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Razer Naga Pro - recensione

Uno dei migliori mouse di Razer, si evolve per diventare il migliore?

Eurogamer.it - Essenziale medaglia
Un mouse per ogni situazione che esprime tutta l'attenzione al dettaglio di Razer.

Per gli amanti dei mouse, il catalogo di Razer è una sorta di paese dei balocchi: puntatori di tutti i tipi, di tutte le forme, ma soprattutto rivolti a diverse fasce di pubblico in relazione alla progettazione diversa per quanto riguarda le funzionalità. Come abbiamo notato in occasione delle recensioni di altri prodotti come per esempio le cuffie BlackShark, è nota la volontà dell'azienda americana di non cambiare i nomi dei propri prodotti con le riedizioni successive ma di evolvere i singoli modelli tenendoli costantemente aggiornati all'evoluzione tecnologica: la progressione dei sensori è l'esempio più tipico.

Andando a spulciare nel catalogo spiccano tanti nomi noti e uno di essi è il Naga: nato una decina d'anni fa come mouse pensato per i MMORPG, nella fattispecie World of Warcraft, si è evoluto nel corso del tempo secondo diverse declinazioni (come l'Hex) che però erano andate ad intasare un po' troppo il catalogo. Da qui la decisione di rendere il Naga una piattaforma modulare con le piastre laterali intercambiabili per adattarsi alle necessità di un pubblico quanto mai ampio. Il Naga Trinity è arrivato sul mercato già da qualche anno ma si tratta di una versione cablata: qualche settimana faRazer ha lanciato sul mercato la variante wireless che riprende in tutto e per tutto le caratteristiche dell'edizione cablata con alcune variazioni sul tema.

La forma del Razer Naga Pro è indubbiamente adatta ai palmgripper. Ampia superfice d'appoggio e tasti a volontà sul lato sinistro.

Il Razer Naga Pro Modular Wireless Gaming Mouse è un mouse che può essere usato in entrambe le modalità a piacimento collegandolo al cavo braided Speedflex presente nella confezione in modo permanente oppure staccandolo e usandolo in wireless collegato al dongle che potete inserire in qualsiasi porta USB del vostro PC o sul piccolo remoto presente nella confezione. Il mouse è anche compatibile con la Docking Station Chroma che visti in altri mouse wireless dell'azienda del serpente come il Viper Ultimate e Basilisk Ultimate. Peccato questa non sia presente nella confezione, perché avrebbe portato il Naga Pro wireless sul piano dei suoi parenti sotto il profilo dell'estetica e della praticità, ma su questo torneremo poco più avanti.

Della confezione e dei materiali abbiamo parlato abbondantemente in sede di unboxing: la qualità è la solita Razer con plastiche ottime in grado di resistere all'usura del tempo senza scolorire, cosi come la gommatura della rotella, la piedinatura in PTFE e due prese gommate ai lati. La forma è quella di un tipico mouse per destrimani palmgripper che permette un ottimo appoggio dell'anulare mentre lascia il mignolo all'esterno: il pollice riposa sulla piastra interna che può essere facilmente sganciata grazie al supporto magnetico ed essere sostituita da altre due presenti nella confezione.

I tre moduli sono rispettivamente da 2, 6 e 12 tasti e sono ovviamente pensati per soddisfare necessità diverse a seconda dei giochi. Normalmente il tastierino numerico da dodici pulsanti, decisamente più ostico come memoria tattile, è associato ai MMORPG, mentre quello da sei per MOBA/Battle Royale e quello da due per gli FPS. Riteniamo che questa classificazione sia piuttosto risibile soprattutto per gli sparatutto più sofisticati come per esempio Battlefield o Call of Duty dove avere qualche possibilità di attivazione in più rispetto alla classica coppia di tastini può fare molta differenza, soprattutto a livello competitivo.

Ecco il nostro unboxing del Razer Naga Pro.Guarda su YouTube

Dal punto di vista ergonomico, lo scambio dei moduli presenta una semplice differenza: montando quelli da due o sei tasti c'è spazio per supporto in gomma dove appoggiare il pollice per una migliore presa. Questo sposta nella parte alta i due/sei tastini, che, specialmente nel caso di quello da sei obbliga il pollice a muoversi un po' verso l'alto per effettuare le attivazioni: avremmo preferito Razer sacrificasse il supporto gommato in favore di una posizione più centrale ma tutto sommato è questione di fare l'abitudine. Il tastierino da 6, così come quello da 12, ha infatti tasti piuttosto alti e riconoscibili al tatto, con una corsa di attivazione cortissima per ridurre al minimo la necessità di premere a fondo. Il plate con due tasti molto più ampi e più bassi non necessita di un lungo periodo di adattamento per aiutare la memoria tattile dell'utente.

