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OkunoKA - recensione

Una piccola grande perla nell'universo dei platform bidimensionali.

Una ventata d'aria fresca tutta italiana nel genere dei platform 2D e una lettera accorata ai giocatori cresciuti negli anni '80 e '90.

Avevamo già avuto occasione di provarlo alla Milan Games Week, e non vedevamo l'ora di mettere le mani sulla versione finale di OkunoKA, il nuovo titolo degli italianissimi Caracal Games in arrivo su Switch tra pochi giorni e successivamente su altre piattaforme.

Per definizione degli stessi ragazzi del team, OkunoKA è un platform hardcore, o meglio dire "masocore", che ha lo scopo principe d'importare il gameplay dei platform bidimensionali classici degli anni '80 e '90 proponendo però al contempo tutta una serie di nuove idee che vengono implementate a livello di gameplay portando alla vita un'opera davvero particolare e per certi versi unica.

Il nuovo titolo di Caracal è infatti platform allo stato puro. Non ci sono lunghi prologhi, noiose storie che fanno da contorno, se non qualche breve filmato animato tra i vari mondi: si viene subito catapultati nel cuore dell'azione vestendo i panni di KA, un simpatico mostriciattolo altamente stilizzato che ha la missione di salvare il mondo delle anime dal malvagio Os, cui si aggiungeranno tanti altri personaggi sbloccabili e pieni zeppi di riferimenti alla cultura pop che gli appassionati di piccolo e grande schermo non potranno che cogliere e apprezzare.

Cover image for YouTube videoOkunoKA - Trailer (Nintendo Switch)

Il primo impatto con il gioco è stato estremamente positivo. Chi ha giocato i principali esponenti del genere nelle ultime tre decadi si sentirà subito a casa. OkunoKA, infatti, prende le migliori idee di mostri sacri come Rayman, Super Mario, e indubbiamente anche dall'odiato-amato Super Meat Boy, mischiandole sapientemente senza impasticciare e aggiungendo alla ricetta idee fresche e molto ricercate.

Quel che ne viene fuori è ovviamente un'esperienza fantastica che è in grado di attrarre, intrattenere e assuefare pubblico di tutte le età, dai super veterani cresciuti negli anni '80 a suon di morti a ripetizioni e Nutella, ai nuovi giocatori che si approcciano magari per la prima volta a questa tipologia di giochi.

OkunoKA ci propone quattro diversi mondi, ognuno dei quali è suddiviso in una trentina di livelli, per un totale di cento aree, ognuna delle quali risulta davvero unica. Non mancano boss fight, livelli segreti, collezionabili e sbloccabili. La curva di apprendimento è davvero alta. Già dal primo mondo, il più facile, anche i giocatori più navigati potranno incontrare qualche difficoltà.

Man mano che si va avanti, le cose si complicano esponenzialmente. Troveremo come ostacoli ogni tipo di diavoleria, animata e non. Dalle semplici pareti costellate di spine alle creature semi-robotiche che si muovono per conto loro. Manco a dirlo, ogni singolo errore equivale a dover ricominciare da capo il livello, non ci sono check-point. Non sono ammessi errori.

Alcune creature animate dei fondali ricordano molto quelle delle animazioni del maestro Miyazaki e dello Studio Ghibli.

La formula principe alla base del gameplay è muori-apprendi-muori-apprendi ancora-vinci. Non morire in ogni livello è praticamente impossibile. Il numero di fallimenti è proporzionale a diversi fattori quali esperienza, abilità, prontezza di riflessi, ma anche il livello di stanchezza e attenzione.

Non pensate minimamente di poter giocare a OkunoKA in tarda serata, magari dopo una lunghissima giornata di lavoro o di studio. Il successo richiede tanta attenzione e prontezza di spirito e ogni singola svista, un piccolo angolo di schermo non attenzionato al momento giusto, ed ecco che ci si ritrova punto e a capo. I livelli di per sé non sono lunghi, visto che se completati senza pause di riflessione richiedono mediamente una ventina di secondi, ma le innumerevoli morti potrebbero allungare il tempo necessario al completamento per ciascuno di essi fino a dieci minuti o anche un quarto d'ora.

Già dal secondo mondo, quello desertico, la complessità degli stage si alza notevolmente, e a quella strutturale si aggiunge il meraviglioso sistema di piattaforme multiple ideato dai game designer. In pratica, con L ed R si attivano e disattivano delle piattaforme che potremo usare come base di atterraggio, trampolino o che è necessario far sparire per passarci attraverso.

Nei quadri più semplici ne troviamo solo una tipologia, ma andando avanti troveremo due o addirittura tre tipologie di piattaforme disattivabili che vanno ad aggiungere un ulteriore step alla già elevata difficoltà. Non basterà infatti semplicemente attivare o disattivare al momento giusto, ma anche attivare QUELLA GIUSTA, il tutto avendo a disposizione poche frazioni di secondo per prendere una decisione ed agire.

