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NVIDIA Mini PC GeForce Experience - articolo

Un computer per il gioco che è già oltre la next-gen.

È stata un'estate decisamente intensa per NVIDIA, col lancio della generazione di schede video 7xx che ha ridefinito la corsa all'hardware PC, in attesa delle prossime mosse da parte di AMD. Ma non si è trattato soltanto di questo, visto che come ci ha specificato Luciano Ballerano, Product Manager di NVIDIA Italia, l'azienda di Santa Clara ha tenuto alta l'attenzione anche sulle evoluzioni del mercato console.

Come molti lettori di Eurogamer.it e delle sue Digital Foundry sanno, l'arrivo di Xbox One e PS4 non rappresenterà in ogni caso una rivoluzione tecnologica come invece accadde in passato. Costi di produzione e un mercato ormai definito in termini di utenza hanno obbligato Sony e Microsoft a realizzare hardware sempre più simili dal punto di vista architetturale ai moderni PC, con un occhio di riguardo ai costi di produzione. Ora che sappiamo quasi tutto delle specifiche tecniche di Xbox One e PS4, al netto di quelli che potranno essere gli assi nella manica dell'una o dell'altra, non sono pochi i produttori indipendenti come NVIDIA ad aver deciso di realizzare dei computer da gioco "barebone" presentandoli come veri e propri sostituti delle prossime console Next-Gen. Un esempio è l'Alienware X51 R2, un PC sotto le mentite spoglie di una console, venduto con l'intenzione di sostituire Sony e Microsoft nei salotti degli utenti di mezzo mondo.

NVIDIA ha pensato di fare più o meno la stessa cosa ma in un modo diverso. Invece di realizzare un prodotto unico per il mercato mondiale ha dato mandato alle sue sedi di contattare un assemblatore presente a livello nazionale e iniziare un rapporto di collaborazione che arrivasse alla realizzazione di un computer compatto, in grado di garantire una potenza di calcolo nettamente superiore (in linea teorica) a quella delle console in arrivo, in concomitanza con un form factor da salotto. Il risultato di questa configurazione è la Mini PC GeForce Experience, ovvero un barebone disegnato da Next! e pensato fondamentalmente per il gioco.

Ecco il frontale del MiniPC GeForce dal vivo: l'ingresso per il Blu-ray si affianca a porte USB e audio.

Il form factor è infatti quello di un case mini-ITX allungato ma tutto sommato molto compatto, in cui trovano posto le componenti di un computer di fascia alta. Grazie alla motherboard dedicata e alla gestione della dissipazione di calore, le prestazioni sono le stesse di una normale macchina da gioco che monta hardware analogo e bisogna dire che stavolta NVIDIA non è proprio voluta scendere a compromessi sul fronte delle specifiche tecniche, visto che ha deciso di realizzare ben tre versioni di questo prodotto per andare incontro alle esigenze di una fascia di utenti il più ampia possibile.

Partiamo dalla base comune a tutti e tre i modelli che comprende uno chassis standard in cui si trova una motherboard MSi Z87I Intel Z87 skt1150 Mini-ITX con montati 8 GB di RAM Corsair DDR3 CAS9 e un hard disk da un terabyte Seagate Barracuda con 64MB di cache a 7200rpm Sata III. L'alimentatore è un Cooler Master GX-Lite 500Watt PFC attivo mentre il lettore Blu-ray è un Lite On.

La base è quindi ottima visto che, a parte le dimensioni della scheda madre adatte soltanto a un case come form factor Mini-ITX, si parla di componentistica di buona qualità. La motherboard in particolare presenta un socket 1150 Haswell, in grado di ospitare la nuova generazione di processori Intel su cui l'azienda americana concentrerà la propria produzione di processori per i prossimi due anni. Buono anche il reparto audio caratterizzato da un impianto integrato a 8 canali HD Realtek ALC892, una presa di rete LAN Dual Gigabit e un dissipatore Cooler Master Elite 120 Advanced. Completano l'offerta un kit mouse e tastiera wireless Next! e una versione completamente licenziata di Windows 8 64-bit.

Partendo da questa base Next! e NVIDIA hanno quindi preparato tre versioni differenti della loro Mini PC GeForce Experience, cambiando essenzialmente la combinazione di processore, scheda video e RAM. Il modello di punta costa 999 euro ed è denominato NV-L01: sulla base appena descritta monta un Intel Core i5-4670K in tandem con una Zotac NVIDIA GeForce GTX760 con 2GB di RAM GDDR. Per chi vuole spendere qualcosa di meno sono disponibili anche due varianti proposte a un costo più accessibile. Si tratta del modello NV-M01 da 909 euro, dotato di un processore Intel Core i5 4430 3.0GHz L3-6MB e una scheda video MSI NVIDIA GeForce GTX660 OC 2GB GDDR5, e di quello base, l'NV-S01 da 789 Euro, identico al precedente ma dotato di una scheda video Zotac NVIDIA GeForce GTX650 Synergy 1GB GDDR5 e di quattro GB di Ram DDR3, invece degli otto montati sugli altri due modelli.