Passando alla parte superiore del mouse non ci sono grosse novità rispetto ai layout classici Razer: due tasti principali, due tasti per i DPI dietro la rotella e la rotella stessa in superficie gommata e zigrinata di ottima qualità attivabile in pressione, ma anche verso destra e sinistra. Questo dà la possibilità di arrivare ad un massimo di ben quindici tasti configurabili a piacere, lasciando da parte i due principali, la rotazione verso l'alto e verso il basso della rotella e i due tasti per la sensibilità a ben quindici/nove/cinque tasti liberamente configurabili per ogni necessità. Una vera manna dal cielo per chi detesta muovere la mano sulla tastiera per andare a cercare attivazioni particolari con la mano sinistra.

La parte interna in cui si vede la piastra magnetica su cui si incastrano le tre coperture.

Nella parte sottostante troviamo il sensore che è proprietario Razer per un massimo di 20000 DPI, ormai un livello stellare per qualsiasi giocatore e che rappresenta ormai lo standard per i mouse di fascia alta. Valori elevatissimi che abbiamo messo alla prova solo fino ad un centro punto visto che fermandosi a livelli medio/bassi si conferma l'estrema precisione di questo mouse, considerando la frequenza di polling massima da 1GHz. Sempre nella parte sottostante troviamo anche un pulsantino con un led indicatore che permette di ciclare tra i cinque profili preimpostabili nella eprom del mouse e un interruttore che dà la possibilità di passare dall'uso cablato a quello wireless nelle due modalità principali: in WiFi 2.4GHz collegato al dongle accoppiato al mouse oppure in modalità Bluetooth con il dispositivo integrato del PC o del proprio portatile.

Nelle nostre prove ci siamo dedicati alla navigazione, al lavoro in video editing e ovviamente al gaming in diverse condizioni e con diversi titoli. Call of Duty Warzone, Battlefield 4, Hitman 2 e Death Stranding. Con i primi due abbiamo sperimentato il WiFi e la modalità cablata e dobbiamo dire di non aver notato praticamente nessuna differenza nell'uso tra cablato e Wireless. E quando diciamo nessuna, intendiamo proprio nessuna, sia con ildongle del remoto a dieci centimetri dal mouse, sia a due metri dietro ad un altro oggetto. In Bluetooth abbiamo notato un leggerissimo ritardo nella risposta ma questo non ci ha impedito di giocare senza problemi con Death Stranding e Hitman 2, titoli meno critici dal punto di vista della risposta. Ormai la tecnologia wireless HyperSpeed ha fatto passi da gigante rispetto al passato e grazie alle nuove soluzioni, quelli che un tempo erano considerati mouse inadatti anche al gaming competitivo, ora non hanno alcun genere riserva da parte degli acquirenti che non riguarda il peso maggiore dovuto alle batterie.

Il Razer Naga Pro Modular Wireless è compatibile con la Docking Station Chrome, peccato non sia inclusa nella confezione e costi la bellezza di 60 euro. Un bundle sarebbe stato gradito.

La precisione è stata comunque sempre stellare passando più volte dalla modalità cablata a quella wireless con diverse configurazioni di DPI. La nostra preferita è sempre stata su valori piuttosto bassi tra i 1800 e i 2300 ciclando verso i 1500 quando entravamo in modalità sniper. Per spremere le funzionalità del tastierino da sei abbiamo usato Hitman 2 e le sue numerose azioni impostabili che si sono adattate alla perfezione alle capacità del Naga Pro tra un cadavere sparito, un travestimento indossato e un oggetto manipolato. Per il tastierino da 12 siamo andati su Battlefield 4 e tutte le sue assegnazioni di inventario e veicoli e qui il Razer Naga Pro ha dato veramente il meglio di sé.

A proposito di batterie, siamo arrivati a prestazioni di durata incredibile: non abbiamo misurato le ore con estrema precisione ma siamo arrivati a ben tre settimane di utilizzo quotidiano piuttosto intenso prima di una ricarica che sicuramente sono in linea con le 150 ore di batteria certificate da Razer, forse anche una decina di ore in più e tutto con l'illuminazione Chroma attivata (la normale pulsazione). Veramente un risultato eccezionale che trova una più che ampia giustificazione nel peso complessivo del mouse e nelle sue dimensioni sicuramente superiori alla norma dovute al fatto che il telaio ospita un importante pacco batterie.

