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Operation Tango - recensione

Una spy-story da vivere in due.

Dopo aver avuto un piccolo assaggio a gennaio e, successivamente, nel mese di maggio, Operation: Tango è pronto a debuttare nella sua versione finale su console e PC. Durante questi appuntamenti avevamo potuto saggiare le dinamiche che il titolo di Clever Plays ha implementato in questo prodotto esclusivamente cooperativo, dove appunto la collaborazione è l'unico elemento imprescindibile.

La formula della co-op a due giocatori sta vivendo indubbiamente una nuova età dell'oro, e tantissimi studi di sviluppo stanno scegliendo di dar prova della propria creatività cimentandosi in un genere che sembrava essersi assopito da qualche tempo. Capita spesso di affrontare avventure che rinunciano del tutto a un comparto cooperativo, per concentrarsi invece su una modalità multigiocatore online. Fortunatamente, negli ultimi anni stiamo assistendo a una prolificazione di esperienze specificatamente immaginate per la cooperativa locale e online, in grado di sviluppare un filone che per troppo tempo era rimasto trascurato dal mercato non solo dei tripla A, ma anche da quello indipendente.

I giocatori interessati a questo tipo di formula possono in alcuni casi godere addirittura del Friend Pass, una feature resa celebre dal lavoro di Hazelight Studios e di Josef Fares, autori di grandissimi videogiochi cooperativi come It Takes Two e A Way Out. Tale caratteristica, che permette di giocare in due con l'acquisto di una sola copia, è anche presente in Operation: Tango e si dimostra un valido incentivo ad avvicinarsi a questo genere.

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Nell'opera di Clever Plays vestiremo i panni di due agenti segreti dai compiti del tutto complementari, ma uniti dall'obiettivo di sventare i piani malvagi di un pericoloso criminale. La scelta su quale ruolo ricoprire ci viene offerta all'inizio di ogni partita, potendo optare tra agente o hacker, ovvero potendp decidere se agire direttamente sul campo o prediligere un approccio da remoto infiltrandosi nelle reti informatiche.

La peculiarità di Operation: Tango, oltre alla differenza di compiti da svolgere, risiede nel non poter vedere a schermo ciò che l'altro giocatore sta facendo, affidandosi esclusivamente alla comunicazione vocale tra i due utenti. L'unico modo per scoprire in cosa consista il lavoro del proprio compagno è rivivere le missioni cambiando ruolo, anche se le meccaniche che contraddistinguono i vari livelli rimangono comunque le stesse partita dopo partita.

Le missioni a cui prenderemo parte sono sei in totale, dandoci fin da subito l'idea della portata di una produzione indipendente che vuole mostrare ciò di cui è capace in una manciata di ore. L'impostazione da spy thriller è senza dubbio intrigante, e la storia ricalca l'impostazione di un qualsiasi romanzo di Ian Fleming: il mondo è preso di mira da un misterioso supercattivo in grado di organizzare letali attentati, mentre i due nostri beniamini saranno chiamati a scoprirne i piani per sventarli uno dopo l'altro. Purtroppo, però, nel concreto tutta l'emozione di trovarsi nei panni di uno scaltro agente segreto sfuma quando scopriamo l'assenza di una trama capace di coinvolgere i giocatori.

Nei panni dell'agente, in Operation: Tango, dovrete scendere direttamente sul campo, sperando che il vostro collega da remoto non vi faccia scoprire.

Ogni operazione sarà preceduta da una brevissima cutscene che spiega molto rapidamente in che parte del mondo ci troviamo e qual è l'obiettivo della missione, svelando ad ogni progressione qualche informazione in più sui piani dell'antagonista. In realtà però veniamo lanciati sul campo in modo molto drastico, ritrovandoci a risolvere enigmi e puzzle a volte fuori contesto rispetto alla location in cui ci troviamo.

