Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Perché dovreste continuare a giocare a Nier: Automata dopo il finale - articolo

Se pensavate che Return of the King avesse molti finali...

Avviso: Questo articolo contiene molti spoiler riguardanti la struttura e le meccaniche di Nier: Automata anche se gli spoiler riguardanti la trama sono minimi. Ne sono comunque presenti alcuni quindi se siete già interessati a Nier e sapete che giocherete ad Automata dopo i titoli di coda potreste voler allontanare il vostro sguardo.

Andiamo con ordine, non dovete giocare a Nier: Automata quattro volte per ottenere il finale vero e proprio. Quello è un mito, uno di quelli che si basa sul primo Nier che effettivamente richiedeva un'impresa di questo genere. No, Nier: Automata è invece composto da quattro diverse campagne, il che costituisce una situazione molto diversa.

La cosa particolare è che Nier: Automata non pubblicizza tre di queste campagne. Il gioco richiede gentilmente al giocatore di attendere dopo la fine dei titoli di coda per svelare a pieno la storia (c'è davvero un messaggio alla fine che suggerisce questo) ma non dice esattamente ciò che vedrete continuando a giocare, proprio come Konami audacemente non informò nessuno della presenza del secondo castello alla pubblicazione di Castlevania: Symphony of the Night. Il punto è lasciare scoprire al giocatore il secondo atto segreto di Nier: Automata. E poi c'è un terzo atto e ancora un quarto.

Molti non vedranno nulla di tutto questo. Dopo tutto non è inusuale per i giocatori abbandonare il gioco sul proprio scaffale (o riportare una copia noleggiata) dopo che scorrono i titoli di coda e attraversare un playthrough aggiuntivo sembra parecchio da richiedere. Ma non allontanatevi dal gioco, le nuove aggiunte non sono elementi secondari che alimentano la lunghezza di una breve avventura ma piuttosto l'intera seconda parte di un'opera intrigante.

Ecco come il gioco è strutturato: Per la prima dozzina di ore circa giocate nei panni dell'androide 2B, una creazione dell'uomo inviata sulla Terra per ripulire il mondo dalle fastidiose macchine prodotte da degli invasori alieni. Ci sono diversi colpi di scena affascinanti nel corso della storia ma quando abbatti il cattivone sembra che il viaggio sia finito, anche se termina nel bel mezzo di un cliffhanger incentrato sul misterioso fato della vostra spalla, l'androide 9S. Ci troviamo nel 2017 quindi questo è ovviamente uno stratagemma per far si che i giocatori chiedano un sequel (o per permettere al publisher di vendere DLC), giusto?

Sbagliato.

Completate uno dei veri finali e sbloccherete una modalità per selezionare i capitoli e visitarli per missioni secondarie non completate. L'intero gioco è composto da 17 capitoli ma la prima run si conclude alla fine del capitolo 10.

Ciò che succede, invece, è che continuando la storia vengono raccontati gli stessi eventi, questa volta dalla prospettiva di 9S. La bellezza di questa scelta è che ci sono lunghe parti dell'avventura in cui 2B e 9S sono separati, il che significa che mentre circa il 60% del viaggio di 9S rispecchia quello di 2B, ci sono ampie porzioni di contenuti completamente nuovi. Ci rendiamo conto di questo aspetto nella prima missione mentre 9S attraversa diverse varianti di sezioni bullet hell (inclusa una nuova impostazione da twin-stick shooter che sfrutta una stranamente efficace prospettiva dietro alle spalle) per lanciare un assalto allo stabilimento in cui 2B si era infiltrata attraverso sequenze hack-and-slash più tradizionali. Cambiamenti così drastici non sono anormali in questa successiva campagna.

Come se non bastasse, 9S si utilizza in maniera davvero molto diversa rispetto a 2B. . Invece di scatenare un attacco melee pesante con il pulsante triangolo, 9S hackera i nemici trasformando il combattimento da quello di un action game a quello id un twin-stick shooter retro in cui si controlla un triangolo che deve sparare a sfere, cilindri, coni e cubi. Completate con successo questo breve minigioco e il vostro nemico subirà danni molto pensanti quando la prospettiva torna a quella del tradizionale action in terza persona. Fallite e subirete dei danni. La difficoltà di questi minigiochi è legata alla tipologia di nemico e al loro livello quindi nemici più resistenti vi proporranno arene più impegnative se doveste provare ad hackerarli.

Oltre a questo, successivamente imparerete ad hackerare nemici ignari per controllarli o reclutarli per farli combattere al vostro fianco. Questo non succede, tuttavia, fino alle fasi piuttosto avanzate della campagna di 9S, garantendo l'impressione che gli sviluppatori abbiano ancora degli assi nella manica.

