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Nvidia Shield Android Console - recensione

Il Set-top Box di Nvidia arriva in Italia, ecco la sua prova su strada.

Sono ormai alcuni anni che si parla dei cosiddetti Set-top box come di elementi in grado di fare concorrenza alle console da gioco nel salotto di casa. Se le Steam Machine sembrano una terra promessa incapace di diffondersi in virtù del mancato standard e della concorrenza del ben più carrozzato PC casalingo, il mercato dei dispositivi capaci di fare da tramite tra il televisore e la rete Internet, per gestire l'entertainment del salotto, è nettamente decollato negli ultimi tempi, complice l'arrivo anche sul suolo nazionale di servizi on-demand come Netflix.

Nvidia pare essere molto interessata a entrare in questo mercato grazie alla sua Shield Android Console: un Set-top box presente sul mercato mondiale da un anno, ma lanciato in Italia solo un mese fa. Il dispositivo è caratterizzato da linee angolari e dal consueto accostamento di colori nero/verde ricavato dal logo Nvidia. La console è pensata per connettersi a televisori fino a 4K di risoluzione ed è quindi sicuramente a prova di futuro, se pensiamo alla scarsa diffusione di questi pannelli in un mercato italiano ancora saldamente in mano al Full-HD.

Lo Shield nella parte frontale. Il design è piacevole, dominato da linee angolari e il led verde pulsante nella feritoia superiore.

Le intenzioni di Nvidia sono chiare: dare agli utenti un device tuttofare in grado di trasmettere programmi televisivi in altissima risoluzione, navigare su internet, tramite pad, telecomando, comandi vocali, ma soprattutto, giocare con i titoli di alto livello del mercato PC tramite un servizio di Cloud Gaming dedicato, il cosiddetto GEForce Now.

Per lavorare al meglio delle sue capacità, Shield è pensato per integrarsi ad un router ADSL o in fibra ottica tramite un'uscita LAN da 10 Gigabit o con una connessione wireless 802.11ac. Nel nostro caso, le condizioni della prova hanno visto lo Shield connesso ad una rete domestica in LAN a 100Mbit tramite un router standard Fastweb a sua volta collegato ad Internet mediante una connessione Ultrabroadband ADSL FTTC da 30 Megabit in download e 3 Megabit in upload. La connettività verso il televisore di casa era affidata a un'uscita HDMI 2.0 in grado di reggere il 4K senza problemi. Nella confezione è presente un joypad dedicato brandizzato Nvidia, lo stand verticale e il telecomando che vedete nell'unboxing video.

Entrambi sono pensanti per interagire con l'interfaccia personalizzata di Shield tramite il consueto spostamento e conferma delle icone, ma a queste si aggiunte la possibilità di impartire comandi vocali per la ricerca di video e contenuti. Per finire, è possibile connettere a Shield qualsiasi dispositivo Android in grado di supportare Chromecast e proiettare immagini e filmati direttamente sullo schermo del televisore. Il modello base di Shield ha solo 16 GB di storage ed è pensato sopratutto per essere un Set-top box di ricezione di streaming video, mentre la versione Pro integra anche un hard disk da 500 GB che la trasforma effettivamente in un mediacenter a tutti gli effetti.

L'unboxing di Nvidia Shield e di tutti i suoi accessori da parte del nostro Elvin.Guarda su YouTube

La prima esperienza di utilizzo è stata veramente piacevole: usando il joypad è stato abbastanza facile adattarsi all'interfaccia, decisamente intuitiva e facile da pilotare con tempi di risposta rapidissimi. Prima di iniziare con l'utilizzo dei vari servizi, abbiamo apprezzato molto la facilità di preparazione del sistema. La console rilevato senza problemi il nostro televisore 4K e una volta connessi al router in modalità Wi-Fi o in rete locale abbiamo lasciato le impostazioni di base che automaticamente aggiustano la qualità dello streaming a seconda della larghezza di banda disponibile e del ping. Siamo sempre riusciti ad ottenere un servizio funzionante anche se con diverse qualità d'utilizzo in base a due fattori: la connessione Internet e la qualità della LAN casalinga, cablata o wireless, delle cui prestazioni parleremo più avanti.