Se sorvoliamo sulla scarsa coerenza con la realtà di queste situazioni, quella con cui abbiamo a che fare è un'avventura cooperativa in prima persona dalle meccaniche interessanti, seppur non troppo ispirate e innovative. L'agente, col supporto dell'hacker, dovrà muoversi all'interno di strutture e di edifici cercando di accedere a zone riservate per ottenere informazioni o armi biologiche, prima che esse siano utilizzate per scopi malvagi. L'altro giocatore sarà relegato a compiti strettamente informatici, prendendo il controllo di telecamere di sicurezza ed accedendo alle sottoreti delle strutture contenenti gli oggetti di missione.

Entrambi i ruoli sono ben concepiti, offrendo una visione così diversa della stessa operazione da spingere a voler rigiocare Operation: Tango mossi dalla curiosità di vedere cosa il nostro compagno abbia vissuto. Sinceramente non vi è un incarico migliore di un altro, ed entrambi sono studiati e introdotti in modo da essere assolutamente equilibrati ed importanti allo stesso modo.

Impersonando l'hacker, il nostro compito sarà aggirare i sistemi di sicurezza e disattivare i sistemi di difesa delle strutture.

L'opera di Clever Plays non conta una consistente longevità, quindi era importante che il gioco desse tutto il suo meglio nel breve spazio di qualche ora. Malgrado queste premesse, verso la fine dell'avventura emerge chiaramente la ripetitività di certi enigmi, che si ripropongono diverse volte anche all'interno della stessa missione. Trovandosi di fronte a puzzle già incontrati in precedenza, è piuttosto facile procedere in modo più spedito, un elemento questo che sostanzialmente riduce ancora di più la longevità di ogni sezione.

Alcuni degli enigmi più interessanti di Operation: Tango sono rappresentati da rompicapo da risolvere entro un tempo limite o da azioni che devono essere svolte contemporaneamente per non incappare in un repentino game over. Che si tratti di tagliare il cavo di una bomba al momento giusto oppure di inserire un codice prima dello scadere del tempo a disposizione, queste adrenaliniche sezioni si dimostrano particolarmente intense e incarnano chiaramente la parte migliore dell'offerta ludica messa sul piatto da Clever Plays.

Anche i vari scenari, seppur ricchi di dettaglio, risultano abbastanza anonimi, portandoci in uffici e strutture non particolarmente ispirate dal punto di vista artistico e contraddistinti da una palette di colori fluo fin troppo ricorrente. Durante le operazioni passeremo dall'Argentina al Sud Africa, e in parte delude l'incapacità del team di sviluppo di caratterizzare a dovere ciascuna delle ambientazioni per renderle distinguibili tra loro.

Una delle ricorrenti minacce che dovremo neutralizzare o raggirare saranno i droni di sicurezza, le misure difensive più insidiose all'interno del gioco.

Tutto sommato Operation: Tango, tenendo ben presente le modeste ambizioni derivanti dalla sua natura indie, è un titolo piacevole da giocare grazie alla formula cooperativa, che regala qualche ora di svago assieme ad un amico. L'idea di creare una narrativa incentrata sullo spionaggio è più che apprezzabile ma purtroppo non riesce a culminare in un'esperienza più complessa, rimanendo un'avventura leggera che sembra prendersi poco sul serio.

Anche la difficoltà di base è abbastanza bassa e i checkpoint molto ravvicinati da cui ripartire in caso di errore rendono davvero semplice e mai impegnativo portare a conclusione il gioco in meno di 4 ore, il doppio se si vuole sperimentare entrambi i ruoli.

Il titolo di Clever Plays dunque è un buon prodotto che va ad ampliare la categoria dei giochi ideati per divertirsi in cooperativa, e proporlo con la formula del Friend Pass è sicuramente una mossa vincente per poter far conoscere il proprio lavoro ad una maggior fetta di utenza. Inoltre, i possessori di Playstation 4 e 5 con abbonamento attivo a Playstation Plus, possono mettere le mani su Operation: Tango in modo assolutamente gratuito, essendo uno dei titoli proposti per il mese di giugno.

Non potendo vedere cosa il nostro partner stia facendo, la comunicazione sarà fondamentale in Operation: Tango.

Se siete dunque alla ricerca di un'avventura senza troppe pretese da vivere insieme ad un amico, non perdete l'occasione di passare qualche ora nei panni di un'agente segreto per sventare i piani diabolici del cattivo di turno.

6 / 10

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