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È ora di aggiornare la PS4 installando un SSD? - articolo

A fronte di tempi di caricamento sempre più lunghi, è necessaria una soluzione.

La proverbiale goccia che fa traboccare il vaso è arrivata. Durante la nostra prova di Just Cause 3 su PS4 e Xbox One, ci siamo spesso ritrovati di fronte allo schermo ad attendere infiniti tempi di caricamento. Nel caso peggiore, il titolo open world di Avalanche è riuscito a caricare per ben 2 minuti, il tutto con la patch del day one installata. Come avvenne l'anno scorso per Bloodborne, il problema dei caricamenti eccessivi ha infatti richiesto un intervento tramite patch post-rilascio, ma noi dal canto nostro abbiamo sentito di dover fare qualcosa per mitigare la situazione. Abbiamo quindi fatto la scelta più radicale: installare un hard disk a stato solido.

Il prezzo dei dischi a stato solido è calato notevolmente negli ultimi anni: oggi un drive da 480GB può essere acquistato per meno di 150 euro. Su PlayStation 4, aggiornare il disco base da 5400rpm con qualcosa di meglio è un procedimento piuttosto semplice, ed in alcuni casi una necessità sempre più impellente. I tempi di caricamento sono terribilmente lunghi in alcuni titoli, incluso The Witcher 3, in cui l'avvio di una partita o il caricamento di un salvataggio possono richiedere anche più di un minuto.

Per questo, abbiamo scelto di confrontare il disco standard di PS4 con un SSD OCZ Trion 100 da 480GB e anche con un SSHD ibrido Seagate da 1 TB, composto da un disco meccanico a 5400rpm supportato da 8GB di cache NAND. Quello che vogliamo capire è: certamente un disco a stato solido surclasserà sempre un drive meccanico (fatto confermato in tutti i nostri test), ma è automaticamente anche la scelta più efficiente in termini di rapporto costi/benefici? Oppure tutto dipende dal gioco in questione?

Includere un SSHD nel nostro test ci dà una via di mezzo tra le due tecnologie. Nel caso del modello specifico da noi impiegato, otteniamo il doppio della capacità (1TB) per un prezzo complessivamente inferiore. La soluzione ibrida offre dei benefici su PS4, velocizzando i tempi di caricamento in tutti i giochi testati ed eliminando al tempo stesso i problemi di spazio. L'unico difetto? Sarà sempre meno veloce di un SSD puro, in cui tutti i dati sono scritti sulla memoria flash, senza mai dover passare per un disco meccanico.

Prima di guardare ai risultati dei test, vale la pena sottolineare che la performance in-game solitamente non è alterata in alcun modo dal tipo di disco impiegato. I frame-rate sono identici in tutte le nostre prove, così come le distanze di dettaglio. Solo la tecnologia di vitual texturing impiegata in Trials Fusion tende a mostrare miglioramenti. Le macchine old gen ovviamente erano hardware molto diversi rispetto a quelle attuali, si basavano sullo streaming dei dati da disco oppure su installazioni parziali, il che spesso portava al fenomeno del pop-in. Oggi è tutto molto più semplice. In poche parole, l'unico beneficio da tenere sotto stretta osservazione nel passaggio ad un SSD o SSHD sono i tempi di caricamento.

Da Bloodborne a The Witcher 3, esaminiamo alcuni dei titoli PS4 più importanti e scopriamo quanto i loro caricamenti beneficino dall'impiego di un SSD.Guarda su YouTube

Innanzi tutto, il nostro desiderio di installare un SSD è scaturito dall'immensa frustrazione con la versione di lancio di Just Cause 3. I caricamenti originali richiedevano fino a 2 minuti (persino per riavviare la missione dopo una morte); in seguito Avalanche Studios li ha migliorati con la patch 1.02, ma anche adesso lanciare un salvataggio richiede oltre un minuto con l'HD tradizionale. Con l'SSHD questo margine di tempo scende a 59 secondi, e con l'SSD a 43 secondi.

