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Shin Koihime Musou Otome Taisen Sangokushi Engi - review

Un picchiaduro Indie con grande potenziale.

Play-Asia.com ci ha inviato una copia per PS3 di Shin Koihime Musou Otome Taisen Sangokushi Engi, picchiaduro Indie da tempo disponibile in sala giochi e su PC e finalmente arrivato anche sulla console Sony, anche se solo in versione giapponese.

Abbiamo passato alcuni giorni in compagnia di questo titolo per capire se valga la pena aprire il portafogli per acquistarlo di importazione, vista l'assenza di blocchi regionali su hardware PlayStation. D'altra parte stiamo parlando di un picchiaduro a incontri che, in quanto tale, non richiede particolare impegno per comprenderne menu e testi.

Gli unici problemi che potrebbero derivare dalla barriera linguistica, infatti, sono legati alla difficoltà di comprensione dei finali dei personaggi al termine della modalità arcade, dettaglio che può tranquillamente essere trascurato se accompagnato da un gameplay degno di nota.

Fortunatamente il sistema di combattimento di Shin Koihime Musou Otome Taisen Sangokushi Engi vanta alcune finezze interessanti che potrebbero incuriosire gli appassionati del genere, complice anche una gestione delle combo capace di garantire una discreta libertà di improvvisazione.

Molti personaggi usano armi con asta capaci di andare a segno anche da distanze considerevoli.

Dal punto di vista del gameplay ci troviamo di fronte a un titolo che ricorda molto da vicino i picchiaduro della vecchia scuola, in particolare quelli della sponda Neo Geo, visti i quattro tasti utilizzati all'interno del suo sistema di combattimento.

"Ci troviamo di fronte a un titolo che ricorda i picchiaduro vecchia scuola della sponda Neo Geo"

In Shin Koihime Musou, infatti, per eseguire le varie tecniche su schermo è necessario affidarsi a tre tasti di attacco (debole, medio e forte) e a un tasto dedicato a prese e assist. Come da tradizione per il genere, tutti i personaggi (unicamente femminili) possono contare su una vasta gamma di mosse normali e su alcune special influenzate dai movimenti dello stick, dal tasto utilizzato e, eventualmente, dall'investimento di parte dell'energia accumulata nel corso dei combattimenti.

La barra delle Super, divisa in quattro segmenti indipendenti, si riempie mandando a segno dei colpi (a prescindere che siano parati o meno) o subendo l'offensiva avversaria. Ovviamente tale barra è fondamentale per godere di tutti i vantaggi offerti dalle mosse speciali EX, dagli assist e, soprattutto, sulle Super capaci di causare ingenti danni.

La caratteristica peculiare di questo picchiaduro, tuttavia, è rappresentata dal Fatal Counter uno stato che permette di concatenare colpi normalmente impossibili da mettere in combo, aprendo un gran numero di opzioni.

Nel gioco è presente una buona modalità allenamento affiancata dalle ormai immancabili sfide con cui apprendere alcune combo.

Lo stato di Fatal Counter si attiva entrando in Counter Hit con alcune normal specifiche. Una volta andati a segno, l'avversario resta per qualche istante in balia degli attacchi prima di crollare a terra, permettendo di iniziare una combo o di affondare con una delle Ultimate Moves, tecniche devastanti che necessitano del Fatal Counter e dell'intera barra delle Super per poter essere scatenate.

"Si possono creare combo particolarmente spettacolari, a patto di eseguire ogni colpo con il giusto tempismo"

Ultimate Moves a parte, tuttavia, la caratteristica più interessante del Fatal Counter è che, quando l'avversario entra in tale stato, le proprietà di alcune mosse si modificano, attivando opzioni come il wall bounce, il launch (per le combo aeree) o il ground bounce.

Grazie a questo si possono creare combo particolarmente spettacolari, a patto di eseguire ogni colpo con il giusto tempismo e, soprattutto, di non sfruttare lo stesso attacco più di una volta. Quando si usa una tecnica una seconda volta, infatti, questa perde le caratteristiche specifiche garantite dal Fatal Counter.

Imparare a sfruttare al meglio le finestre garantite dal Fatal Counter è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti, in particolar modo quando si ha a disposizione l'intera barra della super. Se da una parte questa meccanica funziona piuttosto bene per garantire partite movimentate e spettacolari, dall'altra c'è il rischio che la paura di subire un Fatal Counter spinga i giocatori meno convinti della propria abilità difensiva a giocare con troppa cautela, a discapito del ritmo.

Sotto alcuni aspetti il gioco ricorda le saghe di Samurai Showdown e di Last Blade, ma è comunque caratterizzato da elementi unici ben riconoscibili.

Tale approccio è reso possibile anche dalle caratteristiche del cast presente nel titolo, spesso dotato di tecniche dal raggio generoso e da una velocità di spostamento mediamente alta. Non è un caso, infatti, che non ci siano grappler puri in stile Zangief.

"Considerando che stiamo parlando di un gioco dal budget contenuto, siamo rimasti colpiti dalla realizzazione tecnica"

Considerando che stiamo parlando di un gioco dal budget contenuto siamo rimasti particolarmente colpiti dalla realizzazione tecnica del progetto. Gli sprite dei combattenti, tutti disegnati a mano, sono animati con grande cura e salvo qualche incertezza su una manciata di frame (alcune camminate, per esempio) la qualità generale è piuttosto elevata.

Le arene, dal canto loro, sono troppo generiche e spesso caratterizzate da una risoluzione inferiore alle aspettative, ma svolgono comunque il loro lavoro fornendo cornici evocative e prive di inutili distrazioni in cui prendersi tranquillamente a mazzate.

Rispetto alla versione PC, in questa incarnazione per PS3 di Shin Koihime Musou è stata inserita una modalità online che, alla prova su strada, ha dimostrato di avere qualche problema di troppo. Durante le nostre partite online, infatti, abbiamo sofferto di diversi problemi dovuti al lag. Trattandosi di un gioco uscito solo in Giappone è probabile che gran parte dei problemi siano di natura geografica (tutti i nostri avversari erano giapponesi), ma di sicuro il netcode non fa molto per migliorare le cose.

Guarda su YouTube

Questo Shin Koihime Musou è un titolo interessante, divertente e con diverse potenzialità che purtroppo rischiano di rimanere inespresse o incomprese. Il fatto che il gioco non sia particolarmente popolare, infatti, rende difficile trovare avversari online, come purtroppo accade alla maggior parte dei titoli lontani dal mercato globale.

Se state cercando un picchiaduro a incontri vecchio stile con cui sfidare i vostri amici in intense battaglie offline, però, questo potrebbe essere un buon acquisto, capace al tempo stesso di dare soddisfazioni anche ai collezionisti che, eventualmente, potranno decidere di rivolgersi al mercato di importazione.

7 / 10

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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