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Per un pugno di dollari

Il punto sul "Project Ten Dollar".

Dragon Age: Origins, altro grande RPG targato BioWare, si è rivelato un prodotto un po' più avaro di regali rispetto a ME2. Oltre all'Armatura del Sangue di Drago (che sbloccava anche un corrispettivo futuristico in Mass Effect 2), l'unico contenuto extra a disposizione di chiunque acquisti il gioco nuovo è il DLC Il Prigioniero di Pietra che, in caso contrario, è disponibile per 1200 Microsoft o BioWare Point.

Al di là dello scarso numero di benefit è comunque importante sottolineare la possibilità di aggiungere al proprio party Shale, uno dei migliori personaggi videoludici degli ultimi tempi. La quest a lui dedicata è però tutt'altro che duratura e, considerando che i DLC rilasciati in seguito sono stati venduti a circa la metà del prezzo (se non ancora meno) rispetto al Prigioniero di Pietra, è difficile non supporre che il prezzo di quest'ultimo DLC sia stato pompato per giustificare il "Project Ten Dollar".

In definitiva, in questo caso l'acquisto di una copia nuova del gioco è da considerarsi essenziale solo per chi non voglia perdere la possibilità di affrontare l'intera campagna di Origins in compagnia di un personaggio così carismatico. Nel caso non foste fra questi, beh... potete tranquillamente andare a controllare la sezione dell'usato del vostro negozio di fiducia.

Ma i DLC, si sa, giocano un ruolo molto più importante nell'ambito dei prodotti singleplayer, mentre nell'universo degli sparatutto multiplayer le cose sono ben diverse e sostanzialmente più complesse. Prendiamo ad esempio Battlefield: Bad Company 2, titolo per cui la questione dei contenuti scaricabili sta diventando alquanto delicata. DICE ha dichiarato che non farà pagare alcun extra per mettere le mani su nuove mappe, mentre EA, dal canto suo, non vorrebbe ovviamente perdere l'occasione di fare cassa. E la soluzione finale non sembra delle più positive: niente mappe, a quanto pare.

I VIP Map Pack di Bad Company 2 sono forse il peggior esempio di ‘Project Ten Dollar’.

Chiunque possegga una copia nuova del gioco, e dunque il relativo VIP code, potrà mettere le mani su quattro Vip Map Pack, ma ognuno di essi consiste solo in semplici variazioni di esperienze online già presenti, rendendo dunque difficile un'analisi del loro reale valore. Come per i titoli BioWare, l'acquisto di seconda mano e il desiderio di accedere a tali contenuti comporta un'ulteriore investimento di 1200 Microsoft Point, ma considerando la natura stessa dei contenuti, è difficile non pensare che si tratti di materiale volutamente estromesso dall'edizione di base per aumentare le entrate (il tutto senza contare che l'accesso VIP è gratuito nell'edizione per PC).

Tecnicamente qualsiasi appassionato orientato verso il mercato dell'usato potrebbe dunque fare benissimo a meno dello status VIP, anche se, trattandosi di un FPS, l'avere diversi giocatori con diversi contenuti a disposizione, porta a una spaccatura della community... ma questo è comunque un problema che riguarda i giocatori solo parzialmente.