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Resonance of Fate

Quando il GdR incontra lo sparatutto

È in questi momenti che le cose diventano più complicate. Ogni arma ha una sua efficacia sui nemici. Le pistole e le granate causano danni diretti, che tolgono pian piano energia all’avversario, mentre le mitragliatrici producono danni maggiori, quindi lo scopo del gioco è quello di farci alternare la tipologia di fuoco, per creare anche quel pizzico di varietà negli scontri che non guasta mai.

Assicurandosi una serie di colpi in sequenza è possibile caricare una speciale barra di energia che permette ai diversi personaggi di attivare le “Hero Actions”.

Queste a loro volta innescano uno speciale cursore con cui mirare su un determinato obiettivo presente sulla mappa e verso cui si dirigerà il personaggio prescelto, eseguendo mosse incredibili e cercando di perseguire lo scopo per cui lo avete chiamato a combattere.

Inoltre, accanto alle “Hero Actions”, possiamo maturare i “Resonance Points”, utili per sviluppare i cosiddetti “Tri-Attacks”.

Ogni tipo di munizione ha le sue caratteristiche ben precise: un altro elemento che rende ogni battaglia ancor più dura da affrontare…

Con i “Tri-Attacks” il gioco permette di muovere contemporaneamente tre personaggi del team che possono essere spediti a far danni su un punto preciso della mappa. Durante uno scontro è quindi fondamentale tenere d’occhio le varie opportunità d’attacco, magari trattenendo le Hero Actions per poi scagliare un “Tri-Attack” devastante. Questo dipenderà dalle nostre capacità strategiche ma anche dal tipo di nemico che abbiamo davanti…

Al primo impatto questo dover scegliere strategicamente modi e tempi di un attacco può sembrare complicato ma è solo una questione di abitudine, come del resto passare al volo da un membro del team ad un altro, cambiare armi ed oggetti. Allo stesso modo i nemici sono dotati di una barra di energia che ci indica quanto siano prossimi a scagliarci contro un nuovo colpo, tra attacchi super-potenziati e mosse aeree in stile Smackdown!

Il risultato, con la complicità di buon lavoro svolto a livello di animazioni e di effetti sonori, è un qualcosa che ha il sapore della tradizione ma che al contempo è fresco e immediato: gli scontri casuali e la struttura dei livelli, l’esplorazione a mo’ di dungeon e gli oggetti da upgradare sono elementi che conosciamo bene, ma che Resonance of Fate promette di sfumare con la presenza di alcuni dettagli inediti.

Questi NPC dall’aspetto un po’ strambo possono però fornirci ottime informazioni.

Gli scenari che caratterizzano Resonance of Fate presentano caratteristiche originali, con città piene di meccanismi a orologeria e fabbriche rosso fuoco che fanno compagnia a numerosi grattacieli. I suoi personaggi possono essere ampiamente e insanamente personalizzati con una miriade di oggetti, tra abbigliamento casual e qualche indumento decisamente fuori dall’ordinario.

L'unica cosa che desta preoccupazione al momento di Resonance of Fate è proprio il nome, che in preda a una grandeur un po' fine a se stessa rischia di essere poco evocativo per chi si metta a guardare gli scaffali dei negozi in cerca di qualcoda di diverso da giocare. Per un prodotto così intrigante, sarebbe un vero peccato scomparire nei negozi solo perché il suo titolo suona simile a dozzine di altri RPG apparsi in questi anni.

Resonance of Fate uscirà quest’anno su PS3 e Xbox 360.

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In this article

Resonance of Fate

PS4, PS3, Xbox 360

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A proposito dell'autore

Lucio Bernesi

Contributor

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