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Perché Disney ha chiuso Black Rock

Le console non sono più una priorità.

Gli analisti hanno ipotizzato che la chiusura di Black Rock, sviluppatore di Pure e Split/Second, ha più a che fare col desiderio di Disney di uscire dal mercato delle console che con le possibili mancanze dello studio di Brighton.

"Disney ha affermato che non vede più le console come una priorità", ha spiegato a Eurogamer Nicholas Lovell di GAMESbrief.

"Non sono assolutamente sorpreso dal fatto che abbiano chiuso lo studio, visto che non sono più concentrati sulle console".

Proprio venerdì scorso abbiamo dato la notizia che Disney stava per chiudere Black Rock .

Disney ha scaricato la colpa della decisione sulla cancellazione da parte di Black Rock del loro prossimo titolo in sviluppo, che si è scoperto poi essere un gioco free-to-play dal nome provvisorio di Champions Alliance.

Ma stando a quella vecchia volpe di Michael Pachter, il destino di Black Rock era stato già segnato dai due nuovi obbiettivi di Disney, i social game e il taglio dei costi, che sono stati decisi mesi fa.

"La nuova amministrazione di Disney Interactive è sottoposta a fortissime pressioni affinché diventi remunerativa - ci ha spiegato Patcher - quindi stanno cercando di tagliare i costi superflui".

"Non posso dire che chiudere Black Rock sia il modo migliore per farlo, ma gli attuali vertici di Disney Interactive hanno un background legato fortemente a Internet, e sembrano quindi molto concentrati sui social game piuttosto che sui giochi classici.

"Di conseguenza, credo che saranno molto inclini a tagliare i costi sui giochi, piuttosto che sul lato social, nel prossimo futuro; direi che è abbastanza evidente".

A Maggio Disney aveva già ridotto l'organico di Black Rock, mettendo a rischio 100 posti di lavoro. Tra i progetti annullati c'è anche il seguito di Pure e, ovviamente, di Split/Second.

"Dopo aver rilasciato SS, cominciammo a lavorare sulla pre-produzione di SS2 - spiega una fonte anonima - che fu cancellato lo scorso Dicembre a causa del cambiamento di priorità portato dalla nuova dirigenza Disney. Purtroppo, nonostante qualche tentativo, SS2 non si adattava a questo nuovo corso".

"Disney è una compagnia orientata alle famiglie - spiega Lovell - e le famiglie stanno spostando la loro attenzione dalle console a Facebook, ai telefonini, ai tablet. Quindi l'allontanamento di Disney dalle console non è una sorpresa, è inevitabile.

Jesse Divnich, dell'Electronic Entertainment Design and Research, crede che non si debba incolpare nessuno per la chiusura di Black Rock.

Secondo lui, è solo l'ennesimo esempio della spietata competizione che vige nel mondo delle produzioni AAA.

"Negli ultimi cinque anni abbiamo visto come molti gruppi hanno tentato di costruire uno studio interno, ricco di talenti in grado di sviluppare titoli AAA (Viacom/MTV, Warner, Disney, etc.)".

"A differenza dell'industria del cinema, dove ogni titolo importante può contare su alcune forme di finanziamento indiretto, il mercato dei videogiochi non si è ancora sviluppato in questo modo e costringe le compagnie a spendere un sacco di soldi in titoli AAA; spesso c'è bisogno di due o tre anni per recuperare il capitale investito".

"Si corre un grandissimo rischio a creare una nuova IP di altissimo livello, e credo che molte compagnie abbiano deciso che il gioco non valga la candela. Questo è particolarmente vero se guardiamo i mercati emergenti come quello dei cellulari, dei social network e del free-to-play, dove il capitale necessario per iniziare è minimo, mentre il prodotto può avere una diffusione potenzialmente maggiore.

"Ciò che è successo a Black Rock è molto triste, ma non penso sia colpa di nessuno; piuttosto, è semplicemente il frutto della spietata competizione che vige tra i prodotti AAA".

Ma anche se Black Rock non esiste più, il suo spirito è ancora vivo.

Dalle ceneri di questo sviluppatore di giochi di corsa sono nati tre studi: Roundcube Entertainment, gestito dal direttore di Split/Second, Nick Baynes; ShortRound Games, formato da un quartetto di ex direttori di dipartimento di Black Rock; infine BossAlien, creatura del direttore di Pure, Jason Avent.

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Lorenzo Fantoni

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Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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