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Shaun White Snowboarding: Road Trip

Reggetevi forte.

Se non avete la Balance Board, oppure preferite giocare comodamente seduti sul divano, il Wiimote vi offrirà controlli comunque accettabili. Inclinando il Telecomando curverete, muovendolo verso l'alto salterete. I trick saranno un po' meno riusciti: muovete in controller nelle varie direzioni premendo i tasti A e B ed otterrete qualche stunt speciale, anche se probabilmente ripetendo le stesse azioni non otterrete necessariamente il medesimo trick.

Dal punto di vista strettamente videoludico si tratta di un risultato tutt'altro che infallibile, sia chiaro, anche se la generosità dell'intero processo e la vastità del set di mosse rendono la cosa stranamente piacevole. Alla fine il trick sytem di Road Trip può avere gli stessi sorprendenti risultati completamente inattesi del tasto di randomizzazione del SackBoy di LittleBigPlanet -ovviamente senza i cappelli da Napoleone e i baffoni alla Dalì. Non è perfetto insomma, ma poteva pure andare peggio.

Sebbene entrambi i sistemi di controllo risultino agevoli, si ha la sensazione che il gioco non riesca a trovare la sua giusta dimensione in termini di difficoltà. Performare i trick sulla Balance Board (e poi riprendere il corretto equilibrio per atterrare come si deve) può rivelarsi davvero complicato, mentre all'opposto il Wiimote rende le cose troppo semplici. Road Trip sfrutta indubbiamente le peculiari feature del Wii in maniera migliore rispetto alla maggior parte degli altri titoli, eppure non riesce ad evitare completamente quella sensazione di approssimativa casualità ed incompiutezza che troppo spesso contraddistingue la console.

In termini di struttura, al di là delle cinque location, lo snowboard firmato Shaun White offre tre tipologie di sfide -gare classiche, duelli a colpi di trick e discese alla ricerca di specifici oggetti da raccogliere- anche se vengono impiegate diverse definizioni per dare l'idea di una maggiore varietà in realtà assente. Tutte e tre le alternative offrono particolari spunti interessanti, ed ogni evento ha un duplice obiettivo: uno più semplice e alla portata di chiunque ed un altro appetibile per i giocatori più compiaciutamente hardcore. E si tratta di una scelta sicuramente intelligente da parte degli sviluppatori, capace di soddisfare l'utenza più inesperta senza tuttavia scontentare gli appassionati dei videogames di lungo corso.

I bambini che dovessero crescere giocando a Road Trip avranno una strana idea di quello che succede andando contro ad un albero. I genitori più premurosi dovrebbero spiegare loro che nella vita reale non si possono semplicente attraversare.

Una speciale menzione tutta in negativo va alle sezioni half-pipe, in cui l'esigenza di curvare rapidamente (che fra l'altro nessuna delle due alternative a livello di sistema di controllo riesce a garantire...) si combina con l'imprecisione dei trick per causare frustrazione allo stato puro. Non che siano poi così tanto difficili da portare a termine: risultano infatti semplicemente improbe per colpa delle limitazioni dovute ai controlli. La migliore strategia finisce quindi con l'essere quella di agitare vigorosamente tutto l'agitabile dall'inizio alla fine, sperando che le cose vadano per il meglio. Insomma un peso non necessario e tutt'altro che gradito (anche a causa della struttura di sbloccaggio progressivo degli eventi) all'interno di un prodotto altrimenti piacevolmente leggero ed accomodante.

Il single player è indubbiamente breve, anche se accattivante ed intenso, ed il multiplayer capace di garantire del sano divertimento di gruppo. L'intera campagna in single è affrontabile in slit screen cooperativo fino ad un massimo di quattro giocatori, e non mancano tutta una serie di sfide e coppe specificatamente dedicate al multy.

Shaun White in persona tiene un certo basso profilo fino alla fine della campagna single player. Chi lo sa, forse deve avere letto le recensioni delle versioni PS3 e 360.

Purtroppo potrete soltanto utilizzare una Balance Board alla volta, e se non avete a disposizione altri tre Telecomandi c'è una divertentissima modalità "a turno" da non farsi scappare. A dispetto di una bizzarra scelta di game design -personaggi e piste già sbloccati nel single player andranno infatti sbloccati di nuovo per il multy- l'esperienza multigiocatore locale sa essere tanto coinvolgente da non far rimpiangere l'assenza di opzioni online.

Road Trip è dunque una sorpresa piuttosto inaspettata. Non raggiungerà certo le vette di SSX o dei due Amped, ma è un prodotto capace di ovviare alle sue mancanze in termini di precisione con del sano divertimento un po' ignorante. Non si tratta insomma di un gioco troppo tecnico e nemmeno di una simulazione, ma a dispetto dei controlli troppo casuali per renderlo un vero classico l'ultima fatica di Ubisoft Montreal vanta la velocità e l'appeal adatti per catturare tanto gli appassionati più esigenti quanto (soprattutto) i giocatori occasionali. Ed allora preparatevi ad assaporare la gioia di una discesa da mozzare il fiato, intervallata da una serie di spericolati trick impossibili... per poi atterrare addosso ai vostri amici come il più vendicativo e sconsiderato dei kamikaze. Ovviamente nell'attesa di quel 1080° che (siamo certi viste le ultime mosse di Nintendo...) non arriverà mai.

7 / 10

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Marco Mottura

Contributor

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