Un miglioramento netto. Essenzialmente, con un SSD si riduce l'attesa del 37%: senz'altro la differenza più ampia tra tutti i giochi testati. A gioco pienamente caricato, però, i benefici sono irrilevanti in termini di esperienza di gioco generale. Morire e ricaricare è un'operazione più rapida con la patch installata, ma l'attesa rimane comunque piuttosto ingombrante: 23 secondi con il drive di serie, che vengono limati di 7-8 secondi impiegando un SSD.

Si tratta di un grande guadagno, difatti Just Cause 3 è il gioco che beneficia maggiormente dall'upgrade ad un SSD. In confronto, i miglioramenti che si ottengono con un SSHD sono inferiori di circa la metà. Indipendentemente dal disco impiegato, però, è curioso notare che i caricamenti migliorano globalmente di 10 secondi ogni volta che si gioca offline.

A causa del loro lungo caricamento iniziale, anche giochi come The Witcher 3 e Fallout 4 rientrano nella rosa di titoli che maggiormente beneficiano dal passaggio ad un SSD. In entrambi i casi, i caricamenti si riducono di 15-25 secondi (con i risultati dell'SSHD ancora una volta inferiori del 50% circa). Il problema maggiore, però, è forse quello dei caricamenti a seguito di una morte: in questo caso l'aggiornamento del drive dimostra di avere un'efficienza variabile.

Tempo di Caricamento (Secondi) PS4 500GB Stock Drive Seagate 1TB SSHD OCZ Trion 100 480GB
Bloodborne - Central Yharnam 30.8 23.4 16.9
Bloodborne - Great Bridge 26.1 16.2 15.0
Bloodborne - Old Yharnam Respawn 30.7 23.9 15.4
Bloodborne - Ritorno a Hunter's Dream 10.7 9.1 7.4
Fallout 4 - Vault 111 31.7 28.8 17.4
Fallout 4 - Uscita dal Vault 111 25.7 24.1 17.2
Fallout 4 - Concord Town 55.5 39.7 29.1
Fallout 4 - Diamond City 49.0 40.4 28.6
Just Cause 3 - Nuova partita 69.9 55.6 43.8
Just Cause 3 - Respawn nella prima missione 28.9 25.4 21.1
Just Cause 3 - Baia 65.6 59.7 43.7
Just Cause 3 - Baia Respawn 23.4 23.2 16.2

The Witcher 3 , da questo punto di vista, è una delusione. Usando un SSD si riduce il caricamento iniziale di Novigrad City di circa 23 secondi (da 1 minuto e 32 secondi a 1 minuto e 9 secondi), ma il vero problema del gioco sono le aree come Crookback Bog. Indipendentemente dal drive utilizzato, morire e ricaricare in aree del genere porta ad un caricamento più lungo di quello richiesto dal primo accesso al livello. Per Crookback Bog parliamo di 65 secondi per il respawn, a fronte di 60 secondi per il primo accesso. Installando un SSD si ottiene un miglioramento di soli 8 secondi, che diventano appena 3 con un drive ibrido SSHD.

A prescindere da quale disco si usi, dunque, le attese per i respawn di The Witcher 3 restano piuttosto corpose: un bel fastidio, specialmente per chi tende a morire piuttosto spesso. A quanto pare, PS4 usa un bus SATA 2 che non sfrutta a pieno la banda di un disco SATA 3, rendendo dunque impossibile il raggiungimento delle velocità massime offerte da un SSD. Ad ogni modo, anche la gestione della memoria effettuata dal gioco merita le sue critiche, dal momento che respawnando nella medesima area in cui si è morti bisogna ricaricarla da zero.

