superficie 4 volte più grande di quella Full HD, ovvero lo standard attualmente più comune. Allo stato attuale delle cose, oltretutto, i processi di ottimizzazione della risoluzione sono ancora piuttosto embrionali, poggiando quasi tutto sulla forza bruta sprigionata dalla macchina.

"La BattleBox di Next monta un Intel Core i7 4770K raffreddato a liquido su MoBo Asus Maximus VI, con 8GB di RAM e due GTX 780 Ti in SLi"

Ecco come si presenta la BattleBox di Next.

Nvidia ci ha infatti detto che nonostante tutti i giochi supportino nativamente i 4K, grazie alla scalabilità del loro codice, solo Assassin's Creed IV: Black Flag è stato pensato per adattarsi specificamente a questa risoluzione, avendo a disposizione texture di qualità superiore. Tutti questi elementi configurano sì il videogioco come unico media in grado di sfruttare degnamente la nuova tecnologia, ma fa capir anche lo stato embrionale in cui tutto ancora versa.

Ciò però ci fa pensare che nel prossimo futuro, attraverso una più efficace ottimizzazione software di questi processi, quei PC che ora sono messi alla frusta dai giochi dell'attuale generazione potranno gestire più facilmente questa risoluzione anche con prodotti ben più complessi.

Il risultato rimane comunque un impressionante assaggio del prossimo futuro che però potrebbe essere il presente per quei pochissimi entusiasti senza problemi di budget e che possono investire migliaia di euro per sfoggiare in casa la tecnologia più moderna del mercato. Anche per loro però la mancanza di contenuti potrebbe rappresentare il limite più grosso di questa operazione.

Sono infatti ancora una manciata in film in 4K disponibili in lingua inglese, molti dei quali sono stati semplicemente rimasterizzati a questa risoluzione e non girati nativamente, il che potrebbe far perdere loro un po' di qualità.

"Nvidia ci ha confermato che al momento nessun gioco supporta i 4K"

Per giocare in 4K due schede video in SLI al momento sono imprescindibili.

Durante lo scorso Natale, però, sono comparsi i primi pannelli anche nei negozi italiani e il loro prezzo è già in netto calo rispetto a qualche mese fa. Dal punto di vista hardware, invece, non bisogna guardare al futuro o attendere troppo tempo, dato che la componentistica utilizzata da Next e Nvidia è già presente sul mercato. Ciò potrebbe significare che a breve potremo essere travolti dalla prima ondata di contenuti in 4K in grado già di far sembrare antiquate le nuove console e gli ultimi pannelli al LED in FullHD.

La velocità di questa diffusione dipenderà però da alcuni fattori, come la standardizzazione dello sviluppo di videogiochi ai 1080p imposto dalle nuove console, il prezzo dei nuovi pannelli e soprattutto quanto velocemente il mercato saprà accogliere l'ennesimo cambio di formato in pochi anni. A Nvidia però sembra importare poco: per chi vuole e può permetterselo, il futuro è già a portata di mano.