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Pure

Puro e semplice: compratelo

Vi ricordate la prima volta che siete saliti sulle montagne russe? Il cristallino senso di terrore mentre venivate lanciati a testa in giù nel vuoto, lo stomaco ormai arrivato all'altezza delle orecchie, la certezza che sicuramente sareste morti prima di tornare coi piedi per terra. Ecco, quello è Pure.

A metà strada tra Burnout e SSX, troverete Pure: un delirio di velocità estrema e adrenalina, mixato sapientemente con trick da mozzare il fiato, che finisce per dimostrarsi sin da subito come qualcosa di speciale. Qualcosa di folle, splendido da guardare, e con tutta l'immediatezza necessaria per intrattenere e divertire gli amanti del pericolo.

Per ridurla ai minimi termini, Pure è un racing game arcade pensato per portare gli sport estremi a livelli ancora più estremi, in un universo in game in cui scellerati piloti di quad con problemi di testosterone sentono l'irrefrenabile esigenza di lanciarsi nell'aria da centinaia di metri di altezza facendo persino l'air guitar lungo il tragitto. Ossa rotte e contusioni? non c'è problema.

Il gioco ci porta immediatamente e senza troppi convenevoli nella modalità principale World Tour. La chiave di tutto si trova nella nostra abilità nel performare le acrobazie, fondamentali per alzare la barra del turbo, ed è dunque giocoforza necessario imparare a conoscere bene il sistema dei trick. Ogni volta che ci troveremo su una rampa di qualche tipo, verremo avvertiti di "caricare" un salto premendo in basso sull'analogico di sinistra per poi premere in alto (proprio nel momento dello stacco) con una sorta di rapido uno-due. Facendo così ci ritroveremo DAVVERO per aria, con tutto il tempo necessario per sfoderare i più audaci trick di sempre.

Una volta in volo, eseguire acrobazie è tanto semplice quanto premere un bottone insieme ad una delle otto direzioni sullo stick di sinistra. Inizialmente avremo accesso soltanto alla prima serie di mosse (mappati al tasto A su 360 e ad X su PS3), rapidissime da eseguire e quindi a basso rischio. Riuscendo a portare a termine con successo un tot di manovre verranno resi disponibili stunts sempre più elaborati, insieme all'abilità di accumulare più boost per i momenti di maggior bisogno.

Mano a mano che ci si trova a proprio agio coi trick, Pure incentiva il giocatore a legare le mosse tra loro. Uno dei modi più efficaci per farlo è quello di utilizzare il tasti dorsali appositamente predisposti per il processo: con un po' di pratica e di esercizio, diventa infatti piuttosto agevole linkare 3, 4 o più figure in una in un solo salto.

Vorrei vedere questo ragazzo fare la breakdance.

Arrivati al quarto stadio di acrobazie, avremo modo di compiere atti di incoscienza stunt veramente esagerati. Dinnanzi ad un salto davvero significativo premendo RB+LB / R1+L1 e una direzione attiveremo allora mosse fuori da ogni controllo quali la già citata air guitar o il Tornado. Ovviamente l'asperro più delicato della faccenda non è tanto il decollo o il volo, ma l'atterraggio: arrivando a terra tutti interi verremo tuttavia ricompensati con trick aggiuntivi e ricariche complete della barra del turbo.

Con il pericolo in attesa proprio dietro ad ogni curva, sarà comunque necessaria una buona dose di giri prima di arrivare a conoscere per filo e per segno tutte le insidie dei percorsi in modo da non compromettere i nostri risultati. E visto che gli incidenti sono praticamente una certezza in Pure, i creatori del gioco hanno fatto in modo che il respawning sia pressoché istantaneo in modo da ridurre al minimo la frustrazione. L'unica penalità in tal caso è la perdita di parte del turbo e dei trick sbloccati più recentemente, anche se tornare sulla cresta dell'onda è un processo rapido e stimolante.

La modalità World Tour prevede che i provetti piloti di quad si cimentino in 10 serie di eventi in successione, per un totale di 50 gare. La strutturazione è simile a quella di Burnout Revenge, con l'obiettivo costante di guadagnare punti necessari per sbloccare il gruppo di eventi successivo scegliendo tra le varie alternative disponibili. Pure presenta infatti 3 tipologie di sfide: Sprint, Race e Freestyle, ognuna delle quali è caratterizzata da specifiche regole e dai 15 costanti avversari con cui confrontarsi.

Questa è follia, questa è libertà.

Sprint, descritta da Black Rock stessa come "l'espresso" del gioco, è una veloce corsa di 5 giri lungo tracciati stretti e con al massimo un paio di possibilità per eseguire salti e acrobazie. I piloti giocano duro per arrivare primi, e dal momento che ogni giro dura all'incirca 20 secondi capirete al volo che il margine d'errore è all'incirca nullo. Resta comunque la modalità preferenziale da cui partire, per imparare a familiarizzare a dovere con il modello di guida prima di giungere alla completa padronanza delle evoluzioni aeree.

Gli eventi Race sono invece caratterizzati da circuiti assai più lunghi, complessi ed articolati. Senza dubbio le sfide più difficili ed intense del gioco, le gare Race sono una prova di forza ad ogni livello: non bastano infatti la velocità e la precisione di guida per farcela, ed è grazie ai trick che si fa la differenza. Un emozionante equilibrio di rischio e abilità, insomma.

A partire dalla primissima curva, vi troverete sin da subito dinnazi a svariati percorsi alternativi intersecati l'uno con l'altro: alcuni offriranno maggiori opportunità di trick, altri si riveleranno più adeguati per la guida rigorosamente con le 4 ruote piantate a terra e altri ancora seguiranno passaggi più lenti ma meno pericolosi. Visto che le gare durano 3 giri e che i percorsi nel corso della modalità carriera ovviamente si ripetono, inizierete presto a conoscere alla perfezione le insidie e le opportunità di ogni circuito, risollevandovi un pochino dalle iniziali figure di cacca che sicuramente collezionerete durante le prime prove. Diciamo che arrivati a metà del World Tour vi ritroverete magicamente in grado non soltanto di guidare alla grande, ma anche di eseguire mosse a mezz'aria degne di un equilibrista insaziabile.