Gran parte delle meccaniche di gioco si basano su un sistema di interruttori ghiaccio/fuoco. Può sembrare un'idea semplice, ma aggiunge una profondità eccezionale al gameplay.

Quel che ne viene fuori è un gameplay estremamente semplice ma complesso, arduo ma gratificante, che crea un alto grado di assuefazione. Non vorrete staccarvi dal gamepad (o da Joy-Con) fin quando non avrete terminato un livello, e uno tira l'altro ovviamente. OkunoKA è capace di proporre un'esperienza classica ma nuova, accessibile ma competitiva, difficile ma non molto frustrante. E trovare un mix di queste caratteristiche non è facile nella miriade di titoli disponibili al giorno d'oggi, titoli che alla fin fine si somigliano un po' tutti l'un l'altro.

Passando all'aspetto estetico, un plauso va necessariamente fatto agli artisti del team che hanno svolto un lavoro davvero eccellente. Tutto è disegnato a mano, sia le piattaforme che i fondali, che personaggi e creature. I fondali sono spesso animati e sono stracolmi di riferimenti ad opere di animazione e non. Chiari sono, ad esempio, i richiami alle opere di Miyazaki già a partire dal secondo mondo, e abbiamo notato anche una bicicletta che fluttuava nel cielo sullo sfondo.

OkunoKA è tremendamente colorato, vivace e rilassante. Questa scelta artistica va a fare da contrasto con il gameplay decisamente "cattivo" (anche se non di natura splatter), e a nostro avviso è una scelta voluta e pienamente azzeccata. Menzione speciale per la colonna sonora, realizzata internamente. Numerosi sono gli strumenti utilizzati per le melodie che fanno da accompagnamento a quest'avventura. Si passa dalle musiche più rilassanti per i livelli standard a quelle più frenetiche e roccheggianti per i livelli più ardui e dei boss. Se giocherete ad OkunoKA con un buon paio di cuffie v'immergerete in una dimensione quasi onirica che per qualche minuto vi farà quasi perdere il contatto con la realtà.

Nei livelli più avanzati, KA utilizza la sua lingua lunga appiccicosa per librarsi in area aggrappandosi a degli appigli.

La scelta di sviluppare OkunoKA anche su Nintendo Switch è stata senza dubbio vincente. La piattaforma ibrida della grande N si presta perfettamente a questo tipo di titoli, con livelli brevi e possibilità di riprendere il gioco in un amen mettendo la console in standby dopo una corsa sul bus o sul treno.

Nonostante lo schermo della console non sia eccezionalmente grande, non vi è alcuna difficoltà a localizzare il personaggio in ogni momento e fare attenzione agli elementi chiave dei livelli, ma ovviamente il risultato migliore si avrà su un grande schermo piatto da 40 pollici in su. Il gioco non è affatto pesante e l'esperienza è stata basata sulla configurazione portatile, per cui tutto gira fluidamente a 60fps senza alcun impuntamento. Chi non disponesse della console di Nintendo, non tema: il titolo fa parte del catalogo di titoli presenti su TIMGAMES, il sistema di videogiochi pensato per la famiglia, e che permette di giocare in streaming e in download sulla TV di casa.

Per quanto riguarda la longevità, il game designer e frontman di Caracal, Tommaso Bonanni, indica una durata approssimativa di 8 ore per completare il gioco. Ovviamente il tempo necessario varia da persona a persona in base al grado di abilità, di esperienza e di pazienza! Sì, perché spesso capiterà di gettare la spugna di fronte a qualche livello quasi impossibile (ma tornerà presto la voglia di riprovarci). È però garantita una buona rigiocabilità se si volessero raccogliere i collezionabili disseminati nei posti più impervi dei livelli, scoprire le aree segrete e infine competere per ottenere i tempi migliori confrontandosi con tutto il mondo tramite le leaderbords online.

I mondi alternativi sono affascinanti universi oscuri che si sbloccano con i progressi del gioco.

Tirando le somme, il produttore Ignition e lo sviluppatore Caracal Games hanno creato una piccola perla nell'affollato universo videoludico dei platform bidimensionali, proponendo un titolo basato su un gameplay classico ma allo stesso tempo unico perché infarcito di nuove e brillanti idee che vanno a rivoluzionare un gameplay che non risulta mai stantio. Ogni livello è davvero unico e differente da tutti gli altri.

OkunoKA è quindi una lettera d'amore ai giocatori nati e cresciuti nel precedente millennio, un'epoca in cui i giochi erano brevi ma dannatamente difficili, e dove la vittoria finale era riservata ai più abili e perseveranti. E da questo punto di vista, abbiamo apprezzato molto la scelta di non inserire check-point all'interno dei livelli. Il level design è brillante, e la direzione artistica mozzafiato. Insomma, OkunoKA non sbaglia un colpo e non possiamo che promuoverlo a pieni voti.

9 / 10

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Marco Procida

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