Questo ci porta a tutta una serie di considerazioni relative all'ergonomia e al peso che possono spostare in una direzione o nell'altra la scelta di questo mouse in base alle vostre preferenze. Il Razer Naga Pro è infatti un mouse esclusivamente per destrimani dal profilo abbastanza largo e discretamente lungo pensato quasi esclusivamente per i palmgripper che tengono il pollice nella posizione corretta per usare le diverse configurazioni dei tastierini. Non c'è trippa per gli utenti finger grip o claw grip a meno di sacrificare i tastierini che richiede il pollice e il palmo ben appoggiati per avere la miglior memoria tattile sul lato sinistro.

Guarda su YouTube

Il peso non è eccessivo ma a 117 grammi sono una trentina in più rispetto ai pesi piuma che vanno per la maggiore ultimamente: il peso è tuttavia ancora contenuto e non porta ad affaticamenti di alcun genere nell'uso intenso, a detta di utilizzatori con ogni genere di mano, dalle più grandi a quelle di dimensioni contenute. Se per voi i mouse che si spostano con un alito di vento sono una feature irrinunciabile, il Razer Naga Pro Wireless non fa al caso vostro. Ergonomia a parte, che per i palmgripper, lo ripetiamo, è eccellente, non siamo riusciti a trovare difetti degni di nota a questo mouse che sotto il profilo delle funzionalità permesse dal software Synapse 3.0 è in linea con l'eccellente tradizione Razer.

La suite è assolutamente completa sotto il profilo delle configurazioni di impostazioni dei tasti, livelli DPI, gestione del pooling rate e le attivazioni in base ai sollevamenti. Il campionario standard delle funzionalità del software di Razer arriva anche alla gestione dei consumi in modalità wireless, l'impostazione delle macro per chi vuole lavorare e l'aspetto estetico della suite Croma per chi dispone di altri dispositivi Razer per coordinare la colorazione e gli effetti con infinite possibilità RGB. Il tutto è salvabile su PC o anche sui cinque profili richiamabili dalla Eprom tramite il tasto nella parte inferiore.

Nel complesso, possiamo dire che il Razer Naga Pro Modular Wireless Gaming Mouse è in senso assoluto uno dei migliori mouse che ci sia mai capitato di provare: per il personalissimo cartellino di chi scrive probabilmente il migliore in assoluto. da qui il bollino Essenziale. I motivi sono presto spiegati: il primo è una flessibilità d'utilizzo che fa somigliare il Razer Naga Pro a un vero e proprio transformer adattabile alle esigenze del gioco che state per affrontare. Il fatto che non serva nemmeno un cacciavite ma, tramite un sistema magnetico, sia possibile passare da un tastierino all'altro nel giro di pochi secondi, lo rende unico nel suo genere.

La vista dall'alto evidenzia il supporto per l'anulare destro e il posizionamento tradizionale dei tasti per la regolazione della sensibilità.

La flessibilità prosegue sul fronte della tipologia d'utilizzo che spazia senza problemi da cablata a wireless senza praticamente alcun genere di differenza in termini di prestazioni a cui si aggiunge un Bluetooth di riserva piacevolissimo. Sempre restando in tema di prestazioni, una batteria da 150 ore d'utilizzo è semplicemente fenomenale e fa quasi passare in secondo piano la resa del sensore e l'eccezionale versatilità del software Synapse che Razer mette a disposizione di chi gioca e lavora o di chi vuole sorprender gli astanti con un'estetica della postazione di gioco aggressiva oltre ogni dire.

Questo mouse è una piccola meraviglia di ingegneristica e assemblaggio che merita di stare sulla scrivania di chiunque si ritenga un giocatore PC pronto a ogni genere di evenienza, a prescindere dai generi apprezzati. Il prezzo è elevato ma giustificato da una montagna di punti di forza che lo pongono in cima alla catena alimentare dei sistemi di puntamento da gaming. L'unico vero appunto da fare a Razer riguarda la mancata inclusione nella confezione della Mouse Dock Chroma magari in un bundle scontato. Una soluzione del genere avrebbe reso ancora più spettacolare questo prodotto sulla scrivania ed evitare la necessità di connetterlo (molto raramente, va detto) al cavo per effettuare una ricarica completa.

Se per voi il wireless non è una necessità impellente e volete tenere d'occhio anche il portafogli, vi segnaliamo ancora a catalogo di Razer la presenza del Naga Trinity: il fratello minore cablato del modello in questione caratterizzato da un sensore meno spinto, un tastierino da 6 dalla forma diversa, ma per il resto praticamente identico per funzionalità e prestazioni a questa arma impropria del gaming su PC.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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