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RACE Pro

The Real Driving Simulator (quello vero).

Dopo ore e ore nel traffico, gran parte delle quali passate a maledire la vecchietta rincoglionita nella vettura di fronte, il giocatore medio sceglierà comprensibilmente un Burnout a caso, anche solo per sfogare la rabbia repressa. I veri appassionati delle quattro ruote, quelli pazienti e disposti al sacrificio, sono perciò sempre meno, ma se fate parte di questa elitaria cerchia di estimatori sappiate che la nuova produzione targata SimBin potrebbe fare al caso vostro.

L'intento dello sviluppatore è sempre stato quello di offrire il più elevato grado di realismo, e non è certo un caso che il CEO della compagnia, Henrik Roos, sia stato a suo tempo un pilota affermato nel campionato GT. Con Race Pro, titolo in esclusiva per Xbox 360, SimBin sta quindi tentando di raggiungere in ambito console vette simulative fino ad ora inesplorate. Il pericolo, in casi del genere, è ovviamente quello di alienare un particolare tipo di utenza abituata più alle "coccole" e alla semplicità di una derapata che al sudore e alla tensione emotiva di una sessione di guida impeccabile.

SimBin ha però l'esperienza e il coraggio necessari ad affrontare tale rischio, e non si fa problemi ad ammettere di essere a lavoro su un progetto il cui livello di sfida dovrebbe essere sicuramente più alto rispetto ad altri ben noti concorrenti (tra cui Forza MotorSport, altra esclusiva Microsoft). I più coriacei sostenitori del genere saranno deliziati nel sentire una tale dichiarazione di intenti, ma è necessario sottolineare che il team svedese sta al tempo stesso prendendo le necessarie precauzioni al fine di coprire il più ampio target possibile.

Race Pro vorrebbe quindi essere un titolo di nicchia, ma non troppo chiuso in se stesso da pretendere di alzare le spalle nei confronti di quei giocatori disposti ad accettare la sfida, purché sia posta in maniera graduale e non eccessivamente punitiva. Come è possibile integrare tutto ciò nel codice definitivo? La risposta è la stessa che si ritrova in altre ambiziose produzioni. Si potranno perciò attivare o dissattivare eventuali agevolazioni nel corso del gioco, settando i parametri che più si avvicinano alle esigenze del giocatore. Inutile dire che solo giocando ai massimi livelli si potranno realmente apprezzare gli sforzi tecnici distribuiti in sede di sviluppo.

L'attuale livello di dettaglio grafico è discreto, ma una buona dose di impegno in più potrebbe senza dubbio giovare all'appeal generale del gioco.

I parametri di settaggio del gioco sono di un certo rilievo: si passa dai freni alla sensibilità della levetta analogica, dall'ABS alle indicazioni sulla corretta traiettoria da seguire, quest'ultima indicata da varie colorazioni a seconda della velocità. Ciò andrà ad influenzare elementi di gameplay quali le tempistiche di frenata, la trazione e la generale stabilità della vettura. Al livello più basso, Race Pro sarà senza dubbio più accessibile, ma non per questo esiterà a punire il pilota in ogni suo approccio di stampo arcade.

Il parco macchine sarà decisamente ampio e riprodotto in relazione alle controparti reali. Avremo quindi bolidi targati BMW, Audi, Alfa Romeo, Honda, Dodge, Volvo e moltissimi altri (parliamo di oltre 300 veicoli). I tracciati non saranno da meno, contemplando tra i tredici disponibili, i circuiti di Monza, Laguna Seca, Brno, Macao e Road America.

Il Lizard Engine, motore proprietario di SimBin, sembra purtroppo mostrare potenzialità poco più che discrete. Gli effetti di luce sulle piste e sulla carrozzeria delle vetture sono credibili, così come piacevole è la generale fluidità del gioco. Gli scenari sono invece ancora abbastanza scarni: possiamo dire che gli standard visivi siano più o meno in linea con quanto visto nell'hardware di riferimento, benché chiaramente al di sotto delle recenti produzioni firmate Codemasters e Polyphony. Un lavoro non proprio certosino è poi stato effettuato in relazione ai danni alle vetture: il sistema prevede infatti una riproduzione quantomeno fedele (o almeno ci prova) di ammaccatture e schianti tenendo conto di fattori quali velocità, peso del veicolo, angolo di impatto e così via, ma in definitiva non riesce ad elargire quel grado di spettacolarità che ci si sarebbe aspettati. Il tutto avrà infine conseguenze sulla stabilità della macchina e quindi sull'esito della competizione.

La modalità in singolo non propone novità particolarmente rilevanti, ma pare essere tutto sommato capace di spingere il giocatore a proseguire un percorso individuale. Trattasi infatti di una ben strutturata modalità carriera, nella quale saremo chiamati a farci largo in svariate competizioni al fine di firmare contratti sempre più prestigiosi. Nel corso del gioco potrete quindi scegliere le proposte più interessanti dei vari team o addirittura acquistare uno spazio in una determinata scuderia, a patto ovviamente di poterne sostenere l'esborso in termini pecuniari (cosa che accadrà solo dopo aver vinto e stravinto parecchie gare).

Gli scenari soffrono forse di un eccessivo minimalismo. Buoni i modelli poligonali delle vetture.

Interessante la componente online, che dovrebbe garantire sessioni di gioco fino a dodici giocatori in simultanea via Xbox Live. Presente inoltre una modalità denominata "hot seat", nella quale i giocatori saranno tenuti ad alternarsi alla guida, tanto in competizione quanto in cooperazione, ma non sappiamo ancora bene se potrà essere una valida alternativa al tanto discusso split-screen. L'idea di dover cedere il joypad entro un determinato lasso di tempo potrà magari funzionare gareggiando sulla stessa vettura, ma il fatto di dover lasciare il nostro bolide in mano alla CPU in caso di competizione non ci ha pienamente convinti.

SimBin è uno sviluppatore che ha dato grandi prove in passato e che sicuramente cercherà di infondere una buona dose di personalità al gioco in questione. Il know-how acquisito nel corso degli anni è un elemento non trascurabile, e non avvertiamo la presenza di problemi insormontabili alla buona riuscita del gioco, se non qualche sbavatura di carattere estetico e leggere magagne in termini di IA. Tutte cose che necessitano comunque di seria attenzione in sede di rifinitura. Il purismo e il manifesto intento simulativo potrebbero inoltre richiamare l'attenzione di tutti gli appassionati del genere, ma solo a seguito del suo rilascio, fissato per il mese prossimo, sapremo se Race Pro sarà stato in grado di centrare in pieno i propri obiettivi.