Una volta entrati nel menu principale, abbiamo notato la netta suddivisione per quanto riguarda l'interfaccia tra giochi Android installati, quelli lanciabili in streaming (che si tratti di semplici titoli Android o di quelli più prestigiosi del catalogo GeForce Now), mentre nella parte inferiore si trovano i servizi ufficialmente supportati tra quelli gratuiti o a pagamento, in particolare Netflix. Per le nostre prove Nvidia ci ha gentilmente fornito un account GeForce Now attivo con cui provare tutti i giochi del catalogo, mentre per testare la qualità video dello streaming abbiamo usato Youtube, Twitch e Netflix. La terza modalità d'utilizzo è stata il Gamestream: i possessori di un PC dotato di una scheda video supportata da questa funzione possono infatti visualizzare e giocare sullo schermo della TV in salotto i giochi posseduti sul proprio home computer, anche se non di tutti è garantito il supporto nativo al joypad incluso nella confezione.

Abbiamo iniziato la prova giocando a qualche titolo Android scaricato e come da copione non ci sono state sorprese di sorta: la Cpu Nvidia Tegra X1 che rappresenta il cuore del sistema insieme ai 3 GB di RAM rendono Shield estremamente veloce e performante in ogni condizione, con una reattività tale dal lasciarci piacevolmente colpiti. Siamo quindi passati al livello superiore, ovvero lo streaming di contenuti video; anche in questo caso non abbiamo avuto problemi a 1080p sia a 30 sia a 60 frame al secondo: su Netflix la qualità dell'immagine è sempre stata eccellente, priva di scattii, ma non abbiamo riscontrato difficoltà anche con Twitch o Youtube.

Il joypad wireless è ben fatto e funzionale. I grilletti e le levette analogiche permettono una buona precisione con tutti i generi.

La storia è cambiata passando al 4K su Netflix. Anche se i fornitori del servizio consigliano una 25 Megabit in download per godere del servizio in Ultra HD, con la nostra 30 Mbit non siamo sempre riusciti ad ottenere una qualità video costante a 30 frame al secondo e in alcune situazioni l'immagine dettagliata si sostituiva ad una più sfocata. Si tratta sicuramente di un problema legato ai limiti della nostra linea che, messi alla prova con un test specifico, ci hanno confermato non essere 30Mbit effettivi ma oscillanti tra i 24 e i 30. Quando lo Shield ha potuto sfruttare la banda al massimo, ha infatti reso in modo splendido un paio di puntate di Daredevil. La sensazione è che per godere di uno streaming in 4K al pieno delle sue possibilità a 60 frame al secondo serva una ADSL da 50Mbit oppure una connessione in fibra ottica tradizionale.

Da quello che abbiamo visto, lo Shield ha la potenza necessaria a gestire codec di compressione impegnativi e la presenza dell' H.265 tra quelli supportati (H.264, H.265, VC-1, MPEG-2, WMV9, VP9) lo rende decisamente a prova di futuro. Dopo aver installato l'app Shield Hub, abbiamo provato lo streaming di due giochi dal servizio GeForce Now e li abbiamo scelti in base alle loro caratteristiche: The Withcher 3 per la splendida qualità della grafica, Grid Autosport per farci un'idea di quanto la latenza potesse impattare la fluidità di un gioco di corse. Nel caso di The Witcher 3, abbiamo provato subito i 1080p a 30 frame al secondo e siamo stati sorpresi nel vedere una qualità dell'immagine molto simile a quella sperimentata poche ore prima sul monitor del nostro PC. Il gioco era impostato ad Ultra ed osservando da vicino abbiamo notato solo una leggera perdita di qualità dovuta alla compressione video.

Si trattava veramente di dettagli da poco, che alla distanza di utilizzo di un televisore di grandi dimensioni difficilmente saltano all'occhio. Quello che conta è che raramente abbiamo notato artefatti evidenti, tearing o altre problematiche dovute al rendering remoto. Problemi che invece sono emersi quando abbiamo tentato di giocare sempre a 1080p, ma a sessanta frame al secondo. In questo caso lo stuttering è stato evidente confermando l'indicazione d'utilizzo del manuale di GeForce Now a questo livello qualitativo: 1080p60 è un formato utilizzabile solo se si dispone di molta banda in download, almeno 50 Mbps o una connessione in fibra ottica da 100Mbps.

Tutte le porte sono posizionate sul lato sinistro di Shield insieme a una feritoia di dissipazione. Il calore prodotto è in ogni caso pochissimo: a pieno carico il Tegra X1 consuma tra i 15 e i 20 watt, un'inezia rispetto alle moderne console.