Cover image for YouTube videoGeForce Experience: Closed Beta Video

Poiché la presentazione è avvenuta nella sede di NVIDIA, non abbiamo potuto portarci a casa il modello di punta per effettuare una serie di test sulle potenzialità della combinazione hardware tra l'Intel Core i5-4670K e la GeForce GTX760 da 2GB di Zotac. Le prove con mano effettuate con Metro Last Light e Crysis 3 a 1920x1080 su un televisore al plasma Panasonic da cinquanta pollici, sono state tuttavia molto soddisfacenti in quanto entrambi i titoli erano impostati da dettaglio massimo con tanto di correzione antialias a 2X e in ogni situazione non hanno mostrato alcun genere di incertezza nella riproduzione, come del resto ci si potrebbe attendere da una configurazione del genere che possiamo tranquillamente ritenere di fascia medio-alta.

Durante la presentazione, NVIDIA ha tenuto a specificare che questo sistema è costruito per permettere all'utente di disporre di un sistema che nell'arco dei prossimi tre anni sarà in grado di garantire prestazioni nettamente superiori a quelle delle console in arrivo sul mercato a Natale, ma godendo dei benefici che un sistema aperto qual è un PC può assicurare. Alla luce di questo assunto sono evidenti le scelte di NVIDIA dal punto di vista del software integrato: l'accoppiata tra Windows 8, il tool di ottimizzazione GeForce Experience e Steam con il suo Big Picture, che permette la gestione del proprio PC come se si trattasse della dashboard di una console, puntano a rendere questo MiniPC il potenziale centro nevralgico di un salotto piuttosto che del classico studio o camera da letto.

La scommessa di NVIDIA è interessante anche sotto un altro aspetto: a differenza dei barebone strutturati anche dal punto di vista del form factor per fare concorrenza alle console come il recente Alienware X51 R2, questo MiniPC condivide coi computer tradizionali anche un certo grado di espandibilità.

L'interno dell'NV-L01 ospita periferiche di dimensioni standard. L'upgrade di CPU, GPU, RAM e alimentatore è tranquillamente praticabile.

Il case scelto da Next! è infatti un mini ITX nel form factor frontale ma è più voluminoso in profondità rispetto ai classici barebone "a cubo" di un buon venticinque centimetri, proprio per ospitare una scheda voluminosa quale la GTX 760 e garantire nel contempo una buona areazione delle parti interne. Come potete vedere dalle foto, abbiamo trovato una disposizione molto razionale della componentistica che lascia aperta la porta sia a un possibile cambio di scheda video, sia a quello del processore che dovrà far parte della famiglia LGA 1150 con socket Haswell.

Questa espandibilità sacrifica (ma sono fino ad un certo punto) la portabilità del sistema ma permette, cosa non proprio frequente parlando di prodotti di questo genere, di rendere questo Mini PC parzialmente immune alla prova del tempo. Come abbiamo spiegato nelle recenti Digital Foundry, è effettivamente difficile fare confronti tra le potenzialità delle console di prossima uscita e configurazioni di fascia alta di PC pensati per il gioco qual è questo. In termini di pura potenza di calcolo, sembra non esserci partita tra i 2.486 GFLOPS della GTX 760 e gli 1.76 GFLOPS della console più potente PS4, senza contare anche il differenziale di prestazioni tra l'otto core di estrazione mobile montato sulle prossime console e le CPU I5 e I7 già presenti sul mercato.

"Questo hardware nei prossimi due anni potrà gestire tutti i titoli multipiattaforma a risoluzioni e livelli qualitativi superiori"

Anche se è plausibile che l'architettura dedicata delle prossime console e il pool di memoria unificato (pur se con soluzioni diverse) riescano a colmare parte o tutto questo divario, sussistono pochi dubbi sul fatto che un hardware di questo genere nei prossimi due anni potrà gestire senza problemi tutti i titoli multipiattaforma in uscita a risoluzioni e livelli qualitativi superiori. Allo stesso modo, nutriamo pochi dubbi sul fatto che un upgrade di CPU, RAM e GPU da effettuare a cavallo tra il 2015 e il 2016 garantirà la potenza necessaria sul fronte delle prestazioni anche con quelle esclusive PC che, una volta terminata la corsa all'oro tecnologica delle console in arrivo, cominceranno a fare capolino in quel periodo, magari in concomitanza con la maggiore diffusione dello standard video 1440p.

