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POSTAL Redux - recensione

Postal si rifà il look e ripropone la sua perentoria violenza dopo 20 anni.

Nel 1997 lo sviluppatore Running With Scissors acquisì una certa notorietà con la pubblicazione di Postal, non tanto perché questo gioco fosse un titolo rivoluzionario o irresistibilmente bello, ma per un unico suo aspetto che era anche quello caratterizzante: la presenza smodata di violenza.

Era un'epoca in cui violenza e trasgressione nel mondo videoludico iniziavano a dilagare, e titoli come DOOM, Mortal Kombat, Carmageddon e GTA ne erano forse gli esponenti più celebri. Running With Scissors decise quindi di realizzare uno shooter twin-stick per PC con visuale isometrica e personaggi 3D su background bidimensionali. L'accoglienza ricevuta dal gioco fu mista. Fu proibito in alcuni paesi (come l'Australia) per l'eccessiva presenza di violenza, amato alla follia da molti giocatori, ma criticato da gran parte della stampa specializzata per la presenza di alcuni difetti strutturali, che analizzeremo in questa recensione per vedere se e come sono stati affrontati in questa riproposizione rimodernata del gioco: POSTAL Redux.

Protagonista del gioco è "Postal Dude", un tipo apparentemente normale che, prendendo forse un po' spunto da William Bill Foster in "Un Giorno di Ordinaria Follia" (del resto l'epoca era più o meno la stessa), decide che si è stufato di tutto e di tutti, esce di casa ed inizia a far strage di chiunque gli si ponga davanti, un comportamento degno di un puro psicopatico. Non importa se siano armati o meno, poliziotti o civili, ostili o pacifici, Postal Dude ha deciso che deve uccidere ogni essere vivente che incontra nel suo folle cammino iniziato dall'isolato di casa sua.

Il lavoro di rimasterizzazione è abbastanza buono, ma l'impostazione di gioco sente troppo il peso degli anni.

Ci troveremo quindi nei panni di questo scellerato, dotati inizialmente di una mitraglietta con munizioni infinite, con il semplice obiettivo di sterminare ogni creatura in movimento. Sì, avete letto bene, creature. Perché non solo potremo uccidere civili, poliziotti, soldati o Naziskin, ma anche polli, tacchini e altri animali che incontreremo nei vari livelli.

Man mano che andremo avanti, troveremo altre armi (con munizioni limitate) per ampliare il nostro arsenale, raggiungendo un totale di dieci tra le più classiche. Potremo spaziare tra shotgun, magnum, fucili automatici, lanciafiamme, lanciagranate e molotov. Il gioco è impostato in modo tale da incoraggiarvi ad usarle un po' tutte, e scegliere quindi quella più adatta in base alla situazione ed al tipo di nemico da far fuori. Vi saranno tante occasioni per seminare distruzione, facendo esplodere barili di liquido infiammabile o autocisterne. Ogni uccisione è accompagnata da una gran quantità di sangue lasciato sul campo e spesso i malcapitati rimarranno agonizzanti, lasciando a voi la scelta se porre fine al loro supplizio.

La visuale è principalmente isometrica, ma in alcuni livelli avremo un'inquadratura top-down simile a quella del primo GTA. Il gioco consiste di 17 livelli, affrontabili con vari gradi di difficoltà. Vi converrà sceglierne uno bello tosto, visto che il gioco è facile e molto corto, fin troppo. Ogni livello consta di un'area abbastanza contenuta, comprendente due o tre isolati al massimo e basteranno un paio di minuti per completarne uno. Ciò implica che sarà possibile portare a termine il gioco anche in meno di un'ora, se sarete bravi.

Una delle scene più crudeli: sterminare una mandria di tacchini mentre escono da un vagone merci…

Come dicevamo prima, questo era uno dei problemi lamentati dalla critica quando il gioco sbarcò sul mercato nel 1997. Ma come si presenta questo POSTAL Redux? E cosa aggiunge all'originale per invogliare all'acquisto?

