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Pokémon Ranger: Tracce di Luce

Ri-catturateli tutti!

Ogni piccolo alleato può avere la peculiarità che ci serve in quell'istante. Perché il gameplay peccherà sì di pericolosi "copia & incolla", ma regala comunque momenti frenetici e scontri particolarmente divertenti. Se poi ci troviamo in difficoltà, a un certo punto potremo contare anche sulla mascotte di turno, quel Pichu Ukelele che fa bella mostra di sé anche sulla cover del gioco. Grazie a una sorta di piccola chitarra che porta in dote, può darci una bella mano nel "calmare" e catturare i Pokémon, oltre ad essere praticamente immune agli attacchi dei nemici.

Parlo di acquietare prima della cattura, perché in Tracce di Luce lo stato d'animo di questi mostriciattoli è un ulteriore parametro da tener d'occhio durante gli scontri. Soprattutto per i boss, lo status più o meno inquieto incide sulla difficoltà nell'affrontarli, ma riuscire a portare con sé un Pokèmon dall'indole inquieta può tornarci utile negli step successivi, quando c'è da affrontare mostri di alto livello oppure per superare barriere naturali altrimenti insormontabili.

In questo rapportarsi con gli elementi paesaggistici della mappa di gioco, entrano in ballo gli elementi più prettamente GdR di Ranger, come la crescita dei vari personaggi (livello d'esperienza ecc.), il loro appartenere a uno dei quattro elementi presenti in natura che li rende efficaci contro gli esseri caratterizzati da terra, acqua, fuoco e aria, mentre la massa condiziona la resistenza agli attacchi.

Il multiplayer su rete locale ci permette di giocare fino a 4 giocatori connessi Wi-Fi.

In quest'ottica, alla fine di ogni scontro ci verrà attribuito un voto e una serie di punteggi legati alla nostra bravura in termini di velocità di esecuzione o sequenze di colpi andati a buon fine. Il tutto può essere speso per migliorare le prestazioni del nostro utilissimo Styler, con linee tracciabili sempre più lunghe e resistenti.

Inoltre, andando avanti nel gioco, saremo in grado di disegnare un determinato simbolo con cui richiamare uno dei tre cani leggendari che appartengo alla seconda generazione di Pokémon. Un elemento inedito per la serie e un ritorno sulla scena di Raikou, Entei e Suicune, che farà la gioia di tutti i fan!

Pur evidenziando qualche buon proposito sotto il punto di vista della varietà di gioco, non possiamo negare un certo senso di noia quando, dopo l'ennesima cattura, con l'ennesima sequenza di colpi e l'ennesimo dungeon anonimo esplorato, abbiamo deciso di spegnere il DS.

Purtroppo dopo un paio di ore di "cattura e colleziona", gli stimoli per proseguire nella storia sono davvero pochi. Certo rimane l'intramontabile voglia di scoprire l'ultimo Pokémon rimasto tra quelli che mette a disposizione la quest principale (che si attesta sulla quindicina d'ore) e gli altri scovabili grazie alla missioni che possono essere scaricate tramite wi-fi e con cui ottenere delle vere e proprie rarità, ma per il resto è tutto un ricadere in una sequenza di meccaniche già viste e ampiamente digerite.

Un prodotto ben confezionato dal punto di vista tecnico, dunque, ma che per colpa delle poche novità di rilievo rimarrà "only for fan". Una cerchia talmente vasta, però, per cui questo Tracce di Luce non avrà comunque problemi a fare dei bei "numeri"...

7 / 10

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A proposito dell'autore

Lucio Bernesi

Contributor

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