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One Punch Man: A Hero Nobody Knows - recensione

Andate, uccidete... e divertitevi!

One Punch Man è arrivato nel panorama degli anime senza fare troppo rumore ma l'immediato passaparola di chi ha avuto l'occasione di vederlo ne ha ampliato velocemente il successo in tutto il mondo. Merito di una trama originale, che metteva al centro della scena un protagonista decisamente inconsueto, ossia un ragazzetto pelato con la faccia buffa e un'evidente mancanza di muscolatura. La cui abnegazione all'allenamento, però, riusciva a trasformarlo in un essere invincibile.

Una dozzina di puntate sono state sufficienti a creare un mito, un eroe capace di spappolare mostri decisamente più grandi e potenti di lui con un solo "pugno normale". La prima stagione ha raggiunto picchi di follia assurdi, diventando impossibile staccarsene prima di averla vista tutta d'un fiato. La seconda purtroppo è scesa di livello ma non è comunque riuscita a scalfire la curiosità dei fan nei confronti di Saitama e soci. L'arrivo di un videogioco a lui dedicato era solo questione di tempo e infatti eccolo qui.

Il titolo, A Hero Nobody Knows, fa capire subito che il protagonista non è lo stesso della serie animata.. D'altronde impersonare un personaggio che non può essere sconfitto sarebbe stato un incipit difficile per un action. Saitama è un eroe di supporto, così come Genos, Mumen Rider, Silver Fang e via dicendo. Li incontrerete di tanto in tanto in giro per la città che fa da scenario principale al gioco e a volte appariranno durante gli scontri per darvi una mano. Il vostro eroe sarà invece un signor nessuno, una recluta che dovrete personalizzare nell'immancabile editor (inizialmente piuttosto scarno) e far salire di rango portando a termine le missioni eroiche che vi verranno assegnate.

Cover image for YouTube videoOne Punch Man: A Hero Nobody Knows - Launch Trailer - PS4/XB1/PC

La struttura di gioco ricorda quella di molti altri action-Anime visti in passato: in buona parte può ricordare da vicino Dragon Ball Xenoverse ma possiede anche echi dell'ottimo Naruto: Rise of a Ninja di Ubisoft Montreal. Abbiamo infatti una location centrale che si apre sempre più sbloccando nuove zone interne ed esterne, missioni secondarie un po' ovunque affidate al protagonista da personaggi secondari che gironzolano senza una meta precisa e una generosissima quantità di statistiche da far salire sempre più per potenziare il vostro eroe.

Ogni vittoria frutta Punti Reputazione ed Esperienza che allargheranno il ventaglio di missioni disponibili. La progressione del vostro personaggio è costante e permette di personalizzarlo non solo nello stile ma anche nelle abilità speciali attivabili in combattimento. Da questo punto di vista l'esperienza maturata da Spike e Chunsoft negli action-picchiaduro su licenza ha permesso a One Punch Man: A Hero Nobody Knows di avere un buon combat system, abbastanza semplice ma sufficientemente vario e soddisfacente.

Le combo non sono tante ma la loro intuitività permette di dare un'eccellente varietà agli scontri. Da tenere sempre d'occhio è la Stamina, che permette di scattare o usare attacchi speciali: rimanerne a corto sul più bello può essere pericoloso specialmente nei combattimenti più avanzati. All'inizio il livello di difficoltà è piuttosto basso ma andando avanti diventa fondamentale utilizzare schivate e parate, oltre al non sprecare le Special a disposizione.

Tutorial Man vi guiderà nei primi minuti di gioco, indirizzandovi nei luoghi chiave della città e fornendovi preziose informazioni.

Il bilanciamento delle varie classi e relative abilità non è impeccabile: alcune sono eccessivamente più potenti delle altre e ciò significa che le decisioni sullo sviluppo del personaggio possono influenzare MOLTO pesantemente lo svolgimento del gioco.

Purtroppo One Punch Man: A Hero Nobody Knows inciampa su quello che dovrebbe essere uno dei suoi punti di forza, il mission design. A prescindere da quale sia la missione da compiere lo svolgimento è sempre lo stesso, ovvero un combattimento contro uno o più avversari che può variare unicamente per l'intervento di fattori esterni (compresi catastrofici eventi naturali e non) e di personaggi della serie che decidono di dare il loro contributo trasformando la battaglia in una sorta di tag-team. Il problema è che di tanto in tanto ci si trova di fronte ad alcuni scogli che costringono a un grinding esagerato, cosa che abbinata alla ripetitività cronica del gioco contribuisce non poco a raffreddare i bollori.

Il fan-service è piuttosto alto, anche se non arriviamo ai livelli del recente Kakarot. Il gioco fortunatamente copre anche la storyline di Saitama e soci, il che permette ai fan di rimanere a contatto con la narrativa che sicuramente è il motivo principale per l'acquisto di questo gioco. A corredo di semplici fetch quest e combattimenti a non finire, troviamo la possibilità non solo di personalizzare il nostro personaggio ma anche il luogo in cui vive con numerosissimi pezzi di mobilio e accessori.

Portando a termine missioni per determinati personaggi aumenterete il livello di fiducia con loro e la possibilità di averli come supporto.

Una piccola deriva "alla Animal Crossing" che riesce a dare un minimo di varietà alla formula di gioco. L'avventura ha una durata variabile che dipende molto dal vostro grado di sopportazione della sua ripetitività, andiamo dalle 15 ore alle oltre 20 nel caso siate maniaci del completismo.

A corredo della modalità principale troviamo le classiche Versus, libero e classificato, nelle quali potrete decidere di combattere utilizzando il vostro eroe (con conseguente modifica del suo rango nell'Associazione) o le star classiche della serie, a patto che queste siano entrate a far parte del roster quando le avete incontrate nell'avventura. Durante i nostri test non abbiamo riscontrato problemi nella stabilità dell'esperienza online, sia per quanto riguarda la stabilità dei server che del matchmaking. Certo, non stiamo parlando del picchiaduro online più profondo e divertente in circolazione, ma questo lo sapevate già.

Grande quantità ma poca qualità dal punto di vista ludico, dunque. Fortunatamente da vedere One Punch Man: A Hero Nobody Knows è davvero pregevole, col cel-shading usato per i modelli poligonali che ci regala protagonisti e villains praticamente identici a quelli della serie animata. Peccato per le animazioni legnose e gli scenari non proprio ricchissimi di dettagli: con un po' più di lavoro e attenzione avremmo potuto avere davanti uno dei titoli esteticamente più pregevoli dell'anno.

Nel corso dei match possono entrare in gioco eventi esterni in grado di modificare anche radicalmente il risultato.

Ci troviamo allora in presenza di un prodotto indirizzato quasi esclusivamente ai fan della serie: se rientrate in questa categoria, potete tranquillamente aggiungere un punto abbondante alla nostra valutazione e procedere con l'acquisto.

6 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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