Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Port Royale 4 - recensione

Yo-ho, e una bottiglia di rum!

Siamo nel 1560, nel pieno dell'Età d'Oro della Pirateria. Il mare, a quei tempi, creava opportunità per ogni uomo desideroso di arricchirsi e fare fortuna nel Nuovo Mondo, un sogno appena sbocciato per i più ambiziosi.

Port Royale ebbe un buon successo vent'anni fa perché si ritagliò uno spazio negli strategici e nei gestionali grazie a una simulazione realistica dedicata al commercio. Ci permetteva di scegliere l'Inghilterra, la Spagna, l'Olanda e la Francia come nazioni dalle quali partire per arricchirci vestendo i panni di un impavido avventuriero.

In Port Royale 4 ciò resta inalterato e presenta delle campagne principali che ripercorrono gli eventi più importanti del colonialismo riproponendo la modalità "Gioco Libero", al tempo molto apprezzata.

L'interfaccia di Port Royale 4 si è evoluta dandoci la possibilità di avere il controllo diretto del convoglio, della gestione del commercio e della costruzione. Inoltre, ha facilitato l'azione di gioco attraverso un menù di selezione rapida raffigurato da un timone.

Guarda su YouTube

L'inizio di ogni attività è legata alla domanda e all'offerta del mercato, che è da gestire pensando al profitto. Ogni cittadina ha beni che un'altra non possiede perché ne produce diversi.

Il nostro consiglio è di acquistare beni primari in eccesso da vendere a un prezzo maggiorato a una cittadina che ne è sprovvista, così che alzi il valore di mercato consentendo di muoverci agilmente nel fruttuoso commercio caraibico.

È un'aggiunta che abbiamo trovato azzeccata perché fornisce un'ulteriore immersione nelle dinamiche di commercio, mostrandoci l'andamento del mercato e delle richieste dei beni da parte dei cittadini. Approfittare dunque della domanda e dell'offerta e farci i conti in tasca ci può portare solo ulteriori benefici permettendoci d'investire, ma non prima di aver pensato a una rotta commerciale.

Non appena gonfi di nuovi dobloni, non ci resta che crearne una dal menù di selezione rapida. Per muoverci nell'economia del Mar dei Caraibi è nel nostro interesse organizzare diversi convogli e inviarli da una città all'altra, vendendo a prezzi maggiorati e acquistando al ribasso.

Dal timone accederemo alle varie meccaniche del titolo, l'unico modo per organizzare al meglio il nostro viaggio in Port Royale 4.

Ma prima di partire verso nuove avventure, è necessario assicurarsi che il vento sia a nostro favore per rendere più rapido il viaggio del convoglio, in maniera tale che non finisca nel bel mezzo di una tempesta tropicale col rischio che possa inabissarsi con il nostro carico.

Tenendo aperta la mappa nautica noteremo delle linee in bianco sul mare e in questo modo avremo il vento favorevole. Invece, nel caso le linee fossero in rosso, sarà meglio tenerci a debita distanza per evitare il vento a sfavore perché rallenterebbe il nostro passaggio da una città all'altra, e con esso i nostri affari.

Il Mar dei Caraibi non ruota solo attorno al commercio ma anche alla produzione di risorse da vendere. Acquistando un permesso di costruzione, ci occuperemo dell'aspetto produttivo dei nostri beni. Pianteremo dei campi di cereali, che potranno poi essere utilizzati nel birrificio per distillare la birra. Costruendo un deposito, immagazzineremo i beni che poi caricheremo su una nave e venderemo in altre città.

Le quattro barre in verticale, se riempite o svuotate, mostreranno l'andamento del mercato. Se le terremo d'occhio, sapremo quando approfittare di una vendita al ribasso o un acquisto in eccesso.

Per garantire una vita agiata ai cittadini, dovremo soddisfarli con delle zone residenziali stazionate vicino a taverne e locande ben lontane dai campi di cereali e dalle piantagioni. Evitare di renderli infelici è il nostro dovere: in fondo, chi lavora con continuità se non è soddisfatto del posto in cui vive?

Incrementando la nostra "Fama" arriveremo a sbloccare delle concessioni per i nuovi edifici: non basterà altro che seguire gli obiettivi principali o quelli facoltativi, spesso compiendo missioni per i viceré, che reclameranno i nostri servigi con varie richieste speciali.

Abbiamo apprezzato la cura riposta nelle battaglie navali per la reazione tempestiva e spietata dell'intelligenza artificiale. A un livello di sfida intermedio, quando saremo a un buon punto dell'esperienza, dovremo imparare ad anticipare le mosse del nemico.

Risulta divertente muoversi sullo scacchiere che prende il posto delle onde del mare dandoci la sensazione di essere realmente nel cuore nevralgico della battaglia navale.

La finestra a destra ci sarà ulteriori dettagli sul profitto dei convogli durante le rotte commerciali

Quando muoveremo una nave, faremo in automatico fuoco verso un'imbarcazione nemica, e avremo una sola possibilità a turno per eseguire una bordata. Unendo attacchi normali a quelli critici, avremo la meglio.

Assicuriamoci però di non essere in inferiorità numerica o il nostro viaggio si concluderà prima di cominciare. Il numero e la tattiche che metteremo in gioco saranno fondamentali per la nostra vittoria: più siamo, meglio è!

Se decideremo di essere leali alla nostra Nazione quando la guerra sarà alle porte, dovremo acquisire una lettera di marca, utile a non inimicarci chi serviremo mentre inabisseremo le navi nemiche.

In caso contrario, e qui ammettiamo di esserci parecchio divertiti, isseremo la bandiera nera col teschio dandoci alla pirateria, affondando chiunque ci si parerà davanti con la sciabola fra i denti.

Reclutare i capitani sarà importante per la ciurma e gli affari!

Il porting su console è ben realizzato, e pad alla mano risulta comodo come se giocassimo con mouse e tastiera. Non abbiamo avvertito problemi di input lag com'è solito trovarne in altri strategici su console.

Il comparto grafico è buono, semplice e poco pretenzioso. Ad averci colpito è l'illuminazione, come i raggi del sole che si riflettono sulle onde. Le stagioni mutano anche nei Caraibi e i cromatismi cambiano con scorci davvero splendidi e suggestivi. Le navi hanno un design fedele, mai banale: i galeoni spagnoli sono imponenti mentre i velieri inglesi puntano sulla rapidità e la semplicità.

Il sonoro ha musiche evocative e marinaresche, anche se alla lunga risultano monotone. Sentire però il rumore degli ormeggi, il vento che spinge le vele e le tempeste tropicali, è in linea con le atmosfere piratesche del titolo.

Anche per console Port Royale 4 è godibile, ben costruito e con meccaniche migliorate. Ripropone ciò che la rese una serie rinomata e apprezzata, affinando tutti gli aspetti più importanti al suo interno come il commercio, che ora è ancora più approfondito. Ci riporta nel Mar dei Caraibi, in un periodo storico che il mondo videoludico ha riproposto più volte con tante contaminazioni differenti.

Lo scacchiere prenderà, letteralmente, il posto delle onde!

È divertente e coinvolgente, e si dovrà studiare a lungo ogni aspetto più importante al suo interno: dal commercio all'economia, dalla strategia delle battaglie navali a qualsiasi situazione che potrebbe presentarsi. Il rischio maggiore è che possa non essere per tutti, nonostante il suo valore e la sua proposta.

Port Royale è tornato, ora preparate le vele!

8 / 10