Il gameplay in The Withcher 3 si è confermato stabile a 30fps anche grazie alla latenza molto bassa con cui abbiamo scorrazzato per le lande iniziali del gioco svolgendo qualche combattimento. Il gioco era perfettamente giocabile e non faceva rimpiangere la reattività di una qualsiasi versione console. Un risultato notevole per un rendering che avviene a centinaia, se non migliaia di chilometri di distanza dall'abitazione in cui si trovava il nostro dispositivo. GRID Autosport è stato un banco di prova ancora più esigente: anche in questo caso ci siamo limitati ai 1080p30 per una questione di limitazioni di banda, sperimentando una buona qualità dell'immagine, ma soprattutto una latenza bassissima ai limiti dell'impercettibile che ci ha permesso di correre sia in solitario sia connessi su un server online.

Buona parte del merito di questa performance era dovuta alla nostra connessione internet ADSL impostata in modalità Fast, con un ping di 22 millisecondi sui server di GeForce Now. Un'ottima base di partenza nel limitare i tempi di risposta che ci ha permesso buoni tempi di reazione anche in un titolo così dipendente dal ping: la differenza rispetto a giocare in locale si percepisce, ma possiamo dire di essere arrivati a un ottimo compromesso tra la qualità video e i tempi di risposta che fanno sembrare preistoria la lag di Gaikai e Onlive.

Siamo quindi passati al test su Chromecast, che ci ha lasciato molto soddisfatti. Usando un iPhone 6s, un Samsung S4 Galaxy e un tablet Asus Zenpad 300CL abbiamo condiviso sul desktop foto e filmati in Full-HD e la resa è stata semplicemente eccezionale. Con l'Iphone e il tablet Asus la latenza era veramente bassa con tempi di risposta eccellenti e una qualità dell'immagine ottima per le foto e molto buona per i filmati in 1080p. Il Samsung S4 ha avuto qualche difficoltà in più, dovuta probabilmente alla sua relativa obsolescenza, ma anche in quel caso l'utilizzo è stato tutto sommato più che piacevole.

Un'occhiata al sistema operativo Marshmallow 6.0 di Android Shield.Guarda su YouTube

Ultima prova, ma forse la più importante dal punto di vista delle funzionalità gaming, è stata quella del Gamestream da un PC di gioco dotato di una scheda video in grado di supportare questa funzionalità. La nostra Nvidia GTX 970 ha svolto egregiamente questo compito, permettendoci di giocare senza fatica a Fallout 4, Batman Arkham City, F1 2015 e Payday 2. Quest'ultimo anche con la tastiera e il mouse collegati direttamente allo Shield. L'esperienza è stata del tutto paragonabile a quella su PC con tempi di risposta indistinguibili da quelli di una normale macchina da gioco sia con il pad sia con la tastiera, così come la qualità dell'immagine a 1080p.

Quest'ottima performance è stata merito sicuramente della connessione di rete cablata a 100 Mbps che ha assicurato zero perdita di pacchetti e tempi di risposta immediati grazie a un solo millisecondo di ritardo nella connessione tra PC/server e console Shield. Abbiamo ripetuto la stessa prova anche in modalità Wi-Fi: in questo caso il ping è arrivato 3-4 millisecondi con una larghezza di banda di 50 Mbps ma la qualità dell'immagine era virtualmente identica al test in LAN cablato mentre il differenziale di latenza era praticamente impercettibile regalandoci anche in questo caso un'ottima esperienza di gioco.

Questa considerazione vale anche per i test che abbiamo fatto per il gaming in remoto tramite il GeForce Now: la banda del nostro router wireless (un comunissimo router ADSL standard fornito da Fastweb) era tale da non porre limiti alla qualità dell'immagine in quanto il collo di bottiglia era rappresentato dall'ampiezza di banda massima della nostra connessione in download (30Mbps). Sicuramente i quattro-cinque millisecondi di ritardo extra che si aggiungono possono essere uno svantaggio nei controlli dei titoli più sensibili alla latenza, ma non al punto da rovinare il gameplay in modo tangibile, soprattutto per i casual gamer. È lecito pensare che con router di qualità superiore i tempi di risposta si riducano ulteriormente garantendo ottimi tempi di risposta anche per chi non può, per forza di cose, affidarsi a una rete cablata. La qualità e potenza del segnale in questo caso sono vitali per non ottenere un'esperienza di gioco penalizzata dalla banda ristretta rispetto a una connessione in LAN.

