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SBK 2011

Prepariamoci alla nuova stagione!

È con la simulazione al massimo, però, che si notano i dettagli più interessanti legati alla gestione attenta del peso del pilota e allo sfruttamento intelligente dei freni attraverso i due comandi distinti (per l'anteriore e il posteriore).

Di sicuro i fan della serie sarebbero disposti a chiudere un occhio su un eventuale comparto tecnico al di sotto delle aspettative in cambio di una fisica praticamente perfetta, ma considerando quanto il modello di guida fosse valido già in SBKX, è naturale aspettarsi un passo avanti là dove se ne sente maggiormente la necessità.

Oltre alla grafica, comunque, anche l'Intelligenza Artificiale si SBKX poteva essere ritoccata verso l'alto e, in effetti, sembra che da questo punto di vista i programmatori stiano percorrendo la strada giusta.

Affrontando alcune gare di SBK 2011, infatti, abbiamo notato che rispetto al capitolo precedente i piloti in pista si comportano in modo meno prevedibile, seguendo la traiettoria ideale ma, là dove possibile, sganciandosi anche per tentare sorpassi che normalmente non avrebbero nemmeno azzardato.

Il risultato è che ogni gara contro la CPU risulta essere più coinvolgente, anche se a volte ci si trova quasi a pensare che il comportamento dei piloti sia quasi troppo casuale. I programmatori dovrebbero trovare una giusta via di mezzo fra l'eccessiva compostezza dei capitoli precedenti e il disordine esagerato della build attuale.

Gli ultimi ritocchi andrebbero fatti alle collisioni fra i veicoli, che paiono troppo pesanti rispetto a quanto accade nella realtà. Troppo spesso, infatti, le moto impattano tra loro senza conseguenze evidenti, là dove in una gara reale la punizione sarebbe immediata e inesorabile (salvo eventuali miracoli del pilota di turno).

A quanto abbiamo avuto modo di vedere le modalità di SBK 2011 non si differenzieranno da quelle già apprezzate in SBKX (ad eccezione della modalità Arcade, di cui vi abbiamo segnalato l'assenza nel nostro hands-on di qualche mese fa), dettaglio questo che ci spinge a sperare con rinnovato vigore nei miglioramenti di cui abbiamo parlato fino a questo momento.

Non essendo necessarie modifiche sostanziali alla struttura di gioco, infatti, è proprio la realizzazione generale a dover fare il salto di qualità, a meno che non si voglia correre il rischio di far uscire nei negozi la fotocopia di un gioco ormai vecchio di un anno.