Passando alla buone notizie, Bloodborne rappresenta uno scenario interessante per un upgrade alla tecnologia SSD. Rispetto ai nostri ultimi test con la patch 1.03, From Software ha migliorato ulteriormente i caricamenti con la 1.09, con il risultato che aree come Central o Old Yharnam ora impiegano un massimo di 30 secondi per il caricamento iniziale su PS4 con il disco standard, mentre il respawn richiede 16 secondi.

Con un SSD la situazione migliora nettamente, dimezzando il caricamento iniziale e portandolo a circa 15 secondi. Bloodborne è un gioco notoriamente difficile, quindi ancor più interessante del caricamento iniziale è il tempo di respawn. Da questo punto di vista, il beneficio non è ampio come speravamo: caricare un checkpoint richiede 14 secondi sia su SSD che su SSHD, facendoci risparmiare solo 2 secondi rispetto al drive standard. Chi viaggia spesso tra le diverse aree passando per l'hub centrale, però, apprezzerà sicuramente il caricamento più rapido dell'area iniziale.

Tempo di Caricamento (Secondi) PS4 500GB Stock Drive Seagate 1TB SSHD OCZ Trion 100 480GB
MGS5: Phantom Limbs 22.3 19.2 15.1
MGS5: A Hero's Way 19.0 12.4 9.4
MGS5: C2W 19.4 12.7 9.5
Project Cars: Willow Springs (16 Auto) 38.1 34.5 31.9
Project Cars: Azure Cost (31 Auto) 50.5 43.6 40.4
Project Cars: 24 Hour Le Mans (44 Auto) 49.6 48.5 45.8
Project Cars: Uscita al Menu 21.4 21.2 20.5
Witcher 3 - Novigrad Town Centre 92.5 79.5 69.2
Witcher 3 - Fast travel verso Woesong Bridge 46.8 40.7 35.5
Witcher 3 - Crookback Bog 63.5 57.9 50.8
Witcher 3 - Crookback Bog Respawn 64.6 61.5 56.3

Peroseguendo l'analisi, abbiamo considerato anche i caricamenti di Project Cars. Qui c'è una correlazione tra il numero di auto in pista e la lunghezza del caricamento. Passando da 16 a 44 auto, il drive standard varia tra 38 e 50 secondi, mentre l'SSD riduce questo range a 31-45 secondi. Nuovamente, l'SSHD rappresenta una via di mezzo tra le due soluzioni. Sebbene i caricamenti non rappresentino un problema così grave nel gioco, i benefici dell'SSD sono comunque apprezzabili, specialmente nella modalità carriera con i suoi frequenti spostamenti tra piste differenti.

L'ultimo dei nostri test ha riguardato Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain. In questo caso, i caricamenti sono una seccatura (ammontando a circa 20 secondi su disco standard) solo quando si alterna tra le missioni. Fortunatamente, il risparmio che si ottiene lanciando il gioco da SSD è di 10 secondi, mentre con l'SSHD se ne guadagnano circa 7. L'attesa è dunque dimezzata, sebbene in confronto ad altri giochi il caricamento originale non sia comunque troppo lungo. Per fortuna, nemmeno ricaricare una missione rappresenta un problema, dal momento che il Fox Engine è in grado di riportarci all'azione nel giro di una manciata di secondi. Di nuovo, un SSD o SSHD non sono upgrade essenziali per questo gioco, ma il vantaggio derivante dal loro impiego è comunque chiaro.

C'è anche un altro fattore da considerare: Just Cause 3 e Bloodborne hanno dimostrato che, a volte, ottimizzare i tempi di caricamento non rientra tra le prime priorità di uno sviluppatore, che tende a risolvere il problema a posteriori tramite lo strumento delle patch. La tabella sottostante illustra il problema, paragonando i tempi di caricamento di Bloodborne al lancio con quelli dell'attuale versione 1.09. I passi in avanti compiuti sono notevoli, ma nei primi giorni di rilascio del gioco l'impiego di un SSD poteva letteralmente trasformare l'esperienza di gioco, offrendo enormi risparmi di tempo.