Il telecomando è sottile, leggero e funziona molto bene sia per navigare tra i menu sia come remoto per le cuffie o la ricerca vocale. Peccato costi 50 euro...

Le caratteristiche tecniche di Nvidia Shield, che lo pongono come strumento poliedrico da mettere al centro del salotto, ci hanno permesso di effettuare tutta una serie di prove supplementari per testare le sue funzionalità allargando di parecchio il suo campo d'azione. La connettività è infatti un altro suo punto forte: siamo stati in grado di collegare una webcam, per effettuare una conference call con Tellybean, un hard disk esterno e riprodurre qualsiasi libreria di file video o audio, connettere vari tipi e marche di mouse, tastiere e cuffie Bluetooth. Questo Shield non è un computer, ma la potenza della sua GPU con la RAM a disposizione e le future possibilità di aggiornamento del sistema operativo da parte di Nvidia lo rendono uno strumento aperto e facilmente adattabile alle esigenze di chiunque.

Tirando le somme possiamo dire che dal punto di vista tecnologico non ci sono dubbi: questo Nvidia Shield è un hardware eccellente per gli standard 2016, nettamente in anticipo sui tempi per come riesce a condensare tanta tecnologia in un sistema così piccolo, piacevole da usare e letteralmente a prova di futuro per quanto riguarda l'entertainment a 4K e il game stream in Full-HD. Quattro sono i presupposti fondamentali per poter sfruttare al meglio tutte le sue caratteristiche, il più importante dei quali è la qualità della propria connessione Internet. Solo chi dispone di linee in fibra ottica o delle recenti connessioni Adsl FTTC potrà sfruttarlo al massimo delle sue possibilità. Una connessione a 50Mbps in download è l'ideale per godere dello streaming a 4K, mentre i 30Mbps sono il minimo indispensabile per restare sui 4K accontentandosi di qualche compromesso sui frame al secondo.

Da non trascurare la bontà della LAN casalinga: connetterlo fisicamente ad un rete da 100 Mbps è altamente consigliato e anche se il Wi-Fi funziona benissimo, avere una copertura il più pulita possibile del segnale è condizione indispensabile per spingerlo al massimo delle sue possibilità. Infine, per lo streaming dei giochi in locale serve un PC ben carrozzato dotato di una scheda grafica Nvidia compatibile, ma soprattutto di un televisore 4K. I prezzi in caduta aiutano, ma al momento è difficile trovarne di buona qualità e dimensioni ragguardevoli sotto i 500 euro. A questo ecosistema si aggiunge anche il prezzo finale di Shield: €199 per la versione base, €299 per quella con HD da 500 GB, a cui si possono sommare €50 per il telecomando opzionale, €20 per lo stand e altri €50 per un joypad supplementare.

Il sistema operativo è proprietario Nvidia basato su Android. Facilissimo da usare, raggruppa le funzionalità di Shield per aree di interesse. Basta registrare il proprio account Google per iniziare e quello Nvidia per gli streaming da remoto e in locale e il gioco è fatto.

È vero che si tratta di un prodotto a prova di futuro, ma nei prossimi tre anni dovrà contendere lo scaffale sotto la TV del salotto con le nuove console Sony e Microsoft che sicuramente integreranno molte delle funzioni che oggi gli sono esclusive. Alla luce di tutto questo, i migliori clienti per questo device saranno i giocatori PC che hanno giurato fedeltà eterna all'azienda di Santa Clara e vogliono portare in salotto la potenza della propria macchina da gioco. Anche i casual gamer interessati agli indie game e chi vuole giocare a titoli di alto livello in streaming senza essere obbligato a possedere un PC di fascia alta o una console, potrebbero essere molto invogliati all'acquisto.

Se fate parte di queste tre categorie tenetelo d'occhio, perché si tratta di un device in grado di regalare grosse soddisfazioni. I biatleti del gaming che già possiedono PC e console e hanno intenzione di acquistare Scorpio o Neo faranno meglio ad aspettare di saperne di più delle caratteristiche tecniche delle nuove console in ambito streaming: il rischio di portarsi a casa un dispositivo valido, ma destinato a sovrapporre alcune delle sue funzionalità con quelle delle console del futuro è tutt'altro che da escludere.

8 / 10

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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