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Rainbow Six Siege: Operation Wind Bastion - prova

Siamo volati a Rio de Janeiro e siamo finiti... in una fortezza marocchina!

Si chiama Operation Wind Bastion l'ultima espansione di Rainbow Six Siege: con questo, la lista degli aggiornamenti per l'FPS di Ubisoft, a 3 anni dalla sua pubblicazione, giunge a quota 12, portando a 44 la lista degli Operatori disponibili nel gioco.

Nel corso delle finali mondiali di R6 Sige, in scena in questi giorni al villaggio olimpico di Rio de Janeiro, Ubisoft ha presentato il nuovo DLC alla stampa e alla platea degli spettatori presenti alla finale brasiliana.

Tante le novità, a cominciare dalla nuova mappa: "Fortress", una fortezza marocchina situata nel bel mezzo della catena montuosa dell'Atlante. L'immenso edificio, che riproduce fedelmente gli stili architettonici di una vera qasba, potrà essere esplorato in ogni sua parte, tetto compreso.

L'ambientazione magrebina dell'ultimo aggiornamento, tuttavia, trova pieno compimento soprattutto nella genesi dei due nuovi Operatori: Jalal "Kaid" El Fassi, un nuovo Difensore, e Sanaa "Nomad" El Maktoub, una nuova letale Attaccante. Entrambi i personaggi, infatti, provengono dai "Gruppi d'Intervento della Gendarmeria Reale" (GIGR), l'unita d'elite delle forze armate del Marocco.

Cover image for YouTube videoRainbow Six Siege: Operation Wind Bastion - Kaid | Trailer | Ubisoft [NA]

Kaid, comandante della Kasbah Sehkra Mania (la fortezza in cui è ambientata la nuova mappa) è un leader naturale, molto resistente, anche se non particolarmente veloce. Compensa la mancanza d'agilità con la sua abilità speciale chiamata "Rtila Electroclaw": attivata grazie ad un particolare dispositivo elettronico sperimentale ed esclusivo presente nel suo equipaggiamento, quest'originale sistema di difesa consente di elettrificare tutte le strutture metalliche presenti nelle ambientazioni del gioco, quali fili spinati, scudi portatili, pareti o sportelli metallici.

Quando un operatore entra in contatto con una struttura elettrificata, riceve una potente scossa. Nella norma, invece, l'armamentario costituito da una pistola 44 Magnum e da un fucile d'assalto AUG A3, entrambi non modificabili.

Non meno interessante la nuova attaccante, Nomad. Nata in una famiglia benestante, Nomad si diploma alla Kasbah Sehkra Mania, entrando ben presto a far parte del GIGR. Durante una spedizione in Kenya le viene l'idea di realizzare un dispositivo di allontanamento non letale, qualcosa in grado di respingere la fauna selvatica che scorrazzava intorno al suo accampamento, senza però causare danni alla stessa. Nasce così lo spunto per la realizzazione di un accessorio da montare sul fucile: "l'Airjab Launcher" ("Lancia Pugni d'Aria").

Cover image for YouTube videoRainbow Six Siege: Operation Wind Bastion - Nomad | Trailer | Ubisoft [NA]

È questa l'abilità speciale di Nomad, un accessorio montato sul suo Kalashnikov AK-74M capace di proiettare dei piccoli dispositivi che aderiscono alla superficie verso cui vengono sparati e che, come piccole mine di prossimità, quando vengono avvicinate da un operatore esplodono generando un'onda d'urto sonica che non produce danni materiali, ma scaraventa le vittime a diversi metri di distanza. Completa l'arsenale di Nomad una normale 44 Magnum non modificabile, come Kaid.

Nella sessione di test che abbiamo effettuato a Rio de Janeiro le impressioni sono più che positive: la mappa appare equilibrata, anche se la possibilità di salire sul tetto è riservata ai soli attaccanti. Decisamente innovativa, inoltre, appare la meccanica di gioco introdotta coi nuovi personaggi: si arricchisce, ad esempio, la lista delle "mine" tra i gadget di attacco.

Finora l'unica "trappola" a disposizione degli attaccanti era l'efficacissima mina Claymore cui, però, ora si aggiunge l'Airjab Launcher di Nomad che, seppur non letale, può disturbare significativamente la strategia del team di difesa. Viceversa, il Rtila Electroclaw di Kaid può complicare notevolmente la vita agli attaccanti "bombaroli", abituati ad utilizzare le cariche esplosive per sfondare le pareti, perché impedisce loro di piazzare le cariche sulle pareti elettrificate.

Cover image for YouTube videoRainbow Six Siege: Operation Wind Bastion - Fortress Map | Trailer | Ubisoft [NA]

L'impressione che si coglie da questo primo hands-on è che Ubisoft abbia voluto un po' mischiare le carte, intervenendo sulla strategia di gioco ormai diffusa negli ultimi tempi: oggi la maggior parte dei team di difesa (lo abbiamo visto anche in queste finali carioca) tende a intervenire sulla mappa, nella fase di preparazione del match, costruendo rinforzi e barricate al fine di realizzare lunghissime "Line of Sight" alla cui estremità si piazzano i difensori.

Di contro, gli attaccanti cercano di contrastare questa tattica demolendo le pareti e cercando di sorprendere i difensori nelle loro postazioni. Le mine ad aria compressa di Nomad, che possono essere scagliate a centinaia di metri grazie al mirino telescopico sul suo Kalashnikov, possono facilmente stanare i difensori arroccati nei loro nascondigli mentre, come s'è detto, le pareti elettrificate da Kiad disincentivano la demolizione delle pareti. L'introduzione dei nuovi personaggi, insomma, potrebbe portare un po' di aria nuova nello stile di gioco del suo FPS.

Ubisoft non ha ancora annunciato la data ufficiale di lancio del nuovo aggiornamento che dovrà subire, come di consueto, una fase di open beta test. Ragionevolmente, comunque, appare lecito aspettarsi che la pubblicazione posso avvenire nella prima metà di dicembre.

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Paolo Cupola

Contributor

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