Tenendo in considerazione tutti questi fattori, non ci resta che fare il conto della serva, ovvero quel passaggio obbligato per tutti gli smanettoni quando si tratta di valutare l'effettivo valore commerciale di un PC preassemblato, in questo caso per il gioco: vale quello che costa o conviene metterlo insieme per conto proprio? Abbiamo analizzato il prezzo delle singole componenti e allo stato attuale delle cose, possiamo dire che ciascuna delle tre configurazioni proposte da NVIDIA per la fascia di prezzo di 999, 909 e 799 euro è quasi perfettamente allineata al costo della componentistica nuda e cruda come la potreste acquistarla sul mercato.

Ecco la schermata della GeForce Experience: basta un clic e in automatico il gioco viene ottimizzato per la propria configurazione.

Per il modello di punta NV-L01 abbiamo calcolato circa 850 euro per l'acquisto di tutti i componenti in versione retail prendendo a riferimento i listini odierni senza considerare il case (un buon middletower non costa meno di 50-70 euro), il mouse e la tastiera wireless e, cosa da non sottovalutare, la licenza di Windows 8 che da sola ne vale 150. Alla luce di tutto questo è palese la bontà del lavoro svolto da NVIDIA e Next! per contenere i costi per realizzare un prodotto sicuramente interessante per quella fascia di giocatori che non hanno le competenze tecniche per procedere a un assemblaggio fai-da-te ma vogliono acquistare un computer completamente nuovo che dia loro la possibilità di iniziare a giocare senza pensieri anche in salotto.

"La proposta di NVIDIA e Next! è interessante per chi voglia subito una macchina da gioco di buon livello"

Anche i modelli NV-M01 ed NV-S01 sono allineati a questa politica che non carica l'utente finale di costi superiori di assemblaggio o design, e questo è sicuramente apprezzabile soprattutto quando una proposta del genere arriva da un produttore di grido come NVIDIA. Tuttavia, vista la minore prestazionalità delle componenti installate, ci sentiamo di sconsigliarvi l'acquisto del modello base, dotato di una scheda video (la GTX 650 Synergy 1GB) e non in grado di garantire prestazioni di alto livello a lungo termine, mentre degno di essere preso in considerazione è l'NV-M01, anche se il salto di prestazioni garantito dalla GTX 760 rispetto alla GTX 660 consiglierebbe di spendere quei cento euro in più e garantirsi una maggiore tranquillità a lungo termine.

Ecco la scheda video in posizione verticale: il flusso d'aria è ben studiato grazie a un sistema di ventole tra il frontale e la parte posteriore.

Nel complesso, la proposta di NVIDIA e Next! è interessante per chi voglia subito una macchina da gioco di buon livello per svariati motivi: innanzitutto si stacca dalla mentalità degli assemblati in cui le dimensioni ridotte compromettono la compatibilità con upgrade successivi. Il modello di punta è sufficientemente potente per garantire almeno un paio d'anni di tranquillità assoluta anche con le esclusive PC più spinte, e a ciò si aggiunge un prezzo di listino più che ragionevole se andiamo a considerare la singola componentistica e il software installato.

Due sono i dubbi che possono sconsigliarne l'acquisto e che sono strettamente connaturati alle vostre esigenze pratiche e alle convinzioni di videogiocatori, più che alle qualità di questo assemblato. Chi predilige gli overclock o necessita comunque di un computer tuttofare su cui installare altre periferiche e ha le capacità per procedere al montaggio in autonomia, farà bene a rimanere sulla via maestra del fai-da-te: lo spazio interno non permette funambolismi, in particolare l'installazione dei dissipatori per la CPU molto voluminosi. In secondo luogo, nonostante l'ottimo lavoro svolto da NVIDIA sul fronte del software nel rendere il comparto video user-friendly, il concetto di PC da salotto è ancora in fase embrionale e deve scontrarsi con due ostacoli non da poco: la mentalità del grande pubblico abituata alle console e la difficoltà pratica di usare mouse e tastiera stando seduti sul divano.

È questo il più grosso punto di domanda cui configurazioni di questo genere dovranno dare una risposta convincente nei prossimi anni per riuscire a imporre l'home computer come valida alternativa salottiera alle console tradizionali. Questo non toglie che la proposta di NVIDIA e Next! sia molto interessante per chi voglia tirare fuori la carta di credito e giocare immediatamente senza ulteriori fastidi a prescindere da dove effettuerà l'installazione.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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