L'aspetto da hacker rivela anche nuovi elementi della storia dato che 9S può sondare la psiche digitale di vari boss. Sensazionali nemici che erano cripticamente impressionanti nel primo scontro, ora suggeriscono dei retroscena tragici rivelandosi come personaggi ben sviluppati e non solo dal character design bello da vedere. Per esempio: un'inquietante ballerina adornata con i corpi delle sue prede robotiche cadute, ottiene un'origine straziante che era a mala pena accennata nella prima run.

Questa è, quindi, la seconda campagna. Parecchi elementi nuovi, ma comunque parzialmente rivista con molti degli stessi boss e scenari che si ripetono dalla prima run. Ma è dopo questa che le cose iniziano davvero a sembrare nuove. Perché è solo dopo aver completato la campagna di 9S che si ha la possibilità di giocare l'intero terzo finale del gioco.

Raggiungere uno dei 'veri finali' di Nier: Automata richiede di rigiocare meno rispetto a Metal Gear Solid 5, un altro gioco che nascondeva molti dei suoi elementi migliori dietro strati di contenuti riciclati.

Come si scopre questa cosiddetta "terza run" non è assolutamente la stessa campagna ma piuttosto la continuazione cronologica di dove le storie di 2B e 9S si erano originariamente concluse. Ciò che sembra essere un breve epilogo composto da un capitolo finale si trasforma velocemente in un'altra campagna lunga 12 ore.

Succede parecchio in questa ampia campagna. Nuovi stage emergono sulla mappa del mondo che pensavate di aver già completato. Spuntano nuovi boss. Molti sviluppi narrativi vengono svelati. Ci sono anche dozzine di nuove missioni secondarie. Nel corso di queste ore tutte le ricostruzioni fatte nel corso della campagna con 9S svaniscono mentre venite riposizionati all'interno del climax di un epico action RPG di stampo giapponese.

E perfino questa terza campagna si ramifica in territori inesplorati quando, dopo dieci ore (e molto di più se giocate in modalità difficile), venite introdotti a un terzo personaggio giocabile con la propria originale storyline. I colpi di scena! Continuano ad arrivare!

E continuano sul serio ad arrivare! Anche dopo che avete sbloccato le conclusioni di ognuna delle quattro campagne c'è ancora un finale a sorpresa che vi attende alla fine dei titoli di coda. E successivamente sorprese ancora più subdole, basate sulle vostre scelte nel corso della parte conclusiva dopo i titoli di coda (consiglio da esperti: quando chiede se sacrifichereste tutti i vostri salvataggi per aiutare un altro giocatore casuale, non sta scherzando).

Anche dopo tutto ciò c'è ancora parecchio da scovare nel folle mondo di Yoko Taro. Ci sono 21 nuovi finali, moltissime missioni secondarie, parecchio lore nascosto, armi segrete, ecc. Ma quello è tutto ciò che ci si poteva aspettare da un RPG vasto come Nier: Automata. Il fatto che metà dell'avventura principale sia letteralmente nascosto dietro a un finale convincente è molto più insolito.

Mai giocato a Astro Boy: Omega Factor? Quel gioco è l'analogia strutturale più vicina a Nier: Automata. Raggiungete la fine circa a metà ma c'è parecchio altro da fare e vedere e sorprendentemente il gioco migliora dopo la sua falsa conclusione.

Per quanto Nier: Automata richieda al giocatore di rivisitare alcuni degli stessi territori inuna run successiva, Yoko Taro e Platinum Games sono tanto creativi nel modo in cui trasformano questa epica in continuo cambiamento che coloro che perseverano saranno decisamente ricompensati. Qualcuno potrebbe domandare perché gli sviluppatori abbiano fatto tutto ciò. Perché non creare semplicemente una campagna in ordine cronologico con i giocatori che cambiano ruolo nel corso dell'avventura? O, quanto meno, perché non pubblicizzarlo come un gioco alla Odin Sphere, un altro action-RPG giapponese incentrato su storie contemporanee (e molto più ripetitivo rispetto a Nier Automata)?

La mia opinione è che Taro and co. volessero che le persone inciampassero in tutto questo. L'eccentrico director aveva già affermato in un'intervista che coloro che giocano al titolo una volta sola "non avrebbero visto neanche meta della storia", ma non era chiaro ciò che volesse dire. Sarebbe stato necessario giocare al titolo più volte solo per un finale o due? La parte dopo il gioco avrebbe proposto solo elementi narrativi ma poco altro? È possibile guardare i nuovi contenuti su YouTube senza perdere molto? Le risposte sono: no. No. E ancora no.

Basandosi sulle parole di Taro (e il primo Nier) scoprire l'intricata storia di Nier: Automata sembrava parecchio impegnativo. Chi in questi giorni ha tempo per giocare a un tentacolare RPG più di una volta? Dietro a questo velo di fatica, tuttavia, giace gran parte dell'infinitamente stupefacente fascino di Nier: Automata.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article

Nier

PS3, Xbox 360

NieR: Automata

PS4, Xbox One, PC

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Jeffrey Matulef

Jeffrey Matulef

Contributor

Jeffrey Matulef is the best-dressed man in 1984.

Commenti