Innanzitutto, occorre precisare che non si tratta di un completo remake, ma di un remaster con qualche aggiunta e revisione al gameplay. Una buona notizia sta nel fatto che sono stati i membri del team originale a curarne lo sviluppo. Risoluzione di output e texture sono ora in HD, ma con i background 2D statici non s'è potuto fare moltissimo, anche se c'è da dire che è stato svolto un lavoro più "pulito" rispetto a remaster simili che soffrono di elevati contrasti tra sfondi in bitmap e personaggi 3D (uno a caso Final Fantasy IX HD).

Il gioco gira ora su un nuovo engine, che ci è apparso tuttavia abbastanza pachidermico. Sebbene infatti l'opera di restauro non sia da urlo ed i requisiti richiesti siano abbastanza bassi, il caricamento di gioco e livelli è risultato estremamente lungo. Un lavoro di restauro è stato svolto anche sul comparto sonoro, che ora può contare su effetti audio più chiari e meno impastati. La colonna sonora, d'altronde, era già molto scarna e gran parte dei livelli ne è anche sprovvista. Aggiunto altresì il supporto ai controller (anche se l'opzione mouse e tastiera garantisce una mira più precisa).

La 'storia' si limita a questi scellerati pensieri scritti sul diario di Postal Dude.

Nonostante l'overhaul grafico, Postal sente tutti i suoi 19 anni, sia per quanto riguarda la grafica che per il gameplay. In uno scenario moderno pieno zeppo di shooter di ogni natura e stile, tra produzioni indipendenti e AAA, un gioco come Postal al giorno d'oggi, soffre di tutti i pesanti limiti che già lo caratterizzavano originariamente e che allora non erano così penalizzanti. L'aggiunta di un nuovo livello, di una nuova arma e di una nuova modalità di gioco non bastano a renderlo appetibile ad un pubblico ampio che si interfaccia al gioco o al franchise per la prima volta (si, franchise, perché Postal ha avuto ben due sequel, di cui l'ultimo anche abbastanza recente).

La mano degli sviluppatori si vede: hanno operato un ribilanciamento di armi e livelli senza stravolgere nulla, e hanno anche introdotto un nuovo finale, di cui non vi parleremo per evitare ovvi spoiler. La nuova modalità, Rampage, consiste nell'affrontare alcuni livelli cercando di fare più punti possibili. Uccidere nemici in serie farà crescere il moltiplicatore, e questa meccanica spingerà il giocatore ad affrontare il gioco in modo più spregiudicato, a viso aperto ed ignorando posizioni di fuoco di comodo e coperture.

Alla luce di quest'analisi, POSTAL Redux è un gioco che si rivolge chiaramente ai fan della serie (che non sono affatto pochi!), o quanto meno ai fan dell'originale del 1997. Chi ha giocato solo Postal II o Postal III potrebbe infatti trovare una buona motivazione all'acquisto, per assaporare il capostipite della trilogia.

La nuova modalità Rampage vi spingerà a fiondarvi sui nemici cercando di eseguire sfilze di uccisioni, provando al contempo a non restarci secchi.

Tuttavia, tutto il resto del pubblico troverà i difetti che caratterizzano il gioco fin troppo evidenti e amplificati: livelli fin troppo corti e poco numerosi, sistema di mira poco preciso, grafica non al passo coi tempi nonostante la rimasterizzazione, e mancanza assoluta di qualsiasi accenno di storia (ci sono solo delle pagine di diario mostrate tra un livello e l'altro che testimoniano il livello di psicopatia del Postal Dude). Questa versione Redux non è quindi, a nostro avviso, riuscita a svecchiare il titolo ed a proporre un prodotto valido per gli standard moderni.

Il gioco è disponibile ad un prezzo non esagerato, ma nemmeno contenuto, di €14,99. Più avanti nel corso dell'anno è previsto anche un porting su PS4. Consigliamo quindi l'acquisto immediato ai soli fan della serie. Tutti gli altri potrebbero tranquillamente scansarlo, o quanto meno aspettare una forte riduzione di prezzo per dargli una chance.

5 / 10