C'è dunque un'altra ragione per prendere in considerazione l'upgrade ad un SSD: si tratta infatti dell'unico modo “sicuro” per abbattere i tempi di caricamento prima che lo sviluppatore decida di muoversi e risolvere il problema alla radice. Un altro aiuto potrebbe arrivare se Sony decidesse di supportare i dischi USB esterni, consentendoci dunque di collegare un SSD a nostro piacimento, per supportare i titoli “problematici”. Si tratta di una soluzione che abbiamo trovato utile con Fallout 4 su Xbox One, ad esempio.

Tempo di Caricamento (Secondi) Stock PS4 500GB HDD (Patch 1.01) Stock PS4 500GB HDD (Patch 1.09) Sandisk Extreme Pro 480GB SSD (Patch 1.01) OCZ Trion 100 480GB SSD (Patch 1.09)
Bloodborne - Central Yharnam 41.1 30.8 29.8 16.9
Bloodborne - Great Bridge 35.1 26.1 26.8 15.0
Bloodborne - Old Yharnam 45.8 30.7 31.0 15.4
Bloodborne - Old Yharnam Respawn 53.5 16.8 36.8 14.6
Bloodborne - Ritorno a Hunter's Dream 12.1 10.7 9.6 7.4

Aggiornare la PS4 con un SSD - il verdetto del Digital Foundry

I vantaggi derivanti dall'impiego di un SSD variano molto da gioco a gioco. Per Bloodborne sono enormi: in un gioco in cui si muore e respawna spesso, i secondi rosicchiati ad ogni caricamento diventano preziosi. I giochi che invece effettuano caricamenti piuttosto rapidi già all'origine (come Metal Gear Solid 5) rendono molto meno necessario l'aggiornamento ad un disco più veloce. Anche in questo caso, comunque, il vantaggio in termini di tempo rispetto all'impiego di un disco standard è percettibile: l'attesa all'avvio di una missione è quasi dimezzata.

Per mettere questi dati nella giusta prospettiva, considerate che i tempi di caricamento totali di tutti e sei i giochi oggi testati ammontano a 15 minuti e 50 secondi sul disco standard di PS4, mentre l'SSD “totalizza” 11 minuti e 10 secondi. Il risparmio è innegabile: si tratta di circa il 28% di tempo in meno sprecato di fronte ad una loading screen. Le attese per i caricamenti ovviamente variano da gioco a gioco, ma considerando il totale di tempo risparmiato nel corso di un anno di gaming, la differenza non è trascurabile.

In confronto, l'opzione dell'SSHD risulta molto meno interessante, pur velocizzando comunque le operazioni di un margine rispettabile. Effettuando lo stesso calcolo, si ottiene un tempo di caricamento totale per il nostro test di 13 minuti e 30 secondi: un risparmio del 13% circa rispetto al disco standard. Considerando che questa opzione ci offre il doppio dello spazio ad un prezzo inferiore rispetto all'SSD, si tratta sicuramente di una scelta più economica, anche se meno performante.

Ovviamente l'ultimo elemento da considerare è il budget. I prezzi degli SSD stanno crollando più rapidamente di quanto avremmo immaginato, e con l'affacciarsi sul mercato di modelli sempre più capienti, si può immaginare che quelli da 480 GB e persino da 1 TB diventeranno via via più abbordabili. Al momento, upgradare la propria PS4 con un SSD rimane ancora un “lusso”, ma per i fan più appassionati di certi specifici titoli rappresenta comunque una scelta da considerare.

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A proposito dell'autore
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Thomas Morgan

Senior Staff Writer, Digital Foundry

32-bit era nostalgic and gadget enthusiast Tom has been writing for Eurogamer and Digital Foundry since 2011. His favourite games include Gitaroo Man, F-Zero GX and StarCraft 2.
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